THÖMEL METTE IN FILA GLI AZZURRI

La settima tappa del Tour di Hainan va al tedesco Tino Thömel (RTS-Santic) che precede allo sprint Jakub Mareczko (Southeast) e Andrea Palini (Skydive). Sacha Modolo (Lampre-Merida), quarto all’arrivo, veste ancora la maglia di leader in attesa del tappa regina di domani.

È un’ovvietà affermare che una squadra composta da due corridori ha una percentuale di vittoria che rasenta lo zero, ma a volte queste ovvietà possono sbriciolarsi di fronte alla volontà umana. Succede così che nella volata odierna trionfa un corridore, il tedesco Tino Thömel, che corre per la RTS-Santic, composta in queste ultime frazioni da soli due elementu a causa di ritiri che hanno decimato il team.
Da questa settima tappa, con partenza da Sanya e arrivo a Dongfang dopo 165 chilometri, non ci si aspettava di sicuro il colpo di mano, vista l’altimetria decisamente mansueta e adatta alla volata generale.
L’attesa per la tappa di domani, la più impegnativa della corsa cinese, fa da causa ad un sviluppo di corsa decisamente attendista da parte di tutti gli atleti, preoccupati più a conservare energie che ad attaccare. In questo modo i velocisti e le loro squadre ne risultano ancor più agevolati, potendo arrivare agli ultimi chilometri senza aver speso troppe forze.
Cosicché nella volata finale i tre italiani più in palla – Modolo, Palini e Mareczko – decidono di farsi la guerra nella parte destra del rettilineo, non sapendo che dalla parte opposta è pronto Thömel, che supera gli azzurri proprio sulla linea d’arrivo. Terza vittoria stagionale, dunque, per lo sprinter tedesco che precede Mareczko, Palini, Modolo, Giraud, Tleubayev, Silvestre, Stepniak, Grosu e Kononenko. Modolo conserva la maglia gialla di leader davanti a Palini e Mareczko.
In programma per domani l’ottava tappa, la più dura, da Dongfang a Wuzhishan per un totale di 205 chilometri e con due salite di prima categoria negli ultimi cinquanta chilometri. Chi avrà la maglia di leader al termine della frazione, quasi sicuramente vincerà la classifica generale essendo la tappa conclusiva nuovamente “confezionata” sulle misure dei velocisti.

Paolo Terzi