CRONOSQUADRE ALL’ASTANA, NIBALI IN VANTAGGIO SUI DIRETTI AVVERSARI
La cronometro a squadre d’apertura del Giro del Trentino 2016 regala la vittoria all’Astana con Agnoli, primo a tagliare il traguardo, che veste la maglia di leader della generale. In chiave classifica, Nibali si avvantaggia sui diretti avversari, in particolare Mikel Landa, Romain Bardet e Domenico Pozzovivo.
Il Giro del Trentino è una corsa molto interessante in quanto è il test in cui gli aspiranti al Giro d’Italia cominciano a testare la forma, un po’ come il Giro del Delfinato in vista del Tour de France. La corsa, come ormai tradizione, si apre con una cronosquadre che ha la funzione di provocare i primi distacchi anche tra i big. La frazione odierna misurava dodici chilometri e chi ne è uscito meglio è stato Vincenzo Nibali che, insieme alla sua squadra, ha fermato i cronometri sui 13:30.
Seconda la Sky di Mikel Landa, uno de più importanti avversari del siciliano al Giro, che ha chiuso con 14 secondi di ritardo, come la Ag2R la Mondiale di Bardet e Pozzovivo. La maglia di leader è finita sulle spalle di Valerio Agnoli. che è stato il primo a tagliare il traguardo di Torbole.
Parte quindi con il piede giusto Vincenzo Nibali, a caccia di vittorie dopo le vicende della Tirreno-Adriatico che pure rappresentava un obbiettivo che lo Squalo non ha avuto la possibilità di conseguire, a causa dell’annullamento della tappa di Monte San Vicino, nella quale il campione italiano voleva tentare di fare la differenza.
In questo Giro del Trentino ci saranno, invece, più occasioni per tentare di mostrare il proprio stato di forma, dato che, già domani, è previsto un arrivo in quota, mentre giovedì andrà in scena la tappa regina con la salita di Fai della Paganella, in programma anche al Giro d’Italia.
Nibali ha già conquistato due volte questa corsa e nel 2013 alla vittoria al Trentino è seguito proprio il trionfo al Giro d’Italia.
Gli avversari principali sono Mikel Landa, che vorrà anch’egli tentare di vincere la corsa rosa dopo il terzo posto dello scorso anno, che poteva anche essere migliore se il basco non avesse dovuto correre in appoggio a Fabio Aru. Anche Domenico Pozzovivo ha già vinto questa corsa e punta pure quest’anno a far bene.
La cronosquadre ha scavato un solco minimo tra questi atleti che, quindi, già domani dovrebbero provare a volgere la situazione a loro favore sulla secca rampa che porta ai 1260 metri di Anras.
Benedetto Ciccarone