SUCCESSO AUSTRALIANO A LARCIANO. L’INDUSTRIA & COMMERCIO A SIMON CLARKE
Una starting list di prim’ordine ha premiato gli sforzi degli organizzatori che, dopo uno stop di un anno, ha riproposto il tradizione Gran Premio Industria & Commercio di Larciano in una nuova e più felice collocazione in calendario, stretta tra due prove di primaria importanza come la Strade Bianche di sabato e l’imminente Tirreno-Adriatico. A lungo controllata dall’Astana di Nibali, la corsa è stata conquistata, grazie ad un’azione scaturita nel finale, dall’australiano Clarke, portacolori di una delle sette formazioni World Tour schieratesi ai nastri di partenza, il team statunitense Cannondale Pro Cycling
A Larciano la presenza di 7 compagini World Tour ha un po’ scombussolato gli equilibri in campo e, come era facilmente ipotizzabile, sono state loro le squadre che hanno condizionato, nel bene e nel male, lo svolgimento della gara toscana.
Sette squadre World Tour, a tanto ammontava il numero di formazioni di prima serie presenti oggi a Larciano, un numero ben maggiore di quello che gli organizzatori italiani vedono solitamente ai nastri di partenza delle loro corse. La collocazione in calendario tra la “Strade Bianche” e la ormai prossima “Tirreno-Adriatico” ha così premiato il gruppo di lavoro della Larcianese con una starting list di tutto rispetto e di primissimo livello. A questo bisogna aggiungere la scelta degli organizzatori stessi di non invitare formazioni Continental, ma solamente di accettare le richieste di squadre World Tour e Professional. Completavano l’elenco partenti due selezioni Nazionali, quella italiana, con una formazione mista composta da professionisti e U23, e quella venezuelana.
Una così ben nutrita lista dei partenti ha fatto sì che il nome del vincitore rispondesse ad uno dei componenti di una squadra di prima fascia e, più precisamente, a quello di Simon Clarke, portacolori della Cannondale.
Squadre World Tour o no, la partenza è stata quella solita, velocissima e con vari affondi portati nel tentativo di far decollare una fuga. Dopo un paio di tentativi più numerosi, la cosa è riuscita ad un quartetto composto da Michael Schwarzmann (Bora Argon 18), Pirmin Lang (IAM Cycling), Jasha Sutterlin (Movistar) e Ramunas Navardauskas (Cannondale). Gli attaccanti si sono avvantaggiati guadagnando un buon vantaggio, attestatosi tra i 5 e i 6 minuti, con l’Astana di Nibali a fare l’andature del plotone. Il vantaggio dei quattro ha raggiunto l’apice massimo a 7’13” prima di cominciare a calare, sempre con la banda Nibali impegnata a condurre l’inseguimento.
Dopo un tentativo di evadere dal plotone di Clarke (Cannondale), Fedi e Sanz (Southeast), Visconti e Ventoso (Movistar) la situazione torna normale con i quattro davanti e il plotone impegnato a chiudere il gap.
I chilometri, la pioggia e la fatica hanno cominciato a assottigliare le avanguardie. Il primo a staccarsi è stato Schwarzmann, presto imitato anche da Sutterlin. L’uscita di scena dei portacolori di Movistar e Bora cambia anche un po’ la situazione in testa al gruppo inseguitore, soprattutto grazie agli spagnoli che ora si sono uniti a chi si era già fatto carico di condurre l’inseguimento. Anche la Cannondale ha incominciato a farsi vedere in testa al plotone, segno che il lituano davanti a tutti funge da testa di ponte per le ambizioni della squadra stelle e strisce.
Dopo una fase concitata con la Movistar impegnata a fare un forcing che ha frazionato il plotone in tre tronconi, la situazione si è normalizzata dando il via all’ultima fase di gara, quella più importante. Simon Clarke si lancia con successo all’inseguimento del compagno di squadra ormai rimasto solo davanti a tutti.
L’evolversi della gara ha fatto sì che con la coppia Cannondale davanti la gestione delle operazioni sia rimasta nelle mani di due compagini Professional, precisamente la Nippo-Vini Fantini e la Southeast-Venezuela. Anche per gli uomini di Giuliani e Citracca, però, non c’è stato nulla da fare.
Simon Clarke, ormai rimasto solo, è andato a cogliere la vittoria. Secondo si è piazzato Andrea Fedi, lanciatosi in un inseguimento solitario negli ultimi chilometri di gara. Terzo Giovanni Visconti (Movistar) su Rigoberto Uran (Cannondale). Quinto l’eroe di giornata Ramunas Navardauskas.
Mario Prato