ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CORVARA
maggio 21, 2016
Categoria: Approfondimenti
È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Chaves re delle Dolomiti. Nibali stacca di 3′ Valverde Kruijswijk in maglia rosa – Nibali: “3 minuti a Valverde? Credevo stesse meglio…” – Nibali soddisfatto a metà: “E’ un Giro complicato” – Chaves come Froome; “nasce” in Italia e vuole il Tour –
Kruijswijk, il re del Mortirolo vola anche sulle Dolomiti: “E nella crono di domani…” – Giro, il gruppo inseguito da cavalli imbizzarriti (Gazzetta dello Sport)
Chaves vince a Corvara Nibali stacca Valverde in classifica – Giro d’Italia, tifoso con costume da leopardo investito da una moto (Corriere della Sera)
Svizzera
Chavez gagne l’étape-reine, Kruijswijk en rose (24 Heures)
Giro d’Italia Erneuter Leaderwechsel nach Königsetappe (Neue Zürcher Zeitung)
Francia
Chaves roi des Dolomites – L’abandon de Démare (L’Equipe)
Chaves jeune roi des Dolomites (Le Figaro)
Chaves domine les Dolomites, le maillot rose pour Kruijswijk (Le Monde)
Spagna
Kruijswijk y Chaves dan el golpe, a Valverde le caen 3′ – Chaves: “Hablé con Kruijswijk para exprimirnos hasta el final” – Nibali: “Estoy feliz a medias, tan solo por dejar a Valverde” – Kruijswijk: “Chaves y yo fuimos los más fuertes de la etapa” (AS)
Kruijswijk toma el testigo en los Dolomitas – Nibali: “Estoy feliz por alejar a Valverde” (Marca)
Chaves gana la etapa reina, Kruijswick nuevo líder y KO de Valverde – Kruijswijk: “Tuve la suerte de colaborar con Chaves” – Nibali: “Estoy feliz a medias, sólo por dejar a Valverde” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Chaves wint koninginnenrit Giro, roze Kruijswijk pakt seconden op Nibali (Het Nieuwsblad)
Chaves s’offre l’étape-reine, Kruijswijk prend le maillot rose – Arnaud Démare abandonne, souffrant de problèmes intestinaux (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Kruijswijk pakt roze (De Telegraaf)
Kruijswijk pakt roze trui in Koninginnenrit – Meerennende paarden zorgen voor onrust in Giro-peloton (Algemeen Dagblad)
SHet slopende klimwerk ligt Steven Kruijswijk beter – Steven Kruijswijk zet Ronde van Italië in vuur en vlam (de Volkskrant)
Lussemburgo
Kruiswijk übernimmt Rosa Trikot (Tageblatt)
Chaves gewinnt die Königsetappe (Luxemburger Wort)
Germania
Kruiswijk übernimmt Rosa Trikot beim Giro d’Italia (Berliner Zeitung)
Danimarca
Fuglsang faldt fra favoritgruppe: Dødhård etape – Kriseramt Fuglsang begrænser nederlag, mens førertrøjen skifter ejermand (Jyllands-Posten)
Kruijswijk tager førertrøje i colombiansk bjergtriumf – Stort interview med Fuglsang: Derfor kommer jeg aldrig til at røre doping (BT)
Fuglsangs gode ben testes maksimalt på vild tur i Giroens bjergrutsjebane (Politiken)
Slovenia
Rogličevo moštvo v rožnatem po koncu razburljive kraljevske etape (Delo)
Russia
Чавес выиграл 14-й этап «Джиро д’Италия», россиянин Закарин – седьмой (Sovetsky Sport)
Costa Rica
Andrey Amador: ‘Llevo dos días con una gripe que me tiene un poco limitado’ – Andrey Amador fue puro corazón en etapa reina y ahora es quinto en la general – Andrey Amador toca la gloria y tiñe a Costa Rica de rosa – Tica Karen Matamoros alentará al líder general – En Movistar Costa Rica se declaran fans de Andrey Amador – Andrey Amador está sorprendido por portar maillot rosa – Costa Rica es apenas el segundo país latinoamericano en llevar la ‘maglia rosa’ (La Nación)
Colombia
¡Vamos, Chavo!: Esteban Chaves ganó la etapa 14 del Giro de Italia (El Tiempo)
Esteban Chaves gana la etapa 14 del Giro y es 3 en la general – La fuerte pulla de Esteban Chaves al alcalde Enrique Peñalosa – Chaves: “Ganar la etapa reina del Giro es algo muy especial” – “He tenido la suerte de colaborar con Chaves”: Kruijswijk – “He tenido la suerte de colaborar con Chaves”: Kruijswijk (El Espectador)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Nebe1980: Tappone fantastico che manda a ramengo tutta una serie di teorie come che Kruijswijk non attacca che Nibali e Valverde sono gli unici due contendenti del giro e che questa tappa sarebbe finita come Cortina 2012. Al contrario si sono scannati sin dal Giau e gli effetti si sono visti sul Valparola. Ora c’è una classifica più definita e domani lo sarà ancor più
Nisky: Per oggi mi ritiro dalla conversazione. Tanto ho sputtanato sta tappa, tanto ho sputtanato il Falzarego e son stato, per fortuna, in pieno smentito. La lotta per il titilo sarà presumibilmente a tre ma dei tre Nibali deve crescere! La qualità secondo me è alta a questo Giro in salita e per Nibali non sarà facile! La sfiga ha voluto pioggia il gioirno della crono e così tanti scalatorini leggeri si son salvati e mo son rogne
Salitepuntocià: Questa tappa ha stravolto tutte le mie previsioni, e fa fare un altro salto di qualità al Giro, non si aspettava che il Falzarego facesse l’ennesimo scalpo dei pseudocampioni. Valverde, me lo aspettavo piu avanti, ma sopratutto pensavamo che Nibali avesse vinto il Giro. Invece, è stato staccato persino lui. Oggi direi favorito l’olandese
Howling Wolf14: Visto che prima del Giro d’Italia si era parlato di un’edizione dal percorso modesto, poco interessante, oggi è venuta la smentita che così non è. La tappa è stata avvincente, con almeno quattro temi dominanti:
1) Nibali, benché non abbia catturato la maglia rosa, resta il favorito numero uno. Corre con intelligenza, avrà modo di capitalizzare il suo saggio modo di correre. Finalmente incentrato sulla capacità di amministrarsi, non sull’abilità in discesa;
2) Valverde non ha la condizione per competere con Nibali. Si è staccato non solo dal siciliano, ma anche da Kruijswijk, da Chaves e addirittura da Majka. Difficilissimo, a questo punto, per lui recuperare un posto sul podio;
3) Amador e Jungels sono due ottimi corridori, ma non vinceranno mai una grande corsa a tappe, per ragioni diverse;
4) Le tappe che fanno davvero selezione, una seleziona basata sulla resistenza, non sullo scatto, sono queste, ossia quelle con un dislivello totale elevato (mi pare che ossi fosse di 5.300 metri) e non necessariamente infarcite di salite estreme. Si è tanto parlato, in passato, di Zoncolan, di Mortirolo, di Plan de Corones, di Finestre, ma alla fine, oggi, la corsa è stata decisa dal Falzarego, leggendaria salita ma con pendenze modeste. Già in passato era accaduto con il Sestrière e con l’Aprica, similari come caratteristiche.
5) Il Giro è stato disegnato bene. Ha un percorso equilibrato, con varietà di tappe, compresi i tapponi selettivi. Molto meglio di alcuni Giri di qualche anno fa.
Su Kruijswijk personalmente nutro qualche dubbio. Ho almeno un paio di punti interrogativi. Mi piace molto come corridore, io amo i corridori ben strutturati, non i seghini. Però lo ritengo ben distante dal livello dei campioni del momento, da Contador a Quintana, da Nibali a Froome ed Aru. Sono convinto che Nibali lo teme, ma è convintissimod i poterlo sorpassare in classifica nell’ultima settimana. Ha fatto bene a non rispondere immediatamente. Come ha sottolineato Garzelli, così facendo ha salvato il suo Giro, lo può ancora vincere. Kruijswijk è un duro, ma non essendo un corridore leggero alla fine in qualche tappone avrà un cedimento, magari lieve, come avvenne lo scorso anno sul Finestre.
Nebe1980: Veramente lo scorso anno nella tappa del finestre Kruijswijk arrivò quinto a 24 secondoi da Aru insieme a Mikel Landa, io non lo definirei proprio un cedimento
Vittorio P: .e si conferma la regola che la salita più dura deve essere la seconda. A parti invertite (Falzarego – Giau) ci sarebbero stati sicuramente meno distacchi perché tutti avrebbero atteso il Giau.
Howling Wolf14: Sì, chiarissimo. La salita dura non dev’essere mai l’ultima. Al limite la penultima.
