È UN VINO TRENTINO, MA CHE BEFFA PER RICCO’
Il modenese stacca il kazako in maglia viola a un chilometro dalla vetta, ma sul traguardo la spunta Pozzovivo e i 6” di abbuono più i 20” di vantaggio non bastano a Riccò per aggiudicarsi la gara: a dividerli sono appena 12 centesimi! Sottotono Basso e Scarponi, festa per Gibo.
Foto copertina: “Vino” festeggia…. e Riccò si vendica inondandolo di “vino” (foto Bettini).
Non ci stiamo riferendo ne ad un gustoso Traminer e nemmeno ad un Riesling renano, ma al campione kazako che oggi si è aggiudicato la corsa altoatesina. Fin dal primo post-gara di Torbole Vinokourov aveva anticipato che avrebbe onorato la corsa e la maglia di leader senza però spremersi troppo in vista della Liegi-Bastogne-Liegi del fine settimana. Così, seguendo il programma, quando gli altri avversari diretti – Basso, Scarponi e Serpa – hanno alzato bandiera bianca il corridore kazako ha preferito non rispondere agli attacchi del cobra modenese e salire del suo passo limitando i danni.
Alla fine la tattica di Vinokourov si è mostrata vincente, ma di certo non senza rischi. Prima della tappa odierna fra i due c’erano appena 26” e con gli abbuoni il rischio per il kazako era alto. A pochi chilometri dalla vetta Riccò e Pozzovivo si sono involati verso l’arrivo mentre il kazako continuava regolare. Il vantaggio dei primi due si aggirava attorno ai 20”, quanto bastava al biondino modenese per aggiudicarsi la gara grazie all’abbuono. Avrebbe dovuto arrivare primo e tutto sembrava a favore del corridore della Ceramica Flaminia, che di certo allo sprint aveva più carte da giocarsi rispetto a Pozzovivo. Ma forse le troppe energie spese nel duello con il rivale dell’est gli hanno fatto perdere lucidità in vista degli ultimi metri ed è così che il meno quotato scalatore della Colnago ha anticipato Riccò sul traguardo. rubandogli anche l’abbuono più cospicuo.
Il modenese è giunto dopo 3” prendendo 6” di abbuono, seguito da Pardilla (20”) e da Vinokourov a 23”, 20” da Riccò: il minimo indispensabile per pareggiare i conti, ma allo scalatore italiano erano sfuggiti nel conto una manciara di decimi di secondo, 12 per la precisione, 12 centesimi che hanno regalato una scottante beffa al cobra che ha dovuto ingoiare un altro boccone amaro dopo l’esclusione dal Giro d’Italia, che invece vedrà come sicuro protagonista il corridore dell’Astana. Più difficile, invece, che i protagonisti siano Basso e Scarponi, apparsi in condizione non ottimale, ma soprattutto da qualche tempo non in grado di competere coi migliori.
Andrea Mastrangelo