SAN SEBASTIAN: ADAM YATES VINCITORE A SUA INSAPUTA

agosto 1, 2015
Categoria: News

Il britannico conquista in solitaria la Clasica San Sebastian, scoprendo solo dopo il traguardo di aver battuto tutti. Per lui è il primo successo in carriera in una gara World Tour. Gilbert regola Valverde nello sprint dei battuti. Decisiva la salita finale di Bordako Tontorra, non mostrata però in TV, a causa di un problema tecnico che ha oscurato la corsa fino agli ultimi 7 km.

Se la storia del ciclismo abbonda di aneddoti su corridori che hanno tagliato il traguardo a braccia alzate ignorando la presenza di un avversario in fuga, molto meno numerosi sono i casi opposti. L’episodio più celebre, forse, rimane quello di Gianni Bugno, che nel 1991, in occasione del suo secondo trionfo consecutivo sull’Alpe d’Huez, batté Indurain e Leblanc allo sprint ma non festeggiò, temendo che alcuni superstiti delle azioni precedenti fossero sopravvissuti. Un nuovo esempio di quest’ultima, meno rappresentata categoria lo ha offerto oggi Adam Yates, che solo alcuni secondi dopo aver tagliato il traguardo della Clasica San Sebastian si è reso conto che la sua azione solitaria, nata sull’ascesa di Bordako Tontorra, era risultata decisiva, potendo così celebrare il primo successo in carriera in una corsa World Tour, primo in assoluto in stagione. Un pezzo di bravura che consacra definitivamente il talento del non ancora 23enne gemello di Simon, che già lo scorso anno sognò l’impresa sulle stesse strade, prima di rovinare a terra nella discesa conclusiva.
L’incertezza del britannico sul traguardo, per quanto leggermente comica, è tuttavia perfettamente giustificabile, dal momento che un problema all’aereo ponte ha di fatto oscurato la corsa quando mancavano 50 km circa al traguardo. I solerti tecnici spagnoli hanno impiegato oltre un’ora a ripristinare le immagini, e in quel lunghissimo lasso di tempo le sole informazioni pervenute sullo sviluppo della gara sono state quelle della risposta basca a Radiocorsa, non particolarmente esaustive e ancor meno tempestive. Basti pensare che, quando le immagini in diretta sono finalmente state disponibili, proprio mentre Yates scollinava sull’ultima ascesa e si involava in picchiata, l’ultimo aggiornamento annunciava Warren Barguil solo al comando.
Il francese era uscito dal plotone una ventina di chilometri prima, sull’Alto de Arkale, in compagnia di altri undici atleti, fra i quali Ryder Hesjedal e Philippe Gilbert. Un tentativo che, pur perdendo per strada tre uomini in discesa (sulle modalità del frazionamento aleggia il mistero), avrebbe avuto buone chance di riuscita, se la collaborazione non fosse venuta meno nel tratto pianeggiante che precedeva l’ultima scalata: i 40’’ rapidamente accumulati dal drappello si sono così ridotti a 33 al momento del passaggio dall’arrivo per entrare nel circuito finale, e ai piedi di Bordako Tontorra ne restavano appena 20.
Il gruppo, non particolarmente scremato da una bagarre accesasi già in occasione del secondo ed ultimo passaggio sul Jaizkibel, a quasi 60 km dal traguardo, con gli attacchi promossi – tra gli altri – da Taaramae, Caruso, Rossetto, Arredondo e Landa, oltre che dallo stesso Barguil, non ha avuto quindi difficoltà a chiudere sui nove, come in precedenza aveva neutralizzato la fuga del mattino orchestrata da Boaro, Agnoli, Vanendert, Haas, Wynants, Degand, Mas e Hardy.
Non è dato sapere chi abbia provato a fare la differenza e come sulle durissime rampe di Bordako Tontorra; di certo, in vetta, Yates è transitato con una manciata di metri su un sestetto comprendente Daniel Martin, Bauke Mollema e gli immancabili Valverde e Purito, che per tutta la durata dell’inseguimento hanno pensato a marcarsi a vicenda e a scambiarsi le ultime due posizioni del gruppetto, ognuno costretto più volte a chiudere i buchi scientemente provocati dall’altro. Una strategia che ha fatto ovviamente il gioco di Yates, dal canto suo per nulla bloccato dal ricordo del tonfo di dodici mesi fa. I pochi secondi di margine al GPM si sono così dilatati, e quando anche la curva del capitombolo dell’anno passato è filata via liscia, è stato chiaro (salvo al diretto interessato, furiosamente attaccato alla radio per chiedere delucidazioni) che nessuno avrebbe più potuto fermare la cavalcata dell’inglese.
Più indietro, la corsa per il secondo posto si è allargata in vista del traguardo, con il rientro di un folto drappello comprendente sia atleti usciti dal gruppo sull’ultima erta, sia superstiti del tentativo precedente. Proprio da quest’ultimo novero è uscito il vincitore della volata dei battuti, un Philippe Gilbert che, dopo la buona prova del Giro di Vallonia, lancia altri segnali incoraggianti in vista della seconda parte di stagione, che lo vedrà schierarsi ai Mondiali di Richmond forse in veste di uomo da battere. Valverde si è dovuto accontentare della terza piazza, davanti a Dani Moreno e Rodriguez.
Se Yates ha risolto poco dopo l’arrivo il giallo legato al proprio piazzamento, dopo il traguardo se ne è aperto un altro, lanciato da un tweet di Greg Van Avermaet: il belga ha infatti denunciato di essere stato investito da una moto mentre era al comando, presumibilmente nelle battute finali. Se il fatto dovesse essere confermato, si tratterebbe del secondo episodio analogo in pochi giorni, dopo che Fuglsang aveva fatto le spese dell’imperizia di un motociclista nella tappa di Saint-Jean-de-Maurienne dell’ultimo Tour, vedendo sfumare un possibile successo.
Guardando al nostro orticello, sono finiti a distanza di sicurezza dal podio gli italiani, che del resto poco avevano da chiedere a questa corsa. I pesi massimi torneranno in scena alla Vuelta, con l’antipasto del Giro di Polonia, in partenza domani, che vedrà il ritorno alle gare di Fabio Aru.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 5:30:22
