GREIPEL, E’ POKER!

luglio 26, 2015
Categoria: News

Il tedesco coglie il quarto successo di tappa sul traguardo più ambito dai velocisti, resistendo per una ruota alla rimonta di Bryan Coquard. Nulla da fare per Sagan (7°), che conquista la quarta maglia verde consecutiva, ma per il secondo anno di fila resta a secco di vittorie. Nessun patema per Froome, che conquista il secondo Tour de France in carriera, due anni dopo il primo trionfo.

L’ultimo acuto del Tour de France numero 102 porta la firma di André Greipel: non soltanto l’uomo più veloce della Grande Boucle, ma anche quello che, tra gli sprinter, meglio ha saputo superare i quattro giorni alpini. Il piazzamento non ottimale nel quale ha approcciato la volata, così, è diventato un impedimento di poco conto, al cospetto di un Kristoff che, perfettamente lanciato da Jacopo Guarnieri, è rimbalzato al primo alito di vento, e di un Sagan spento, che pur partendo dalla posizione ideale, a ruota del norvegese, non ha trovato nemmeno la forza di abbozzare una progressione credibile, svuotato da giorni di fughe in montagna. La maglia verde, per lo slovacco, era già acquisita, ma – per il secondo anno di fila – il colore tradizionalmente riservato ai velocisti finisce sulle spalle di un corridore a digiuno di vittorie.
La sola maglia verde capace di contendere il successo a Greipel è stata così quella del sempre sottovalutato Coquard, arrivato ad una ruota dall’impresa. Fatale, per il francese, il piazzamento ad inizio volata, ancora più arretrato di quello di Gorilla, ma l’impressione è che l’appuntamento con la prima vittoria al Tour sia solo rimandata, carta d’identità alla mano (25-04-92, recita la data di nascita). Boasson Hagen ha chiuso quarto, appena alle spalle del più blasonato connazionale, mentre Demare, 5°, ha preceduto un Cavendish mai della partita, lo stesso Sagan e un Degenkolb irroconoscibile.
Rispetto agli anni passati, la passerella finale, evolutasi in corsa vera con l’ingresso sul circuito degli Champs-Elysées, è stata contraddistinta da un’ancor minore animosità: nessun aspirante Vinokourov dell’ultimo chilometro, e neppure abbondanza di coraggiosi in cerca almeno di qualche inquadratura. La sola azione degna di nota è nata ad una quarantina di chilometri dal traguardo, grazie a Nelson Oliveira, Pierre-Luc Périchon e Kenneth van Bilsen, raggiunti ai -10 dal contrattaccante Rohan Dennis, ma neppure per un istante si è avuta la sensazione che un epilogo diverso dallo sprint fosse plausibile.
Sullo sprint vincente di Greipel è andata dunque in archivio la 102a edizione del Tour de France. Un’edizione esplosiva all’inizio, a partire dai ventagli olandesi, e alla fine, animata dagli attacchi di Contador, di un redivivo Nibali e – in extremis – del duo Movistar, ma molto deludente per lunghi tratti. È infatti bastato il primo arrivo in quota, alla Pierre-Saint-Martin, perché i fantastici quattro diventassero due, e perché Froome apparisse destinato ad una cavalcata in stile 2013, conclusione affrettata che è stata purtroppo abbracciata e alimentata dagli stessi avversari. La superiorità numerica dei Movistar, ritrovatisi ai piedi delle Alpi ad occupare i due gradini più bassi del podio, si è in fin dei conti rivelata una zavorra, inducendo la formazione spagnola a correre con un occhio rivolto ad attaccare Froome e uno a salvaguardare la terza piazza di Valverde. Senza l’intraprendenza di Nibali e Contador – il primo entrato in condizione in grave ritardo, il secondo mai – ci saremmo probabilmente ritrovati a commentare un non-spettacolo degno degli anni più bui dell’era Armstrong.
A tal proposito, qualche responsabilità potrebbe essere addebitata anche Christian Prudhomme e Thierry Gouvenou, che hanno sostanzialmente privato il Tour di quel terreno di media montagna che ha fatto la fortuna dell’ultimo Giro d’Italia, regalando splendide frazioni come quelle di La Spezia, San Giorgio del Sannio e Vicenza. Il solo modello di frazione “accidentée” proposto è stato quello con percorso piatto o quasi e rampa spaccagambe finale, evidentemente di più facile controllo rispetto a tracciati davvero nervosi come quelli proposti da Mauro Vegni. Sarebbe stato forse quello il terreno ideale per mettere in difficoltà la corazzata Sky, più delle grandi montagne su cui Thomas, Porte, Poels e compagni – pur a giorni alterni – hanno sempre scortato a dovere la maglia gialla.
Anche sul capitolo Alpi e Pirenei resta peraltro qualche perplessità: le frazioni sprint hanno confermato la tendenza a rivelarsi spettacolari (anche se, piazzate in fondo alla corsa, sorge il dubbio che a stimolare gli attacchi sia stata proprio la collocazione a ridosso di Parigi, più che il chilometraggio da Under 23), ma anche quella a non produrre distacchi davvero pesanti. Distacchi che invece da sempre producono le grandi assenti dal tracciato della Grande Boucle 2015, ossia le cronometro; e forse, con lo spauracchio di una prova contro il tempo nel finale di Tour, anche gli attendisti cronici agli ordini di Eusebio Unzué avrebbero avvertito prima l’urgenza di provarci, senza illudersi di poter ribaltare la corsa all’ultimo giorno.
Al di là di tutte le considerazioni fatte sin qui, e malgrado le ultime tappe tendano sempre a lasciare un’impressione più vivida delle precedenti, crediamo comunque, a dispetto delle pene patite sulle Alpi, che nessuno meritasse il Tour più di Chris Froome. Rispetto al 2013, il keniano bianco è stato meno straripante nelle prime due settimane e più in affanno nella terza; ma proprio per questo, per il fatto di aver vinto anche con quella testa di cui molti lo credevano carente, questo secondo successo acquista forse un valore maggiore del primo, quando gambe superlative avevano sopperito a condotte di gara a volte poco comprensibili. Chi fra dodici mesi vorrà provare a spodestare il britannico dovrà mettere in conto di doverci riuscire di forza, non potendo sperare nei suicidi tattici di un Froome che sembra aver lasciato alle spalle gli isterismi e gli attimi di panico del passato.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 2:49:41
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
3 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka
5 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
6 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step
7 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
8 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
9 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
10 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
11 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
12 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
14 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo
15 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
16 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
17 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement
18 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
19 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
20 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
21 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
22 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
23 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
24 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
25 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
26 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
27 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
28 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida
29 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
30 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
31 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
32 Markel Irizar (Spa) Trek Factory Racing
33 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
35 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step
36 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
37 Pierre-Luc Perichon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
38 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
39 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
40 Paul Martens (Ger) Team LottoNL-Jumbo
41 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement
42 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
43 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo
44 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
45 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
46 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
47 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
48 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
49 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
50 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 84:46:14
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:22:06
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:22:50
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:31:03
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:31:15
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:31:39
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:38:52
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 1:02:51
18 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:05:00
19 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 1:09:08
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:16:36
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:21:27
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:24:58
23 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:23
24 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:26:56
25 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:28:29
26 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:33:21
27 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:35:06
28 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:36:07
29 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:38:22
30 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:51:32
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:51:51
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:54:08
33 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:56:13
34 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:56:57
35 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:58:14
36 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:03:37
37 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:04:37
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:05:03
39 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 2:08:20
40 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:10:12
41 Wouter Poels (Ned) Team Sky 2:12:44
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:14:08
43 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 2:14:55
44 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 2:15:32
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 2:16:05
46 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:16:15
47 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 2:16:36
48 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 2:18:16
49 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 2:22:54
50 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 2:26:32

André Greipel festeggia sugli Champs-Elysées

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