PALINI CI HA PRESO GUSTO, SECONDA VITTORIA

Nella seconda tappa del Tour di Hainan arriva il bis di Andrea Palini (Skydive), che anche oggi batte allo sprint un altro italiano, Sacha Modolo (Lampre-Merida), ed il kazako Ruslan Tleubayev (Astana). In virtù di questa vittoria, Palini mantiene la leadership in classifica generale allungando sul secondo, lo stesso Modolo.

Non vorrebbe fermarsi più, Andrea Palini. Oggi si è, infatti, aggiudicato la seconda frazione della gara a tappe cinese, confermando la sua affinità con questa corsa – e quindi anche con la sperduta isola di Hainan – e bissando la vittoria conseguita ieri nella tappa d’apertura della gara cinese.
Questa frazione presentava un percorso sicuramente più complicato rispetto alla prima, visti i 188 chilometri da percorrere tra Xinglong e Wenchang, su un terreno più nervoso e con tante salitelle.
Nella prima parte di gara partono in sette – Alessandro Malaguti (Nippo-Vini Fantini), Chris Williams (Novo Nordisk), Andrea Dal Col (Southeast), Sergey Vlassenko (Vino4ever), Andriy Vasylyuk (Ukraine), Rémy Di Gregorio (Marseille 13 KTM) e Ma Guangtong (Hengxiang) – i quali riescono a mantenere un vantaggio regolare, sempre superiore ai quattro minuti, passando al segnale dei meno venti all’arrivo con ancora due minuti di margine sul gruppo, trainato principalmente dalla Skydive di Palini. Tuttavia, negli ultimi chilometri il copioso vento contrario non dà respiro ai battistrada, che in cinque chilometri vengono praticamente risucchiati dal plotone, ormai proiettato alla volata finale.
Nello sprint generale è la Lampre-Merida a guidare la situazione e, al contrario di ieri, Sacha Modolo riesce a disputare la volata, ma ancora una volta Palini riesce ad impedire il successo ai blu-fucsia e taglia di nuovo il traguardo a braccia alzate.
Dietro ai due italiani si piazzano, nell’ordine, Tleubayev, Vaitkus, Jones, Grosu, Silvestre, Verschoor, Laton e Colli.
Domani in programma la terza tappa, da Wenchang a Haikou per un totale di 120 chilometri, su un percorso particolarmente impervio negli ultimi chilometri, con una salita posta subito prima del traguardo.

Paolo Terzi