2 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing 0:00:15
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
4 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
5 Joaquim Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
6 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
7 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
8 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
10 Rigoberto Urán (Col) Etixx – Quick-Step
11 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
12 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida
13 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
14 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
15 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
16 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
17 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:20
18 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing 0:00:24
19 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
20 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
21 Luis León Sánchez Gil (Spa) Astana Pro Team
22 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:00:28
23 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr 0:00:37
24 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:42
25 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:54
26 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:57
27 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
28 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
29 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
30 Nathan Earle (Aus) Team Sky
31 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
32 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
33 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing
34 Pierre-Henri Lecuisinier (Fra) FDJ.fr
35 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
36 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
37 David Tanner (Aus) IAM Cycling
38 Zdenek _tybar (Cze) Etixx – Quick-Step
39 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
40 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
42 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
43 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
44 Winner Anacona Gomez (Col) Movistar Team
45 Egor Silin (Rus) Team Katusha
46 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:02:29
47 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
48 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
49 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky
50 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
51 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
52 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida
53 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:03
54 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:03:37
55 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:03:46
56 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 0:03:53
57 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing
58 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling
59 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
60 Benoït Vaugrenard (Fra) FDJ.fr
61 Luis Angel Maté Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
62 Rein Taaramäe (Est) Astana Pro Team
63 Angel Vicioso Arcos (Spa) Team Katusha
64 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:03
65 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
66 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
67 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
68 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing 0:04:47
69 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:04:50
70 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:05:01
71 Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling
72 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing
73 Julián Arredondo (Col) Trek Factory Racing
74 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:05:58
75 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNL-Jumbo 0:06:18
76 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge
77 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
78 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:06:53
79 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:06:54
80 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
81 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
82 Simon _pilak (Slo) Team Katusha
83 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:07:10
84 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:37
85 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
86 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing 0:08:12
87 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
88 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
89 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:09:12
90 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:12:01
91 Miguel Ángel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:12:08
92 Nathan Haas (Aus) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
93 Pello Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
94 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:14:40
95 Rui Alberto Faria da Costa (Por) Lampre-Merida 0:15:06
96 Miguel Ángel López (Col) Astana Pro Team

Ma ho vinto io? si chiede, quasi incredulo, Adam Yates sul traguardo della classica spagnola (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

''Ma ho vinto io?'' si chiede, quasi incredulo, Adam Yates sul traguardo della classica spagnola (foto Tim de Waele/TDWSport.com)


10 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step

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