BERTOLINI EROE DI CASA
Il trentanovenne atleta trentino compie un’autentica impresa sulle strade di casa, anticipando il gruppo e resistendo stoicamente al ritorno del plotone: chiude con due secondi appena di vantaggio su Petacchi che regola il gruppo ma perde una grande occasione, l’unica del Giro del Trentino. In classifica tutto invariato, aspettando Pampeago.
Foto copertina: Bertolini anticipa il gruppo sul traguardo di casa (foto Bettini).
È proprio vero che la vicinanza di casa e la voglia dell’impresa sotto gli occhi dei “parenti” può dare le motivazioni necessarie. È quello che è successo oggi ad Alessandro Bertolini, non più nel fiore degli anni – trentanove primavere sono tante per un corridore che macina migliaia di chilometri l’anno e tanta fatica – ma che con un’azione davvero magica evita uno scontato confronto allo sprint che lo avrebbe visto soccombere sotto le pedalate dei velocisti.
Era il suo sogno, era la vittoria che gli mancava, quella sulle strade di casa e dopo vent’anni di tentativi ci è riuscito forse nel momento meno sperato, quando i suoi coetanei si guardano la gara sul divano, non lui e nemmeno “Gibo” Simoni che le strade di casa le percorrerà domani in una tappa dedicata interamente a lui: partenza ad Arco dove vinse la prima gara, arrivo a Pampeago dove di fatto vinse un Giro, in mezzo il passaggio per Palù di Giovo che diede i natali al campione trentino. Difficile che “Gibo” riesca nell’impresa di cui oggi è stato capace Bertolini, molto più facile che il primo a spuntare all’orizzonte sulla salita di Pampeago domani sia uno tra Vinokourov, Basso, Riccò o anche Scarponi, anche se con Simoni ci si potrebbe aspettare di tutto, in fondo anche oggi il favorito numero uno doveva essere Petacchi che, in effetti, la tappa l’avrebbe pure vinta, se il gruppo non si fosse fatto anticipare.
Il corridore spezzino ha chiuso infatti al secondo posto, regolando il gruppo a due secondi dal vincitore. Terza piazza per Ferrari quindi Lorenzetto e Clarke a chiudere la top five. Nessuna novità nella generale dove il leader resta Vinokourov, che però minimizza sulle possibilità di vittoria finale concentrandosi di più sulla gara di Liegi di sabato. Dietro di lui Riccò, Scarponi, Basso e Serpa, raccolti in meno di 40”.
Andrea Mastrangelo