Nisky: Più che altro si conferma che la corsa la fanno i corridori. Nel 2012 la tappa di Cortina fu una transumanza, nel 2016 la tappa dolomitica è stata spettacolare: perchè la c’erano Scarponi Pellizotti, Purito, Hesjedhal, Basso; qua c’erano Kruijswijk, Chaves, Nibali, Valverde, Majka e Zakarin, qualitativamente migliori! Chi mo ha deluso è stato Majka. Al Tour due anni fa pareva volare… un corridore trasformato! E il podio alla Vuelta 2015 pareva una conferma, mentre qua al Giro è restato quello del 2014
Howling Wolf14: Al TdF di due anni fa Majka godeva della franchigia perché era fuori classifica. Non era marcato. Se punti ad un piazzamento non ti puoi permettere azioni dissennate. A meno che tu non sia fortissimo.
Nisky: si si ok…..ma andava forte comunque! Mi aspettavo una crescita! Me lo aspettavo da podio! Non è lontano ma deve crescere e io credo che a parte Amador gli altri non crolleranno! Valverde fa quello che qua tutti pensavano avrebbe fatto! Siamo onesti…. a inizio Giro eravam onorati della presenza di Valverde ma come favorito del Giro era in terza posizione e solo per via del nome! 36 anni e un attitudine bassa a tapponi e ad attaccare non lo facevano il favorito! Non sarà un caso che ha fatto 6\7 podi vincendo solo una Vuelta! E’ stata la dipartita di Landa a farlo piombare come antagonista di Nibali, perchè c’era bisogno di un nome bello e pomposo. Ma più di qualcuno, compreso me, che non dava la giusta considerazione agli altri, era convinto di vedere Nibali trionfare senza sforzo! Invece secondo me il livello del Giro almeno in salita ad oggi è piuttosto alto, più di quello che mi aspettavo! Alla fine sono andati bene tutti…. solo che certi sono andati molto bene! Lo scatto con cui Chaves lascia Nibali al palo mi ha impressionato! Adesso vedremo come finirà…. certo è che il mio pupillo Zakarin mi pare in calo ahimè, anche se sta andando comunque fortino ma non come l’altra settimana. Peccato
Profpivo: Alla fine il giro penso lo vincerà comunque Nibali, ma oggi gran bella tappa, una delle più avvincenti degli ultimi anni! Kruijswik non mi stupisce più di tanti, al Giro lo abbiamo visto spesso coi primi in salita, già l’anno scorso forse era da podio se non avesse perso tanti minuti nella prima settimana. Valverde conferma i suoi limiti sulle tre settimane, una giornataccia la becca sempre, magari si riscatta nell’ultimo weekend. In più, ha pagato a caro prezzo la folle tattica dei giorni scorsi: hanno spremuto Amador come un limone nelle tappe precedenti, e oggi quando serviva il costaricano era bollito.
MirkoBL: Alla faccia di chi diceva che il Giro fa cagare perché mancano le salite.
La Vuelta una tappa del genere se la sogna.
Mettete tante salite consecutive, magari dopo un’altra tappa impegnativa, e vedete come le salite da rapportone fanno danni, perché lì se ce non ce ne hai paghi dazio. Oggi erano uno per angolo. Ero sul Giau e tra il primo e l’ultimo c’erano 45 minuti ed il gruppo più grande, esclusa la rete dei velocisti, era di 8 persone.
Nebe1980: Rispondo ai temi
1) Nibali oggi si è gestito è vero, rimane il fatto che l’allungo di Kruijswijk che non è proprio uno scattista ma un regolarista lo ha lasciato sul posto e poi non è riuscito a seguire lo scatto di Chaves. Ha perso poco è vero perchè è riuscito a gestirsi ma bisogna vedere se riuscirà a crescere perchè va bene tutto ma per vincere il giro on basta gestirsi e correre con intelligenza perchè per vincere Kruijswijk va staccato
2) Su Valverde concordo
3)Il mai non si può mai dire. Su Amador forse hai ragione, su jengels aspetterei un pochino
4)Certo non è necessario mettere salite estreme, l’importante è metterne tante in successione ciò non toglie che in un giro ci vuole anche varietà quindi accanto a tapponi con salite leggendarie come questa ci vogliono anche tappe con salite estreme per avere un giro con salite dalle diverse caratteristiche
5) Il Giro è stato disegnato così così, manca una crono per specialisti, ma soprattutto la tappa di Risoul è deludente, con l’Agnello così lontano, sarebbe stato molto meglio fare una tappa con Agnello Izoard e arrivo sul Granon.
