ALENTOUR DU TOUR… QUI PRA LOUP

luglio 22, 2015
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, la prima di Geschke. Froome dà 2′17″ a Contador – Contador racconta la caduta: “Sagan mi ha dato la sua bici” – Tour, la battaglia delle Alpi. Nibali prova a mordere – Il Tour non è già deciso: tre giorni di fuoco sulle Alpi – Nibali, no alla preolimpica: lo Squalo andrà alla Vuelta (Gazzetta dello Sport)

Nibali «inizia» il suo Tour e risale in classifica: ora è 7°. Podio possibile per 3 ragioni – Froome, doping o fenomeno? – Pra Loup ‘75, fine era Merckx (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Valverde se sube al podio y Contador cede tiempo: 2:17 – Contador: “Me caí y luego traté de minimizar las pérdidas” – Valverde: “Apretamos porque a Contador no se le puede dejar nada” – Froome: “Quedan tres etapas duras y espero más ataques” – Nairo Quintana: “Hemos debilitado al Sky” – Van Garderen abandona y abre la pelea por la tercera plaza – El Tour hace un homenaje a las víctimas de Germanwings – Mikel Landa, nuevo corredor del equipo Sky (AS)

Contador se cae de la pelea – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Valverder: “Tiramos cuando se cayó Contador porque es peligroso” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – El Tour homenajea a las víctimas
del avión de Germanwings (Marca)

Geschke gana; Contador pierde – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Froome: “Mis rivales se juegan el todo por el todo” – Nibali: “No he entendido que Movistar saliera a por Contador” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – Valverde: “Contador es peligroso, por eso tiramos cuando se cayó” – El Tour homenajea a las víctimas del avión de Germanwings – (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Sky release Chris Froome data in an attempt to silence doping claims – Thomas hitting the heights as new Froome (The Independent)

Chris Froome must be ready for Col d’Allos descent – Geraint Thomas goes down but not out – Sky’s success simply down to masterclass in strategy (The Times)

Froome survives test as Geschke wins on Pra Loup – Team Sky hit back at doping claims by releasing Chris Froome power data (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Y Nairo no ha podido con Froome – Nairo atacó tarde y no le descontó tiempo a Froome – ‘Está difícil conseguirlo si ataco muy cerca del final’: Nairo – ‘Quintana se siente fuerte y va a intentarlo’: Chris Froome – ‘De momento estamos ahí, pero Froome está muy fuerte’: Valverde – ‘Se me ha ido la rueda y me he caído’: Alberto Contador – Tejay Van Garderen abandonó el Tour de Francia por problemas físicos – Llega la primera de tres etapas decisivas para Nairo y Froome – Por acusaciones, Sky compartió datos con autoridades antidopaje – Quintana y Valverde defienden a Froome por acusaciones de dopaje – Nairo Quintana mandó un saludo a los colombianos (El Tiempo)

Rigoberto Urán fue tercero en la etapa 17 del Tour de Francia – Van Garderen, tercero de la general, abandona la competencia – Los Alpes son de los colombianos (El Espectador)

Francia

Pinot: «Une descente catastrophique» – Geschke en solitaire, Froome en contrôle – Contador: touché, coulé? – Van Garderen abandonne – Bardet: «J’ai fini au courage» – Geschke: «J’ai fait “all in”» – Froome a contenu la meute – Froome: «Je suis resté cool»(L’Equipe)

Germania: Simon Geschke

Berliner Simon Geschke landet Überraschungscoup in Pra Loup – Christopher Froome geht in die Offensive (Berliner Zeitung)

Geschke triumphiert – fünfter deutscher Sieg bei der Tour (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Tinkoff intervistato dalla Rai ha detto che Contador è qui per vincere e che il podio non conta.
Ha ragione, Contador ha vinto Giri Tour e Vuelte quindi il podio per lui non conta. Deve provare a vincere. Anche se non sembra avere la condizione di Froome e Quintana, Alberto è uno che attacca da lontano inventando anche azioni strane quindi speriamo di vedere attacchi sia da Quintana che da Contador ma anche da Nibali che potrebbe attaccare sul Col d’Allos ed avvantaggiarsi nella difficile discesa per presentarsi ai piedi dell’ultima salita con un buon vantaggio

Salitepuntocià: altimetricamente tappa di mezza montagna, pendenze dolci

Garda Bike: ah beh se questa altimetricamente è una tappa di mezza montagna quelle sui Vosgi o sul Massiccio Centrale sono di pianura!

DOPO LA TAPPA

Howling Wolf14: Nei grandi giri, al TdF in particolare, ormai la selezione si fa per sfinimento. Quasi in ogni tappa (impegnativa) salta qualche pesce grosso. Oggi débacle di Van Garderen, mazza crisi di Mollema, calo di Gesink e Thomas. Facile che domani salti ancora qualcuno.
Nibali ha recuperato un solo posto, ma ha ormai Thomas e Gesink a portata di mano. Presto potrebbe essere 5°. Poi si spera, magari, che anche Contador e Valverde soffrano un calo.
Il nostro Vincenzo è corridore intelligente. Ha capito che chi lo spinge a fare stolti attacchi in discesa è un incompetente, concentrato solo su un presunto spettacolo che invece è nulla rispetto allo spettacolo che danno le prestazioni in salita. E’ da tempo che Nibali non rischia più in discesa. Ha capito che non ne vale la pena. Che raggranella solo briciole. E il rischio che corre (correva) è proporzionalmente troppo elevato per i frutti che dà. Scendendo dall’Allos è stato prudente. Tanto che addirittura a fine discesa il vantaggio che aveva guadagnato in salita su Gesink, Thomas e Co. s’era quasi azzerato. Mi ha fatto piacere vedere un Nibali più maturo, più riflessivo, più pragmatico. Stupenda l’impresa di Geschke. Per uno che scalatore non è vincere un tappone alpino è un vero exploit.

