PAZZO FINALE: A PINEROLO VINCE TRENTIN
Il 26enne trentino della Etixx-Quick Step si impone sul traguardo piemontese grazie ad una spettacolare rimonta nell’ultimo chilometro su Moreno Moser e Gianluca Brambilla, evasi dal gruppo dei fuggitivi della prima ora sulla salita di Pramartino. Nulla di fatto invece tra gli uomini di classifica, attesi domani e sabato dalle ultime due frazioni di alta montagna. Invariata, dunque, la graduatoria generale.
È stata la più classica delle tappe da due corse in una quella andata in scena oggi fra Muggiò e Pinerolo, ultimo appuntamento prima della decisiva due-giorni di alta montagna a cavallo del confine italo-francese. Forse, sarebbe in realtà più corretto parlare di una corsa e mezza in una, poiché “corsa” appare come un termine un po’ troppo forte per descrivere quanto (non) è avvenuto nel gruppo della maglia rosa. Il breve ma durissimo Pramartino, 4 km abbondanti ad una pendenza media superiore al 10%, e il doppio passaggio sul muro in pavé di San Maurizio, 500 metri con punte del 20%, non sono stati sufficienti a convincere gli uomini di classifica a saggiare almeno la resistenza di Steven Kruijswijk, che dal canto suo si è giustamente accontentato di far scandire al preziosissimo Enrico Battaglin un ritmo piuttosto sostenuto ma regolare. Soltanto Valverde, ad un centinaio di metri al massimo dal termine della seconda scalata a San Maurizio, ha timidamente accelerato, con una determinazione quantificabile dalla posizione della testa, già voltata indietro.
Il sostanziale nulla di fatto è comprensibile, considerando l’abbondanza di colli che attende i girini nelle prossime due giornate, la forza dimostrata anche oggi – per quello che poteva valere – dalla maglia rosa, e il misto di condizioni, caratteristiche e palmares dei suoi diretti inseguitori: Chaves, mai salito sul podio in un grande giro sino ad oggi, difficilmente metterà a repentaglio quanto costruito finora per tentare un improbo assalto alla maglia rosa; Valverde già da giorni parla di podio più che di vittoria, e abbiamo imparato con gli anni a non aspettarci azioni da cuor di leone dal murciano; Nibali, che in testa avrebbe sicuramente propositi bellicosi, è in condizioni evidentemente precarie, ed è reduce dalle bastonate dell’Alpe di Siusi e di Andalo; Majka sembra involversi verso uno status di mero regolarista; forse nel solo Zakarin, che ad Andalo ha dimostrato freschezza e spirito di iniziativa, si poteva riporre qualche speranza, e proprio in lui si confida anche per le vette a venire.
Proprio perché appare così difficile attaccare Kruijswijk sulle grandi montagne, però, la sensazione era che la tappa odierna, con il suo percorso di difficile lettura, in grado di ispirare un’azione fantasiosa, potesse essere più pericolosa di uno scontro frontale in salita per l’olandese.
Le uniche emozioni, dunque, sono venute dalla lotta per il successo di tappa, ristrettasi dopo mezzora circa di gara ai soli Ivan Rovny, Pavel Brutt, Jay McCarthy, Matteo Busato, Julen Amezqueta Moreno, Christian Knees, Albert Timmer, Nikias Arndt, Gianfranco Zilioli, Pim Ligthart, Genki Yamamoto, Matej Mohoric, Sacha Modolo, Roger Kluge, Andrey Solomennikov, Olivier Le Gac, Matteo Trentin, Gianluca Brambilla, Ramunas Navardauskas, Moreno Moser, Daniel Oss, Stefan Küng, Davide Malacarne e Axel Domont. Il drappello, uscito vincitore dall’usuale battaglia per la fuga, ha avuto ragione del gruppo senza incontrare resistenza, portando in breve il proprio margine oltre i dieci minuti.
Forti di un margine tanto rassicurante, gli attaccanti hanno iniziato a battagliare già sulla Colletta di Cumiana, ad oltre 50 km dalla conclusione, ma nessuna iniziativa è riuscita a prendere il largo fino ai piedi del Pramartino.
Sull’ascesa più aspra di giornata, sono bastate le prime rampe per far scoppiare un gruppetto ancora folto, sotto i colpi, in particolare, di un attivissimo Moreno Moser. Il solo Brambilla ha saputo reggere, dando vita ad una coppia che, pur non disdegnando qualche punzecchiatura, ha trovato un accordo sufficiente a lasciar ipotizzare che il successo fosse un discorso a due. Nikias Arndt, terzo ieri, e dunque cliente da prendere con le pinze in caso di volata, è rimasto a lungo solo alle loro spalle, salvo poi essere raggiunto, in corrispondenza dello scollinamento, da Ivan Rovny.
Le qualità di discesista di Brambilla, incaricatosi di pilotare il duo di testa nella non semplice picchiata, non sono state sufficienti a relegare a distanza di sicurezza i più diretti inseguitori, fattisi ancor più minacciosi dopo il rientro di Modolo e Trentin, quest’ultimo dispensato dalla collaborazione per logica di scuderia.
Il quartetto si è portato fino a poco più di dieci secondi dai battistrada, ma la spettacolare scalata di San Maurizio inscenata da Moser e Brambilla, in una girandola di scatti e controscatti, sembrava dover spegnere ogni velleità di rimonta; tanto più che gli inseguitori andavano sfaldandosi, con Rovny che si schiantava contro le transenne sbagliando grossolanamente la curva di immissione sullo strappo, e i due uomini più veloci, Arndt e Modolo, che perdevano le ruote di Trentin.
Forse informato della presenza del compagno alle sue spalle, forse semplicemente intenzionato a guadagnarsi le posizione migliore per lo sprint, Brambilla ha però negato, sin dal termine della discesa, ogni collaborazione ad un Moser privo di auricolare, e dunque non informato del recupero di Trentin.
Una delle regole fondamentali per creare la suspense, come insegnava Alfred Hitchcock, è quella di mettere lo spettatore in condizione di conoscere qualcosa che il protagonista ignora; e l’ultimo chilometro di Pinerolo ha tradotto in pratica l’insegnamento del maestro del brivido: mentre Brambilla non faceva che fissare la ruota davanti di Moser e quest’ultimo controllava soltanto la posizione del rivale, nelle inquadrature televisive si faceva sempre più grande e minacciosa la sagoma di Trentin, accodatosi infine alla coppia poco dopo l’ultima curva.
Facendo tesoro della lezione di Steve Cummings (ultimo fra tanti), capace di vincere a Mende nello scorso Tour de France adottando la medesima strategia, Trentin non ha ripreso fiato neppure per un istante, approfittando del fattore sorpresa per ripartire subito dopo il ricongiungimento. Moser ha reagito con la prontezza che lo sforzo profuso poteva consentirgli, riuscendo a conquistare la scia di Trentin, ma senza avere il tempo di abbozzare un controsorpasso.
Modolo, quarto, ha raccolto l’ennesimo piazzamento del suo Giro, mentre il plotoncino dei migliori ha tagliato il traguardo con oltre tredici minuti di ritardo, rimandando ogni ostilità alle prossime due frazioni.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 5:25:34
2 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling
3 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step
4 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 0:00:20
5 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 0:00:30
6 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team
7 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:01:10
8 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:01:16
9 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:24
10 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:04:28
11 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
12 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast
13 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 0:05:07
14 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:05:23
15 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 0:05:40
16 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
17 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team
18 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 0:07:34
19 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini
20 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 0:07:51
21 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:08:07
22 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:08:38
23 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini 0:13:02
24 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:13:24
25 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
26 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
27 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
28 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
29 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
30 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step
31 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
32 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
33 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
34 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
35 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
36 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
37 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:13:36
38 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:13:41
39 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
40 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
41 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team
42 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
43 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida
44 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling
45 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
46 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:14:24
47 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:14:28
48 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 0:14:49
49 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:15:51
50 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 73:50:37
2 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:03:00
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:03:23
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:04:43
5 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:04:50
6 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:05:34
7 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:07:57
8 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:08:53
9 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:10:05
10 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:11:15
11 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:13:53
12 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:16:08
13 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:21:04
14 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:22:30
15 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:24:41
16 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:27:15
17 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:29:23
18 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:30:11
19 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:30:43
20 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:31:53
21 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:34:45
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:40:49
23 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:42:08
24 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:43:06
25 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:48:26
26 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:52:33
27 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:52:57
28 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:53:45
29 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:00:20
30 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 1:00:42
31 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 1:01:54
32 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 1:03:08
33 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 1:06:47
34 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 1:07:25
35 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 1:11:42
36 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 1:13:40
37 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 1:14:42
38 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 1:18:26
39 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling 1:21:52
40 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 1:23:50
41 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 1:28:22
42 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 1:28:56
43 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:29:04
44 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 1:30:28
45 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:32:43
46 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 1:35:25
47 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 1:36:07
48 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:41:28
49 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 1:42:51
50 Egor Silin (Rus) Team Katusha 1:43:44