RISORGE GASPAROTTO NEL GIORNO DI VAKOČ

aprile 13, 2016
Categoria: News

Grande dimostrazione di forza del 24enne ceco dell’Etixx-QuickStep, che domina la Freccia del Brabante scattando ai -4 dal traguardo con altri quattro corridori e staccandoli prepotentemente sullo strappo finale verso Overijse, con il ritrovato friulano della Wanty-Groupe che conquista la piazza d’onore davanti a Tony Gallopin. In buona evidenza anche Sonny Colbrelli che chiude 6°, perdendo di misura la volata degli inseguitori da Bryan Coquard e Michael Matthews

Si è disputata lungo un percorso di 203 km da Lovanio a Overijse la 56a edizione della Freccia del Brabante, corsa che può essere considerata come lo spartiacque tra le classiche del pavè e quelle delle Ardenne, sia per sua collocazione nel calendario, sia per la fisionomia del tracciato, caratterizzato nella parte iniziale da diversi tratti in pavè, sebbene molto meno impegnativi rispetto a quelli della Parigi-Roubaix, e successivamente da ben 26 brevi côtes in asfalto tipiche più dell’Amstel Gold Race piuttosto che della Freccia Vallone o della Liegi-Bastogne-Liegi. In assenza dei due uomini che potevano essere considerati i grandi favoriti – ovvero Peter Sagan, che ha chiuso la prima parte della sua stagione e punterà ora al Tour de France e poi alle Olimpiadi, e Philippe Gilbert, costretto a dare forfait dopo la recente disavventura in cui è stato vittima (un’aggressione con conseguente frattura ad un dito) – la corsa si presentava molto incerta con al via atleti come il campione uscente Ben Hermans (Bmc), Tom-Jelte Slagter (Cannondale), Julian Alaphilippe (Etixx-QuickStep), Tony Gallopin e Tim Wellens (Lotto-Soudal), Michael Matthews (Orica-GreenEdge), Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Thomas Voeckler e Bryan Coquard (Direct Energie), Pieter Weening (Roompot-Oranje) e diversi altri uomini, tutti potenzialmente in grado di conquistare il successo. In casa Italia i nomi più accreditati erano quelli di Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf), Davide Rebellin (CCC Sprandi), Filippo Pozzato (SouthEast) ed Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe).
Vissuta inizialmente sulla lunga fuga di Oliver Zaugg (Iam Cycling), Emanuel Buchmann (Bora-Argon), Sergey Nikolaev (Gazprom-Rusvelo) e del neopro feltrino Alberto Cecchin (Team Roth), che hanno acquisito un vantaggio massimo di 5′20” nei confronti del gruppo, la gara si è accesa senza più vivere momenti di stanca dopo il ricongiungimento, avvenuto intorno ai -70 dal traguardo, grazie ad una serie di scatti che da quel momento si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Ci hanno provato tra gli altri anche Pieter Serry (Etixx-QuickStep), Daryl Impey (Orica-GreenEdge), Sam Oomen (Giant-Alpecin) e Gasparotto, ma il plotone, che nel frattempo ha iniziato man mano a perdere elementi per la successione delle salite, non ha mai lasciato spazio. Anche due attacchi significativi come quelli portati prima da Wellens e Alaphilippe e poi da Weening, al cui inseguimento per un breve tratto si è posto anche Alessandro De Marchi (Bmc), non sono riusciti a piegare la resistenza dell’avanguardia del plotone, tirato soprattutto dall’Orica-GreenEdge di Matthews, sulla carta molto adatto all’ultimo chilometro, tutto in salita ma con pendenze non insormontabili.
L’azione vincente è nata ai -4 dal traguardo sullo strappo della IJskelderlaan, penultima ascesa di giornata, ad opera di David Tanner (Iam Cycling) sul quale si sono riportati Gallopin, che ha immediatamente rilanciato l’andatura, un Gasparotto che da tempo non si vedeva a questi livelli, pur avendo già dato buoni segnali al Giro di Catalogna, e la coppia dell’Etixx-QuickStep composta da Petr Vakoč e Alaphilippe che, conscio di non avere chances alla luce delle energie spese in precedenza, si è messo a disposizione del compagno di squadra impedendo il rientro del plotoncino inseguitore, ridotto ormai a una ventina di elementi. Proprio Vakoč ha affrontato in testa l’ascesa conclusiva verso Overijse con Alaphilippe e Tanner che hanno immediatamente mollato mentre Gallopin e Gasparotto hanno inizialmente tentato di reggere il passo del campione nazionale ceco, che però con una progressione irresistibile li ha tolti di ruota e si è involato verso il successo, il terzo stagionale dopo quelli alla Classic Sud Ardéche e alla Royal Bernard Drôme Classic, ma senz’altro il più significativo alla luce sia degli avversari battuti, sia della dimostrazione di forza data, che lo proietta in una nuova dimensione in vista degli appuntamenti futuri. Dal canto suo Gasparotto ha inizialmente tentennato rimanendo in scia a Gallopin per poi saltarlo, ma non sarebbe in ogni caso andato oltre un comunque brillante 2° posto, mentre il francese ha resistito al ritorno degli inseguitori regolati da Coquard, che dimostra una volta di più di non essere solo un semplice velocista, davanti a Matthews, a un positivo Colbrelli che fino a pochi metri dal traguardo si è giocato la quarta piazza, a Maurits Lammertink (Roompot-Oranje) e ad Alaphilippe, riassorbito strada facendo. Si sono discretamente comportati anche Rebellin (CCC Sprand, 14°), Simone Ponzi (CCC Sprandi, 19°) e Matteo Busato (Southeast, 20°.) L’attenzione si sposta ora sull’Amstel Gold Race che si disputerà su di un percorso di 248,7 km con la partenza da Maastricht e l’arrivo a Berg en Terblijt preceduto dal tradizionale strappo del Cauberg.

Marco Salonna

Vakoc taglia vittorioso il traguardo della Freccia del Brabante 2016 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Vakoc taglia vittorioso il traguardo della Freccia del Brabante 2016 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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