GAVAZZI RIPORTA IL SORRISO IN CASA LAMPRE

aprile 8, 2010
Categoria: News

Ci voleva questa vittoria per stemperare le preoccupazioni nella Lampre-Farnese Vini, in questi giorni finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta di Mantova. Gavazzi ha riportato il sorriso nel team diretto da Saronni e che ieri ha lavorato duramente per permettere il successo al velocista valtellinese, tra l’altro conseguito di fronte ad uno dei “mammasantissima” del ciclismo mondiale, il tre volte campione del mondo Oscar Freire. Lo spagnolo della Rabobank ha portato a casa il secondo piazzamento consecutivo ma questa regolarità, unita a una lieve frattura nel gruppo, gli ha consentito di consolarsi sfilando la maglia di leader al connazionale Valverde.

Foto copertina: il successo di Gavazzi ad Amurrio (foto Susi Goetze / www.cyclinginside.com)

Nel giorno della vittoria in terra basca di Francesco Gavazzi (Lampre), l’ennesimo secondo posto di Oscar Freire vale al cantabrico la testa della classifica generale.
Anche oggi è stata una giornata di transizione, ma la vittoria di tappa significava troppo nell’economia generale e così, tolta qualche fuga di scarsa importanza tentata da Egoi Martínez (Euskaltel), Michael Albasini (Team HTC-Columbia), Remy Di Gregorio (Française des Jeux) e Eduard Vorganov (Team Katusha), con l’unico brivido della virtuale leadership di Vorganov durata qualche km, tutto il pepe di questa frazione si è concentrato nel finale.
Il gruppo compatto si è così presentato ad Amurrio per giocarsi la tappa e, cosa più importante, per la possibilità di mirare al bersaglio grosso, considerata la classifica molto corta.
L’ultimo chilometro era insidioso e ha premiato chi è stato più bravo a sfruttare a suo vantaggio queste insidie, Francesco Gavazzi, che ha vinto la tappa davanti a Freire, Velits, Botcharov e Sanchez. Una piccola frattura nel gruppo, che ha permesso ai primi 11 di guadagnare 2”, ha finito per penalizzare Valverde che per un niente si è vista sfilarsi la maglia gialla di primo della classe.
Quella odierna è stata una vittoria fortemente voluta da Gavazzi e da tutta la Lampre-Farnese Vini e ha risollevato il morale di una formazione in questi giorni finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta di Mantova; la squadra diretta dai ds Copeland e Piovani ha lavorato con precisione per annullare la fuga che aveva animato la tappa e, una volta ripresi gli attaccanti a 3 km dal traguardo, ha portato Gavazzi nella posizione ideale per disputare la volata su una strada in leggera salita.
Tutta la gioia per la vittoria risalta dalle parole di Gavazzi: “Un successo importante per me e per tutta la squadra: è il primo in una corsa Pro Tour e la sua importanza è accresciuta dal fatto di aver battuto un corridore del calibro di Freire. E’ stata una tappa impegnativa, resa ancor più dura dalle condizioni atmosferiche: la squadra mi è sempre stata vicino e ha lavorato perfettamente per permettermi di disputare una grande volata. Gli ultimi 500 metri erano da approcciare nelle prime posizioni: anche grazie ai miei compagni, sono riuscito a presentarmi puntuale all’appuntamento con una grande vittoria”.
Per Gavazzi si tratta della terza vittoria in carriera, la seconda del 2010 dopo il successo nella tappa di Bonorva del Giro di Sardegna; per la Lampre-Farnese Vini quella odierna è stata la settima affermazione stagionale.
La classifica generale vede alle spalle di Oscar Freire Alejandro Valverde staccato di 2” e a 3” gli altri 21 del gruppetto che ha animato il finale della prima tappa. Di questi manca solo Frank Schleck, ieri 17° a 1” dal vertice e oggi giunto al traguardo in quartultima posizione, con un ritardo superiore ai 12 minuti. Il migliore degli italiani è Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 6° a 3” e ancora in gara, così come Cunego (8°) e Agnoli (22°).
La tappa di oggi, Murgia Zuia-Eibar di 160 km, con i suoi 7 GPM si annuncia come la più impegnativa, quasi un arrivo in salita per gli appena 2,2 Km che separeranno il Santuario de la Virgen de Arrate, sede del traguardo, dalla vetta dell’Alto de Uzartza, ascesa di quasi 5 Km inclinata all’8,9% medio. Nonostante i dislivelli non siano proibitivi, questaa frazione dovrebbe incominciare a dare una pettinata alla classifica, dividendo chi ha ancora ambizioni da chi, invece, ha cercato la gloria di un giorno solo.

Mario Prato

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