SANCHEZ, UNA VITTORIA PER LA MAGLIA

aprile 8, 2010
Categoria: News

Era una delle stelle di questa edizione, ma un passo falso nella frazione d’apertura lo aveva escluso dai giochi di classifica. Il campione olimpico Samuel Sanchez ha saputo riscattarsi nella frazione più dura della corsa, per la gioia dei suoi tifosi e degli stessi baschi, che hanno visto tagliare per primo il traguardo l’alfiere della formazione che da anni sostiene il movimento indipendentista della comunità spagnola. Dietro alla medaglia d’oro di Pechino 2008, il gruppo dei migliori si scremava riducendo gli sfidanti alla maglia gialla a soli tre uomini, raccolti nello spazio di tempo d’un battito di ciglia: l’attuale leader Valverde, Horner e Gesink. Saranno loro a giocarsi la 50a edizione del Giro dei Paesi Baschi, che molto probabilmente si deciderà sabato nella cronometro di Orio.

Foto copertina: Sanchez in azione sulla salita dell’Alto de Uzartza (foto Zigor Alkorta)

La tappa regina del Giro dei Paesi Baschi ha emesso il suo verdetto e ha dato la tanto auspicata “pettinata” alla classifica generale.
La corsa si è decisa sull’ultima ascesa, l’Alto de Uzartza, non appena è stata annullata la fuga di cinque uomini che aveva caratterizzato la gara fino a 5 km dal traguardo. A quel punto Andy Schleck ha allungato in testa al gruppo, seguito da Valverde, Gesink, Horner, Peraud e Samuel Sanchez, con quest’ultimo poi vittorioso sul traguardo.
Le salite e rispettive discese del tragitto da Murgia Zuia a Eibar hanno scremato l’élite della classifica, riducendola dagli originali 24 attaccanti della tappa inaugurale a una questione tra Valverde, primo in classifica, e la coppia costituita da Horner e Gesink, staccati di un secondo.
Minori possibilità di successo avranno gli immediati inseguitori, Peraud e Intxausti, distanziati di 32” dal vertice. Seguono Damiano Cunego, migliore degli italiani, e il più giovane degli Schleck a 39”, Pinotti, Rodriguez e Casar a 48”, poi si sfonda il tetto del minuto di ritardo.
Il campione olimpico di Pechino, forse anche per fare ammenda della défaillance patita lunedì scorso, ha corso con astuzia e sagacia tecnica, lasciando sfogare gli avversari lungo i 160 km odierni e battezzando così chi poteva insidiare il suo progetto e chi no. Ha usato l’ultima ascesa di giornata, quando mancavano 2,2 km alla fine, come trampolino di lancio. Ha superato Valverde, Horner e Gesink, più impegnati a controllarsi l’un con l’altro, andando così a vincere nel cuore dei Paesi Baschi la tappa regina del “Euskal Herriko Itzulia”, lui che è capitano dell’Euskatel-Euskadi.
Primo degli italiani sia all’arrivo (7°) sia in classifica (6°), Damiano Cunego che ha così commentato la sua prova odierna: “Quando sono iniziati gli attacchi, non sono stato abbastanza reattivo per andare all’inseguimento. Si è formato quindi tra me e la testa della corsa un buco di una decina di secondi, ma non mi sono scoraggiato e mi sono concentrato per completare la salita con un proficuo ritmo. Le sensazioni migliorano di giorno in giorno, vedremo domani su quali livelli sarà possibile esprimersi. Sicuramente potrò contare sul supporto valido dei miei compagni, anche oggi perfetti”.
Soddisfazione, quindi, anche in casa Lampre-Farnese Vini, dopo la trionfale giornata di ieri. Il DS Brent Copeland ha così giudicato la giornata di Cunego “A Damiano oggi è forse mancata la prontezza nello scatto, ma la sua condizione è in vistosa crescita e questo è l’aspetto più importante”.
Domani si disputerà la penultima tappa, Eibar-Orio di 170 km. Il programma proporrà 3 GPM di 3a categoria e altrettanti di 2a: forse è troppo poco per scombussolare ulteriormente la classifica, ma non si potrà certo dormire sonni troppo tranquilli in un finale caratterizzato da 25 Km di strade tormentate. Sicuramente sarà più insidiosa la cronometro conclusiva di sabato, un tracciato di 22 km infarcito con una salita di 4 km di lunghezza e 300 metri di dislivello e con due strappi negli ultimi 4 km. Con un po’ di fantasia il profilo del finale ricorda, con i dovuti distinguo, quello della “Sanremo”. Sarà forse questo il terreno adatto per dare la sistemata definitiva alla classifica di questo incerto Giro dei Paesi Baschi.

Mario Prato

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