VENDETTA ROGLIC: SUA LA SECONDA CRONO

maggio 15, 2016
Categoria: News

Il 26enne sloveno, beffato da Tom Dumoulin nella tappa inaugurale per un centesimo di secondo, si prende la rivincita nella cronometro del Chianti, approfittando anche delle condizioni meteo avverse incontrate da molti dei favoriti. L’altro eroe di giornata è Gianluca Brambilla, che salva per 1’’ la maglia rosa dall’assalto di Bob Jungels. Tra i favoriti, il migliore è Nibali, che ruba però soltanto 7’’ a Landa e 11’’ a Valverde.

Quando Tom Dumoulin gli aveva soffiato per un centesimo la prima maglia rosa del Giro 2016, nella cronometro di Apeldoorn, Primoz Roglic aveva la faccia di chi si rende conto che potrebbe essere sfumata un’occasione irripetibile. E può darsi, in effetti, che allo sloveno non capiti più un’occasione tanto ghiotta di vestirsi di rosa; per salire sul gradino più alto del podio di una tappa del Giro, tuttavia, al 26enne nativo di Trbovlje è stato sufficiente attendere una settimana abbondante, quella che separava la frazione inaugurale dalla seconda crono, sulle strade del Chianti.
Non secondario, certo, è stato il ruolo giocato dal meteo, che ha bizzosamente alternato scrosci di pioggia a schiarite, fino a risolversi a favore del diluvio quando gli uomini di classifica erano prossimi al via. Vittime dei rovesci sono stati, fra gli altri, specialisti del calibro di Stefan Küng, alla fine 7°, e Tom Dumoulin, il cui 15° posto finale, staccato di quasi 2’ dal vincitore e di una quarantina di secondi da un Andrey Amador che ha incontrato le medesime condizioni, è tuttavia figlio più dei postumi della crisi di ieri che della malasorte. Roglic, tuttavia, ha più che legittimato il successo piegando per 10’’ l’ex primatista dell’ora Brandle, primo a giungere al traguardo e secondo nell’ordine d’arrivo finale, il norvegese Laengen, terzo, velocissimo nel primo tratto, e un redivivo Cancellara, 4° a 28’’, pur non certo ristabilito del tutto dopo il virus che lo ha debilitato nei primi giorni. Le prove di Küng e Jungels, 6° a 45’’, forse sarebbero valse un tempo migliore di quello di Roglic a parità di condizioni; in assenza di controprova e detestando il costume di incoronare vincitori morali, tuttavia, possiamo solo rallegrarci all’idea che la fortuna abbia premiato l’atleta con il quale più era in debito.
La menzione di Bob Jungles offre l’occasione di introdurre l’altra gara nella gara, quella per la classifica generale. Proprio il lussemburghese, 14° stamane a 1’21’’ da Gianluca Brambilla, ha infatti portato il più credibile attacco alla leadership del lecchese, installandosi provvisoriamente in testa alla generale virtuale e vedendosi sfilare alle spalle tutti i primattori del Giro. Al terzo ed ultimo intermedio, dove il tempo di passaggio di Jungels è tuttora ignoto, a causa di problemi di cronometraggio, Brambilla rendeva a Roglic 1’39’’; per conservare la maglia, l’eroe dell’ottava tappa doveva perdere non più di 27’’ dal vincitore nella discesa finale, dove la strada fradicia aveva fatto lasciare a tutti i favoriti, partiti pochi minuti prima del capoclassifica, almeno una quarantina di secondi: prendendo ogni rischio pensabile, Brambilla ne ha persi 26. Un grande risultato in qualsiasi condizione, che diventa un’impresa a tutti gli effetti alla luce dello sforzo sostenuto appena ventiquattro ore fa.
Nella nuova classifica generale, il podio provvisorio, aperto per l’appunto da Brambilla e Jungels, si chiude con Andrey Amador, alla cui brillante prova si è accennato poco sopra. I primi tre non si offenderanno, tuttavia, se, ragionando in chiave successo finale, facciamo cominciare la classifica dei pretendenti alla maglia rosa di Torino con Steven Kruijswijk, quarto stasera a 51’’ da Brambilla. L’olandese, sin qui poco considerato ma unico finora in questo Giro, insieme a Valverde, a non aver ancora mancato un appuntamento importante, precede di 2’’ Nibali, tornato a mettere il naso davanti alla coppia Valverde-Landa. Il siciliano è stato il migliore tra i papabili vincitori, ma il bottino guadagnato sui due iberici è stato alquanto modesto; e se gli 11’’ presi a Valverde, alla luce delle caratteristiche del tracciato e della condizione non straripante del Nibali della prima settimana, possono essere ritenuti in linea con tutte le previsioni non superficiali della vigilia, i soli 7’’ inflitti a Landa rappresentano senza dubbio una sgradita sorpresa per i sostenitori del messinese. Merito, più che di una prova sottotono di Nibali, della prova al di sopra delle attese del basco, i cui annunciati miglioramenti a cronometro sono stati più rapidi e netti del previsto.
Fra i tre, è forse proprio Landa quello che più può sorridere studiando la classifica con cui il Giro arriva al secondo riposo: con le due cronometro già alle spalle (non consideriamo quella dell’Alpe di Siusi, non certo per specialisti delle prove contro il tempo), lo spagnolo rende 25’’ al suo ex capitano e 23’’ al connazionale.
Ad eccezione del già menzionato Kruijswijk, che ha ceduto allo Squalo solo 10’’, e di un Doumoulin che, collocandosi in classifica tra Valverde e Landa, sembra aver detto addio ad ogni sogno rosa, gli altri big hanno pagato distacchi più pesanti: 43’’ per Majka, 1’26’’ per Pozzovivo, 1’35’’ per Chaves, 1’38’’ per Zakarin, 1’59’’ per Uran.
Proprio gli ultimi due sono i massimi sconfitti del giorno. Il colombiano, che, sulla scorta della trionfale Barbaresco-Barolo di due edizioni fa, contava sulla crono di oggi per mettere da parte un tesoretto in vista delle montagne, si trova ora ad oltre 2’ da Nibali; il russo, che alla vigilia sognava la maglia rosa e dopo il primo intermedio era addirittura arrivato ad indossarla, sia pur solo virtualmente, ha messo assieme da metà gara in poi due cadute e un guaio meccanico, e naviga ora all’undicesimo posto della graduatoria, a 2’09’’ da Brambilla.
La nuova generale, che vede tutti i favoriti raccolti in due minuti, promette un prosieguo di Giro quantomeno incerto. L’augurio, rivolto più a noi appassionati che ai corridori, è che equilibrio non sia sinonimo, come sovente accade, di attendismo. Già martedì, a Sestola, potremo farci un’idea della concretezza di questo rischio.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 0:51:45
2 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 0:00:10
3 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 0:00:17
4 Fabian Cancellara (Swi) Trek-Segafredo 0:00:28
5 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 0:00:30
6 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:00:45
7 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:00:58
8 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:08
9 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:16
10 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:01:19
11 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:01:31
12 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale 0:01:38
13 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 0:01:47
14 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:01:56
15 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:01:58
16 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:02:03
17 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:02:05
18 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 0:02:12
19 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:02:13
20 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:02:20
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:02:23
22 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:02:24
23 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin
24 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 0:02:25
25 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 0:02:33
26 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 0:02:41
27 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 0:02:44
28 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
29 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:02:47
30 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:02:52
31 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:02:56
32 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
33 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo 0:02:58
34 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:02:59
35 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
36 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:03:02
37 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 0:03:03
38 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:03:11
39 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:03:13
40 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 0:03:18
41 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:03:19
42 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step 0:03:21
43 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo 0:03:25
44 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 0:03:29
45 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:03:32
46 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:03:38
47 Mickael Delage (Fra) FDJ
48 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:39
49 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:03:40
50 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:03:41

CLASSIFICA GENERALE
1 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 34:33:04
2 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:00:01
3 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:00:32
4 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:51
5 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:53
6 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:55
7 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:58
8 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:01:18
9 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:01:45
10 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:01:51
11 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:02:09
12 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:28
13 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:02:31
14 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:02:54
15 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:02:56
16 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo 0:03:29
17 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:04:08
18 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
19 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:04:32
20 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:04:40
21 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:04:47
22 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 0:04:48
23 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:04:51
24 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:05:03
25 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:05:22
26 Rein Taaramae (Est) Team Katusha
27 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:05:32
28 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:06:47
29 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:07:05
30 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:07:20
31 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:32
32 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:10:21
33 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
34 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:10:25
35 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:11:53
36 Sebastian Henao (Col) Team Sky
37 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 0:12:08
38 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:12:12
39 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 0:14:01
40 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:15:18
41 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:16:03
42 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:16:53
43 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:17:06
44 Aleksei Tsatevich (Rus) Team Katusha 0:18:29
45 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:19:21
46 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:19:44
47 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:20:06
48 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:20:15
49 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 0:20:25
50 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 0:21:01

Lo sloveno Primoz Roglic premiato sul podio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Lo sloveno Primoz Roglic premiato sul podio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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