La cronoscalata di domani non si può guardare, al suo posto ci voleva una crono piatta di un 35 km. Sono però apprezzabili tappe come Paria a Mare e Asolo. Terribili le tappe olandesi, bei posti, tanto pubblico e quel che vuoi però si tratta di tappe tecnicamente terrificanti
Nibali ha i numeri per battere l’olandese ma per batterlo salvo un crollo domani a causa dello sforzo, deve staccarlo, non può limitarsi a stare a ruota e gestirsi, deve attaccare, Nibali è uno che ha dimostrato di non avere paura di attaccare e ora dovrà farlo e questo mi fa piacere perchè rende il giro ancor più avvincente… altro che tour!
Salitepuntocià: Piu che Valverde, che mi aspettavo saltasse piu avanti, come tutti i pseudocampioni del recente passato, nonostante abbia il Giro come obiettivo principale dell’anno, l’ennesimo scalpo del Giro ai vari passistoni (anche se Valverde non è un passistone, è un “nulla” regolarista su tanti tipi di percorso, ma non eccelle in nessuno
Secondo me invece chi è fuori condizione è Nibali, perchè secondo me
vedendo il campo dei partecipanti, li ha sottovalutati, e tenta l’accoppiata Giro-Tour (mi sembra strano faccia il gregario ad Aru, secondo me è al 70%, pensava bastasse per i Chaves e Kruuswikck, invece non basta.
A meno di crolli di uno dei 2 è dura che Nibali al 70% li stacchi, a meno che cresca di condizione quel che basterebbe per vincere
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Un sorriso gratis” – Gino Paoli (dedicata a Chaves)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 15a tappa Castelrotto – Alpe di Siusi (cronoscalata)
Castelrotto – partenza primo corridore : cielo sereno, 21.5°C, vento moderato da SW (13-20 Km/h), umidità al 50%
Castelrotto – partenza maglia rosa : cielo sereno, 23°C, vento moderato da SSW (17-24 Km/h), umidità al 45%
Alpe di Siusi – arrivo primo corridore : poco nuvoloso, 13.6°C, vento moderato da SW (15-18 Km/h), umidità al 47%,
Alpe di Siusi – arrivo maglia rosa : poco nuvoloso, 13.2°C, vento moderato da SSW (16-21 Km/h), umidità al 51%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Cunego: “Hanno ostacolato sia me, sia Vincenzo” (il corridore coinvolto nella caduta al GPM di ieri era Visconti, non Nibali)
Garzelli: “Questa curva a 90° a 180 Km dal traguardo” (l’ultima curva era a 180 metri dal traguardo)
Martinello: “La speciale regolamento”
De Stefano: “I nostri tecnici hanno allestito un parco naturale”
De Stefano: “Un’ultima dettaglio”
Martinello: “Amador si trova al franco di Ilnur Zakarin”
Benincasa: “Molina sulle gambe non ne ha praticamente più”
Martinello: “Anche Zakarin si stanno avvicinando”
Martinello: “Discesa che potrebbe esaltare le doti di scalatore dello Squalo”
Pancani: “Abbiamo già la strada”
De Luca: “Sei passato al professionisma”
Televideo: “Sprint vincente di Chavez” (Chaves)
Garzelli: “Tappa di difficile interpretare”
Televideo: “Ha visto il sognoi di vittoria solitarie sfumare a un 2 Km da Corvara”
De Stefano: “La maglia rosa potà resistere”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
1° Alessandro De Marchi
2° Simone Andreetta a 16″
3° Heinrich Haussler s.t.
4° Roger Kluge s.t.
5° Michael Hepburn s.t.
Classifica generale
1° Jack Bobridge
2° Cheng Ji a 1′16″
3° Artur Ershov a 2′07″
4° Riccardo Stacchiotti a 2′21″
5° Genki Yamamoto a 10′09″
IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”
3 GIUGNO 1966 – 16a TAPPA: BRESCIA – BEZZECCA (143 Km)
TUTTI GLI ASSI INSIEME A BEZZECCA: PRIMO BITOSSI – JIMENEZ DELUSO: L’ARRIVO NON ERA IN SALITA – PER MOTTA UN GIORNO FELICE IN DIFESA DELLA MAGLIA ROSA
Senza emozioni la sedicesima tappa del Giro ciclistico d’Italia
Il corridore toscano batte in volata Zandegù, Anquetil, Taccone e gli altri – Motta, che faceva parte del gruppo di testa, conserva la maglia rosa per 7 secondi – Anche Gimondi, Adorni, Zilioli, Jimenez e Balmamion, giunti con i migliori, mantengono immutati i distacchi in classifica generale – Anquetil fora due volte, ma nessuno lo attacca – Oggi Riva del Garda-Levico di km 239
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli