PALMANOVA – CIVIDALE DEL FRIULI: IL BELLO DELLE DEBUTTANTI
Prima tappa alpina per il Giro d’Italia, che in quest’occasione scoprirà le Prealpi Giulie, finora mai solcate dalla “corsa rosa”. All’estremità orientale della catena alpina si annidano salite inedite, corte ma impegnative, che potrebbero far parecchi danni in classifica, complici anche le strette stradine che accompagneranno le ultime due ascese inserite nel tracciato, che saranno anche le pendenti. È la vigilia del tappone dolomitico di Corvara, ma non sarà certo una tranquilla giornata d’attesa.
C’è una prima volta per tutti, anche per le Alpi. In 107 anni di vita il Giro le ha indagate in ogni angolo, ma finora erano sempre rimaste fuori le Prealpi Giulie, estrema propaggine orientale della catena alpina. La lacuna sarà finalmente colmata il 20 maggio del 2016 quando andrà in scena la 13a tappa della “corsa rosa”, la frazione che segnerà anche il debutto delle Alpi nel percorso del 99° Giro d’Italia e che sulla carta pare una delle minori tre le sette d’alta montagna che si affonteranno nel finale della corsa. Invece, potrà anche fare autentici sfracelli, magari risultando pure più selettiva del consistente tappone previsto ventiquattrore più tardi tra Farra e Corvara. Tutto merito delle quattro ascese principali – non lunghe e tozze nelle quote, ma tutte dotate d’importanti pendenze – e non soltanto loro perché le ultime due si sposeranno ad un’abbondante trentina di chilometri di strade dalle carreggiate decisamente ridotte, che metteranno ulteriormente in fila il gruppo contribuendo ancor più alla selezione.
Sarà dunque altissima la possibilità che, l’indomani mattina, al via del tappone dolomitico il Giro si presenti con una classifica dal volto anche parecchio differente rispetto a quello mostrato al raduno di partenza di Palmanova, nel cuore di una delle più spettacolari cittadine friulane, famosa per la sua pianta a forma di stella a nove punte datale dalle fortificazioni costruite dalla Repubblica di Venezia e perfezionate durante l’occupazione napoleonica. Il percorso che si aggingeranno ad affrontare i “girini” si comporrà di tre fasi e a un primo tratto in linea seguiranno due circuiti totalmente differenti che si spartiranno le quattro ascese principali in programma, alle quali se ne affiancheranno due secondarie. La prima di queste, unica difficoltà altimetrica da superare nel tratto in linea d’apertura, si snoderà con poca pendenza tra i celebri vigneti del Collio per raggiungere l’antica abbazia di Rosazzo, costruita dopo il IX secolo attorno ad un oratorio fondato dall’eremita Alemanno e presso la quale fin dal XII secolo i monaci sono attivi nell’enologia, alla quale in passato fu attribuita un’importanza tale al punto che il 20 gennaio del 1341 l’allora patriarca di Aquileia, il beato Bertrando di San Genesio, emise un’ordinanza con la quale minacciava “la scomunica ad alcune persone, le quali, dopo aver occupato una selva dell’Abbazia di Rosazzo, non volevano piantare le viti”.
Percorsi i primi 29 Km si giungerà per la prima volta a Cividale del Friuli, altra “mirabilia” della regione Friuli Venezia Giulia, “forte” di monumenti lasciati dai Longobardi – il complesso episcopale del patriarca Callisto e il Tempietto longobardo – e che oggi fanno parte della lista dai Patrimoni dell’Umanità stabilita dall’UNESCO. Il primo circuito, il più lungo dei due, non proporrà subito le salite ma scorrerà via pianeggiante nei primi 20 dei quasi 80 Km che misurerà quest’anello, tratto nel quale si costeggerà su entrambe le rive il fiume Natisone, il cui toponimo è d’origine latina e fa riferimento alla natura propria dei corsi d’acqua ,che è quella di “natare” (scorrere, nuotare) verso il mare, Abbandonata la strada che conduce al confine di stato con la Slovenia e alla tragicamente celebre località di Caporetto, i corridori si lasceranno alle spalle il fiume e si porteranno quindi nel piccolo centro di Savogna, dove si attaccherà la salita di 8,3 Km all’8,5% verso la frazione di Montemaggiore, situata a 985 metri di quota – sarà il tetto di questa frazione – sulle pendici dell’omonimo monte, più noto con il nome di Matajur e sul quale secondo una leggenda salì il re longobardo Alboino per ammirare le terre che nelle ore successive avrebbe occupato. Terminata la discesa – spezzata in due tronconi dall’ascesa al Passo di San Martino (2,6 Km al 5,1%) – immantinente si riprenderà a puntare verso l’alto, stavolta diretti all’altopiano del Colovrat, monte la cui dorsale funge da confine naturale con la Slovenia, verso la quale si apre il Passo Solarie, raggiunto da una stretta strada, asfaltata solo sul versante italiano, che rasenta il monumento dedicato a Riccardo Giusto, il primo militare italiano caduto durante la Prima Guerra Mondiale. I corridori saliranno fino a Crai, la più elevata delle 18 frazioni che compongono il comune di Drenchia, affrontando prima 6,1 Km al 7,4% e, infine, dopo un tratto in quota, 1,4 Km più pedalabili (5,6%) che condurranno al luogo dove sarà posto lo striscione del GPM. Una discesa inizialmente poco decisa e poi più pendente (ultimi 5 Km