E LA FARFALLA SI POSO’ SULLA ROSA
Era uno dei favoriti per il successo, e la Farfalla di Maastricht, Tom Dumoulin, ha volato sui 9,8 Km della cronometro di Apeldoorn, tappa d’avvio del 99° Giro d’Italia, beffando per un solo centesimo lo stupefacente sloveno Roglič e facendo sua la prima maglia rosa. Fuori dai giochi per la vittoria Cancellara, vittima di un virus; l’altro elvetico Küng, sui tempi di Dumoulin a metà percorso, è stato messo fuori causa da una caduta. Tra i favoriti, buona la prova di Nibali, che ha pagato 19″ rispetto a Dumoulin, ma ha messo da parte 5” su Valverde e, soprattutto, 21” su Landa.
Nel primo giorno del suo primo Giro d’Italia, Tom Dumoulin si è fatto trovare puntuale all’appuntamento a cui tutta l’Olanda lo attendeva: sarà lui, l’oranje di punta, a vestire domani la prima maglia rosa della 99a edizione. Una vittoria pronosticabile, specie dopo che Cancellara, di ritorno al Giro dopo 7 anni, è stato messo ko da un virus influenzale, ma che è stata complicata e messa in discussione fino all’ultimo metro dall’impensabile exploit di Primoz Roglic, 26enne sloveno che quest’anno, nelle due cronometro disputate, aveva messo assieme un ventiquattresimo e un trentesimo posto.
Partito quasi un’ora prima dei principali favoriti per il successo parziale e per quello finale, Roglic si è installato a sorpresa al comando della classifica provvisoria con il tempo di 11.03, stracciando l’11.11 che aveva mantenuto Tobias Ludvigsson, svedese della Giant-Alpecin, in vetta sin dal primo pomeriggio. A destare particolarmente impressione era stato il crescendo della prova dello sloveno: più di un atleta aveva già avvicinato il tempo di Ludvigsoon all’intermedio, intorno a metà percorso, o lo aveva addirittura migliorato; tutti – da Moser a Wellens, passando per Amador, Keizer e altri – avevano però pagato nella seconda parte, senza arrivare neppure ad insidiare il riferimento finale dello svedese, al punto da far ipotizzare che qualche cambiamento nella direzione o nell’intensità del vento stesse giocando a favore del leader. Roglic, all’opposto, ha incrementato il proprio margine da 3 a 8 secondi, e, con molti favoriti già al traguardo, è stato subito evidente che il suo tempo sarebbe valso quantomeno un piazzamento di prestigio.
Dumoulin, partito in un sandwich di aspiranti uomini di classifica (Pozzovivo e Landa subito prima, Valverde e Majka a seguire), ha fatto segnare il miglior tempo a metà, mettendo tuttavia tra sé e Roglic un margine di soli tre secondi, tutt’altro che rassicurante alla luce del rush finale dello sloveno. Tanto che, quando sul rettilineo finale l’azione solitamente inappuntabile dell’olandese si è scomposta e la pedalata piena e potente si è improvvisamente indurita, la sensazione, enfatizzata anche da un’inquadratura televisiva non felicissima, che non permetteva di valutare la distanza dal traguardo, è stata che per il popolo oranje, accalcatosi lungo il tracciato a formare un colpo d’occhio che per molte tappe italiane resta purtroppo utopico, si preparasse un’amara sorpresa. Per questione di un solo centesimo, invece, la festa è stata salvaguardata.
L’ultima minaccia, non potendo venire da un Cancellara già encomiabile nel portare a casa un più che onorevole ottavo posto, è stata portata dal giovanissimo Stefan Küng, classe 1993, che all’intertempo rendeva a Dumoulin un solo secondo. Le speranze dello svizzero e i timori degli olandesi si sono però spenti all’unisono in una brusca curva a destra, dove già aveva lasciato ogni ambizione Jos Van Emden, intrapresa da Küng con eccessiva baldanza e chiusa abbattendo un paio di transenne e una manciata di spettatori.
Con due frazioni piattissime in programma per il week-end, Dumoulin ha la possibilità sfoggiare le insegne del primato per tutta la trasferta olandese e di portarle con sé in Italia. I principali pericoli, più che dalle risibili difficoltà altimetriche, buone soltanto per assegnare i primi punti GPM, potrebbero venire dal vento (anche se non si pedalerà sulla costa) e – soprattutto – dagli abbuoni. Non soltanto a Roglic basterà raccogliere un solo secondo tra traguardi volanti e arrivi, ma al quinto posto della classifica odierna spicca il nome di Marcel Kittel, distante appena 11” da Dumoulin e principale indiziato a conquistare le prime due volate, in attesa di scoprire se, a differenza di due anni fa, degnerà il Giro della sua presenza anche dopo il rimpatrio della carovana.
Come sempre avviene nelle cronometro inaugurali, se un occhio resta sulla lotta per la maglia rosa di giornata, l’altro si concentra su chi aspira a quella finale. A meno di non includere tra gli uomini di alta classifica Amador, terzo oggi e quarto lo scorso anno, ma partito sulla carta come gregario di Valverde, il migliore è stato Vincenzo Nibali, sedicesimo a 19 secondi, che ha messo a frutto la prima occasione a lui favorevole accumulando spiccioli sullo stesso murciano (5”) e Kruijswijk (3”), e un tesoretto già non trascurabile su Zakarin (13”), Uran (14”), Majka (18”) e soprattutto Landa (21”). Nulla di decisivo, ovviamente, ma un’iniezione di fiducia per l’uomo di classifica che forse più di ogni altro ne aveva bisogno.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO E CLASSIFICA GENERALE
1 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:11:03
2 Primož Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo
3 Andrey Amador Bikkazakova (CRc) Movistar Team 0:00:06
4 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:00:08
5 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step 0:00:11
6 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:00:12
7 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:00:13
8 Fabian Cancellara (Swi) Trek-Segafredo 0:00:14
9 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
10 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:00:16
11 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
12 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
13 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:00:17
14 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
15 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:00:18
16 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:19
17 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge
18 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:00:20
19 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge
20 Alexandre Geniez (Fra) FDJ 0:00:21
21 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
22 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:22
23 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:24
24 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:25
25 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge 0:00:26
26 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling
27 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 0:00:27
28 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 0:00:28
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
31 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:00:29
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:00:30
33 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica-GreenEdge
34 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team
35 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling
36 Javier Moreno Bazan (Spa) Movistar Team 0:00:31
37 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
38 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:00:32
39 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
40 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
41 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo 0:00:33
42 Ruben Plaza Molina (Spa) Orica-GreenEdge
43 Rigoberto Uran Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
44 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:34
45 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Etixx – Quick-Step
46 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo
47 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
48 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:35
49 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
50 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha