“24” – THRILLER IN SALSA BASCA
Sono 24 i corridori che si giocheranno la 50a edizione del Giro dei Paesi Baschi, corsa che fin dalla prima frazione ha setacciato il gruppo, lanciando nell’alto della classifica una doppia dozzina di corridori di spessore. A cominciare dal vincitore Freire, anche se questi si è visto retrocedere al secondo posto dalla giuria, a favore del connazionale Valverde. Questi è uno dei favoritissimi per la vittoria finale, assieme ai fratelli Schleck, a Joaquin Rodriguez e al nostro Damiano Cunego, piazzatosi tra i primi 24 assieme a Marco Pinotti e Valerio Agnoli.
Foto copertina: la volata che ha deciso la prima frazione del Giro dei Paesi Baschi (www.cyclinginside.com)
È cominciata ieri, lunedì di Pasqua, la 50a edizione della Vuelta Ciclistica al Pais Vasco. Comunemente noto alle nostre longitudini come “Giro dei Paesi Baschi”, impegnerà i partecipanti fino a sabato prossimo.
A Zierbena si è tenuta la prima tappa di 152 km. Sarà stata l’orografia del percorso, saranno stati i 5 GPM e i 4 traguardi volanti, ma è stata da subito gara vera, che ha chiamato alle luci della ribalta i grossi nomi e che si conclusa anche con un piccolo giallo.
La corsa ha vissuto il suo momento cruciale sull’Alto de las Calizas, salita di seconda categoria posta a 18 km dal traguardo, quando un gruppo di 9 corridori ha provato ad allungare, ottenendo un vantaggio massimo di circa 20″ sul drappello dei primi inseguitori. Questi completavano il ricongiungimento quando mancavano solo 3 km al traguardo, formando così un drappello di 24 atleti giunti compatti al traguardo, con Oscar Freire Gomez che transitava per primo davanti a Alejandro Valverde. L’intervento della giuria retrocedeva però il vincitore dell’ultima Sanremo al secondo posto, a vantaggio di Valverde, che diventava così il primo leader della corsa. Alle spalle dei due iberici si piazzavano il francese Christophe Le Mevel, il canadese Ryder Hesjedal e il resto del gruppetto che comprendeva anche Kolobnev (5°), Uran (7°), Frank Schleck (13°), il recente vincitore del Giro di Catalogna Joaquin Rodriguez (14°), gli italiani Damiano Cunego (18°), Marco Pinotti (20°) e Valerio Agnoli (22°) e infine, Andy Schleck (23°).
Il ds della Lampre-Farnese Vini, Brent Copeland, ha così commentato la giornata dei suoi:
“La tappa inaugurale è stata subito impegnativa, con il primo caldo stagionale che ha dato qualche fastidio ai corridori; Cunego si è espresso bene nella prima parte dell’Alto de la Calizas, poi ha avuto una flessione nel ritmo e ha dovuto scollinare con qualche secondo di svantaggio, andando poi a recuperare nel finale. Rientrato nel primo gruppo, ha capito che le gambe non erano al massimo della brillantezza per disputare la volata: probabilmente questo è da attribuire all’allenamento intenso degli ultimi giorni, dalle prossime tappe Damiano ritroverà potenza e freschezza. La nota positiva è data dal fatto che non sono stati persi secondi in classifica generale dagli altri corridori di prima fascia. Per quanto rigurarda Gavazzi, i crampi lo hanno frenato in salita”.
Chi, invece, non è soddisfatto di come sono andate le cose è Samuel Sachez, arrivato a oltre 1’30” da Valverde e apparentemente tagliato fuori dai giochi.
Per oggi il roadbook indica 217 km, tre traguardi volanti e quattro GPM, tra i quali uno di 1a categoria. Insomma, anche lungo la strada che da Zierbena porterà il gruppo a Viana, si prevede battaglia. Allo stato attuale in 24 possono ambire, con più o meno possibilità, alla vittoria finale. E 24 galli in un pollaio sono decisamente troppi. Da oggi bisognerà quindi cominciare a sfoltire il gruppo dei pretendenti a tutto vantaggio della spettacolarità della corsa.
Mario Prato