COLPO GROSSO DI VALVERDE
Grande prova dello spagnolo che chiude la prima parte della sua stagione conquistando tappa e generale del Giro di Romandia. Alle sue spalle a Sion chiude Igor Anton, uno dei più combattivi di giornata, mentre il sorprendente Spilak finisce terzo e raggiunge la piazza d’onore in classifica generale. Male Rogers che perde pure il podio, malissimo Basso a quasi 10’.
Foto copertina: Valverde taglia in testa il traguardo della decisiva frazione di Sion (foto ČTK)
È la giornata di Valverde quella che inizia da Sion e si chiude nella stessa cittadina elvetica dopo 121km e tre salite. L’ultima, quella decisiva, l’ascesa di Ovronnaz, ha visto i migliori darsi battaglia non appena il gruppo ha ricucito sui fuggitivi del mattino (Peraud, Efimkin, Paulinho, Zaugg, Pinot, Weening, Wegelius e Bakelants)
Ad accendere la corsa sono stati Machado e Gadret, rimasti in testa fino all’attacco di Anton che, dopo aver ripreso la coppia, ha scollinato con 20” sul terzetto composto da Valverde, Spilak e Menchov e che avevano, a loro volta, passato il duo di attaccanti. Rogers scollinava invece a 47”, in compagnia di Pinotti, che al termine sarà ottavo e migliore italiano, Brajkovic, Wyss oltre agli stessi Gadret e Machado. Per l’australiano, quindi, gara finita e addio sogni di gloria, mentre per il primo posto era lotta a due Valverde-Spilak, col primo decisamente favorito e con l’incognità del terzo incomodo Menchov. L’altro russo, Karpets, era andato in difficoltà fin dalle prime rampe e viaggiava nelle retrovie.
Lungo la discesa Valverde ha tentato il tutto per tutto per cercare di mettere in difficoltà i compagni di fuga che, invece, non sembravano aver accusato la fatica (a parte un po’ di affano per il russo della Rabobank). Così lo spagnolo ha pensato bene di sprintare per un abbuono che, coi vantaggi risicati della classifica generale, avrebbe potuto risultare molto utile.
Riassorbito Anton, il favorito per la vittoria di tappa diventava lo spagnolo della Caisse d’Epargne, ma da grande combattente il basco non si è dato per vinto tentando il tutto per tutto a 500 metri dal traguardo, cercando di anticipare la volata. A poco è servito il coraggioso tentativo di Anton che si è visto “sverniciato” da un Valverde che ha festeggiato la doppietta a mani alzate. Terza piazza per Spilak che si guadagna un meritatissimo secondo posto in generale, quarto il più affaticato Menchov, che si ritaglia comunque un posto sul podio.
Rimane giù dal podio Rogers, che paga 23” arrivando col secondo gruppetto regolato da Machado, nel quale era rientrato anche Karpets. Giornata da dimenticare, invece, in casa Liquigas con Kreuziger che, dopo la prestazione deludente di ieri, ha preferito risparmiarsi le fatiche di Sion tornando a casa con qualche ora di anticipo, mentre il compagno Basso doppiava la prestazione del ceco chiudendo a quasi 10’ e mostrando una condizione che davvero non c’è…sarà davvero utile a questo punto puntare sul Giro? L’unico a tenere alto l’onore di casa è lo slovacco Sagan che, dopo ottime prestazioni nei primi giorni e una crono così così, limita i danni chiudendo a 1’39” e finendo a ridosso della top ten in generale, un risultato che alla luce delle sue appena venti primavere è qualcosa di davvero promettente.
Andrea Mastrangelo