VISCONTI TIRA UNA NOBILE VOLATA AL GRUPPO ITALIANO

aprile 13, 2010
Categoria: News

Ce lo aspettavamo. Con tutti gli italiani della partira, oltre il 30% del gruppo in gara sulle movimentate strade turche, prima o poi uno dei nostri sarebbe andato a tagliare per primo il traguardo di una frazione del Presidential Tour of Turkey. È successo a Marmaris per opera del più “nobile” (e non solo per il cognome) dei nostri connazionali in gara, Giovanni Visconti, che così ha vendicato l’”affronto” patito nella tappa di ieri, quando Greipel si era messo alle spalle tre italiani di fila. E stavolta a mangiarsi le mani è proprio il tedesco, che si è pure vista sfilata la maglia di leader, finita sulle spalle dell’estone Taaramae, corridore da temere in vista classifica finale per le egregie prestazioni fornite nella recente Volta Ciclista a Catalunya, che ha concluso al terzo posto, a 43” dallo spagnolo Joaquin Rodriguez.

Foto copertina: volata baciata dal sole per Visconti a Marmaris (foto Bettini)

È toccato a Giovanni Visconti, forse il più titolato dei nostri connazionali presenti in Turchia, raccogliere la prima vittoria italiana di tappa in questa edizione del Presidential Tour of Turkey.
Il successo dell’ex campione italiano in maglia ISD è stato ottenuto a Marmaris, dove si è conclusa la terza tappa, partita da Bodrum.
Le salite presenti, ben più impegnative di quelle dei giorni scorsi, hanno fatto si che oggi siano scesi nell’agone coloro che ambiscono al successo finale. Non figure di rincalzo, non velocisti prestati alla leadership in classifica, ma corridori tosti, magari non nobilitati da palmares rifulgenti ma animati da sana passione e amore per il proprio lavoro, con carriere più o meno lunghe, ma unite dallo stesso filo conduttore: un amore viscerale per il più semplice dei mezzi di locomozione.
La tappa è entrata nel vivo a 10 km al termine, quando sei cavalieri moderni animati da antica passione hanno deciso di scatenare e contemporaneamente accettare la battaglia.
Il “Marine”, così è soprannominato Visconti, ha attaccato trascinando con sé altri 5 corridori (Moncoutié, Taaramae, Pauriol, Spilak e Cheula, altro italiano) con i quli ha guadagnato fino a 25”.
Assorbita la sorpresa iniziale, il gruppo ha ovviamente organizzato l’inseguimento, ma nulla ha potuto contro la volontà degli attaccanti. Così, mentre da dietro guadagnavano terreno, Visconti ha saputo controllare la situazione chiudendo sugli attacchi dei Cofidis e conservando l’energia sufficiente per andare a vincere d’autorità su Spilak (Lampre), Taaramae (Cofidis) e gli altri protagonisti della fuga a seguire. Il gruppo, regolato dall’italiano Dall’Antonia, fino a ieri il migliore dei nostri in classifica, è giunto dopo 13”.
Per Taaramae, il ciclista estone in forza alla Cofidis, la terza piazza odierna vale la leadership in classifica, da dove guarda tutti dall’alto dell’esiguo vantaggio di un secondo su Visconti. L’ex leader Greipel, che oggi ha lasciato 22” ai fuggitivi, è terzo a 6”;: seguono Spilak a 10” e Van Garderen a 13”.
“Sono soddisfatto del risultato e del lavoro che abbiamo fatto come squadra. Avevamo promesso bagarre, ci siamo mossi per tutto il giorno e alla fine ho trovato io l’azione giusta” spiega Visconti dopo l’arrivo. “Sull’ultimo strappo ho attaccato perché stavo bene. Sapevo che era dura ma con gli altri 5 abbiamo guadagnato abbastanza e nel finale sono stato attento alla rimonta del gruppo. Per fortuna è arrivata una buona notizia anche per me dopo il periodo complicato che ho vissuto dall’Eroica alla Sanremo, in cui non sono riuscito a onorare le corse in cui volevo far bene”. Parole oggettive quelle del capitano della ISD–Neri–Giambenini, oggi sereno per la condizione e l’ottimo risultato. “Ora sono secondo in classifica, vediamo come poter migliorare. Ma rimango orientato alla caccia delle tappe” precisa Visconti, che poi chiude: “Vincere al Turchia era tra i miei obiettivi, ora spero di bissare. E dopo guardo all’italiano, oltre che all’estate dove l’anno scorso ho vinto tre corse”. Soddisfazione, dunque, ma anche alte aspettative verso le prossime tappe. Domani c’è la quarta frazione, da Marmaris a Pamukkale, altri 209 km da correre all’attacco.
Dopo la tappa di oggi Visconti si ritrova in testa alla classifica a punti (in coabitazione con Greipel), mentre il suo compagno Caccia indossa la maglia rossa di “King of the Mountain”.

Mario Prato

LA TAPPA DI OGGI
Al quarto giorno di gara il Giro di Turchia proporrà una delle sue frazioni più impegnative, che sarà anche una delle più lunghe, tracciata per 207 Km tra Marmaris e il “castello di cotone”. Questo è il significato del nome di Pamukkale, la località che ospiterà l’arrivo, importante centro termale erede dell’antica città ellenistico-romana di Hierapolis. Frequentatissimo centro archeologico protetto dall’UNESCO, deve le sue fortune ai movimenti tettonici che, oltre a provocare frequenti terremoti, permisero la nascita di numerose sorgenti d’acqua ricche di gesso. Queste ultime, con l’azione combinata del bicarbonato di calcio, portarono a loro volta alla formazione di concrezioni di calcare e travertino, che rivestirono la montagna di spettacolari cascate di finto ghiaccio, che agli antichi diedero l’illusione di trovarsi di fronte a dei castelli costituti di cotone, donde il nome di Pamukkale.
Un simil fenomeno illusorio denota l’altimetria ufficiale che fa sembrare molto più impegnativo il tracciato di questa comunque esigente frazione. Il grafico, non proprio impeccabile nel disegno, mette in evidenza una dozzina di dislivelli, sui quali spicca, al 36° Km di gara, l’unico che sarà coronato da un traguardo GPM, posto a 634 metri d’altezza, dopo un’arrampicata di 9 Km al 6,9%. Più avanti, salendo in direzione del Tokuş Passage e del centro di Tavas, si supereranno in entrambe le occasioni i 1000 metri di quota, ma si tratterà di difficoltà pedalabili, al punto che la prima non presenterà nessun gran premio e la seconda sarà valevole semplicemente come traguardo volante. Ai fini della lotta di classifica, se qualcuno non riuscirà a inventarsi qualche azione prima, decisivi saranno gli ultimi chilometri, essendo il traguardo posto in cima a un’ascesa di circa 2 Km, inclinata al 5% medio.

Mauro Facoltosi

Laltimetria della quarta tappa (www.tourofturkey.org)

L'altimetria della quarta tappa (www.tourofturkey.org)

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