al 7%) ricondurrà nella valle del Natisone, dove si sfiorerà al piede l’alta elevazione sulla quale troneggia il santuario fortificato di Castelmonte, costruito sul luogo dove aveva sede la guarnigione romana preposta alla sorveglianza della sottostante cittadina di Forum Iulii, l’odierna Cividale dalla quale si tornerà a transitare di lì a breve. Il secondo circuito sarà più breve (poco meno di 60 Km) e duro del precedente e, come questo, inizierà in pianura e ci rimarrà per un buon tratto, un “cuscinetto” di una trentina di chilometri messo a far da spartiacque tra i due settori montani di questa prima frazione alpina. Quasi al termine di questo tratto la corsa farà felici i “suiveurs” appassionati d’enologia perché il passaggio da Faedis, tra le cui frazioni alte si disputeranno le fasi più impegnative di questa giornata, offrirà loro – e non solo a loro – la possibilità di brindare al Giro con il Refosco di Faedis, vitigno autoctono al quale è dedicata una sagra giunta quest’anno alla decima edizione e che si svolge nel mese di aprile. Nel frattempo sarà sensibilmente aumentata la bagarre in testa perché all’uscita della vicina Attimis s’imboccherà la salita più impegnativa di giornata, momento che coinciderà con il passaggio da una sede stradale ampia a carreggiate notevolmente più strette. È l’ascesa che i cicloturisti locali hanno battezzato con il toponimo con il quale campeggia anche sull’altimetria, Cima Porzus, dal nome dell’unico centro abitato che sarà toccato lungo i 7,5 Km al 9,3% che conducono al GPM, in un angolo del Friuli tragicamente connesso alla storia della nostra nazione, perché le vicine Malghe di Porzûs furono teatro di un eccidio la notte tra il 7 e l’8 febbraio del 1945, messo in atto da un gruppo di partigiani comunisti contro altri partigiani appartenenti alla Brigata Osoppo e che causò 17 vittime, tra le quali ci fu anche Guido Pasolini, fratello del celebre regista Pier Paolo. Dieci chilometri d’impegnativa discesa, meno ripida rispetto alla salita affrontata in precedenza (7% la pendenza media), condurranno i corridori – oramai decisamente distanziati l’un l’altro – ai piedi della successima e ultima arrampicata di giornata, piuttosto anonima nel nome, poiché si svalicherà in una località che si chiama semplicemente Valle, ma non certo nelle inclinazioni, che si annunciano importanti anche in quest’occasione, pur senza raggiungere i picchi di difficoltà della Cima Porzus. Percorsi i 6 Km al 7,7% del GPM di Valle si spalancheranno di fronte ai corridori gli ultimi 14 Km di gara, lungo una strada che si manterrà ancora stretta per tutto il decorso della ripida picchiata di 6,2 Km all’8,5% che riporterà i “girini” a ritrovar lo scorrevole velluto della pianura a ridosso del traguardo di Cividale. Ma a quel punto potrebbe essere troppo tardi per ricucire i graffi delle tremende ascese giuliane.
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Passo Vartaca (624 metri). Attraversato dalla strada provinciale che sale dal centro di Cepletischis a Montemaggiore, percorsa durante la discesa dal GPM di Montemaggiore.
Passo di San Martino (663 metri). Attraversato dalla strada provinciale che collega Cepletischis a Grimacco. È segnalato come Monte San Martino sulle cartine del Giro 2016.
Sella di Trusgne (617 metri). Attraversata dalla SP 45 “della Val Cosizza” che sale da Clodig al GPM di Crai (Drenchia), nei pressi dell’omonima località.
Sella di Drenchia (756 metri). Attraversata dalla SP 45 “della Val Cosizza” che sale da Clodig al GPM di Crai (Drenchia), si trova tra l’omonima frazione e Crai.
Passo di Clabuzzaro (760 metri). Chiamaton anche Passo Slieme, è attraversato dalla SP 45 “della Val Cosizza” nel corso della discesa dal GPM di Crai. Si trova tra quest’ultimo e la frazione Prapotnizza
Passo di Rucchin (648 metri). Attraversato dalla SP 45 “della Val Cosizza” nel corso della discesa dal GPM di Crai, si trova tra la frazione Prapotnizza e il bivio per Lombai.
Sella di Tribil (620 metri). Attraversata da strada provinciale che dal GPM di Crai scende verso Tribil Inferiore, si trova nei pressi della frazione Tribil Superiore.
Bocchetta di Sant’Antonio (788 metri). Attraversato da strada provinciale tra Canebola e il confine con la Slovenia, coincide con l’incrocio con le strade provenienti da Masarolis e dalla Cima Porzus (dalla quale proverranno i corridori)
FOTOGALLERY
Una delle porte di Palmanova
Abbazia di Rosazzo
La chiesa di Montemaggiore
L’ultimo tratto della salita verso Crai
Il monumento a Riccardo Giusto, il primo italiano caduto durante la Prima Guerra Mondiale, lungo la strada che sale al Passo Solarie
Santuario di Castelmonte
Attimis, Castello di Partistagno
Un tornante della stretta strada che sale verso la Cima Porzus
La chiesa di Porzus
La chiesetta di Sant’Antonio situata presso l’omonimo valico, sfiorata nel corso della discesa da Cima Porzus
La piazzetta di Valle, la frazione di Faedis alle cui porte terminerà l’ultima ascesa di giornata
Cividale vista dal ponte sul Natisone

Le malghe di Porzus e, in trasparenza, l’altimetria della tredicesima tappa del Giro 2016 (www.qelsi.it)