Nebe1980: Nibali come pensavo ha accelerato sul Col d’Allos per due motivi, intanto per distanziare uomini davanti a lui in generale due per cercare di vedere che succedeva in discesa. lo ha detto proprio Vincenzo dopo l’arrivo che ha tentato di forzare senza esagerare per vedere come rispondevano gli altri, visto che non perdevano un metro ha preferito non forzare ancora di più perchè avrebbe guadagnato poco e per recuperare un po’ in vista di probabili attacchi nell’ultima salita che poi in realtà si sono ridotti allo scattino ai 500 metri dall’arrivo.
Quintana sembra accontentarsi del secondo posto e questo èm triste. Certamente se coglierà Froome in difficoltà attaccherà a fondo il problema è che per metterlo in difficoltà non lo si può portare in carrozza come oggi. Quando nel 2013 Froome andò in difficoltà fu dopo che Quintana aveva fatto il diavolo a quattro scattando ma poi continuando nell’azione. In questo Tour Quintana ha sempre fatto 200 metri di scatto e poi si è rialzato invece bisogna continuare nell’azione e poi magari raggiunto lui dovrebbe ripartire a tutta Valverde per costringere Froome a rispondere fino allo sfinimento, magari anche con Nibali che potrebbe avere interesse a staccare Thomas per risalire la generale. In più se Valverde per aiutare Nairo ad mettere in difficoltà Froome dovesse poi andare in difficioltà Nibali potrebbe addirittura tentare il podio anche se mi sembra difficile.
Il problema è che se la Movistar non si decide su chi deve sacrificarsi per l’altro per tentare il colpaccio possono arrivare solo dietro e l’impressione è che accadrà così salvo crisi vere di Froome.

Garda Bike: Non fosse stato per Valverde (sempre più indecifrabile), l’attacco di Contador a 75 km dall’arrivo sarebbe stato d’ altri tempi. A me Alberto piace un sacco come atleta e come persona: ha fantasia, è intelligente e non ha paura, come deve essere un grande campione, e lo è. Purtroppo c’è troppo tatticismo e si aspettano ormai solo gli ultimi tre chilometri per fare selezione, cosa sbagliatissima per lo spettacolo, e Contador è “diverso” perché ci prova anche quando manca ancora tanto all’arrivo (si vedano gli arrivi a Fuente De alla Vuelta di qualche anno fa e a Guardiagrele alla Tirreno Adriatico 2014).

Salitepuntocià: Valverde assurdo. Condotta senza senso, da gregario di Froome. Ribadisco che altimetricamente è una tappetta di montagna quella di ieri, per le pendenze dolci. Chissenefrega del dislivello, non l’ho manco calcolato. Son andati a tutta eppure non è successo nulla fra i migliori, è la caduta che ha staccato contador, è la dissenteria virale che ha fermato Van Garderen. E’ in giro anche qui l’ho avuta l’altro ieri e per chi va in bici e lotta per il tour, ma anche chi è ultimo, è impossibile stare in sella… non è che la si fa una volta e tutto passa…

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Das Lied der Deutschen (Inno nazionale tedesco)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: GAP – SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE (186,5 Km)

Il vecchio e il nuovo vanno a braccetto nella terza frazione alpina. Dopo una fase iniziale saltabeccante, con 5 GPM di bassa categoria collocati nei primi 85 Km (fase ideale per rendere la corsa dura fin dall’inizio, che proporrà i 6,3 Km al 7% del Col Bayard subito dopo il “via”), la tappa entrerà nel vivo a 125 Km dal traguardo quando il gruppo attaccherà il glorioso Col du Glandon, che è tra i valichi storici del Tour nonostante un curriculum non nutritissimo di passaggi (13 scalate dal 1947 al 2013) e che sarà affrontanto da quello che, solo in apparenza, è il più facile dei due versanti possibili. La pendenza media del 5,1% è, infatti, notevolmente mitigata da due lunghe contropendenze che spezzano i 21,7 Km dell’ascesa, la terza per lunghezza tra le salite di questa edizione (i record sono i 29 Km della Croix de Fer della tappa dell’Alpe d’Huez): di salita reale ce ne sono tre tratti, il primo di circa 6 Km all’8%, il secondo di 9 Km al 7% (contentente quasi 1 Km al 11%) e gli ultimi 3 Km pure al 7%. Scesi nella Maurienne arriverà l’appuntamento con la novità, una succulenta novità: i Lacets de Montvernier. Come la tappa di Pra Loup testata al recente Delfinato (era la tappa di Valfréjus, risultata decisiva per la vittoria finale di Froome), si tratta di una salita breve – si brucia tutto nel giro di 3400 metri – ma molto spettacolare e appetitosa per la pendenza media (8,2%) e, soprattutto, per la tortuosità della strada che concentra 17 tornanti in 2000 metri, una media di 8,5 al chilometro. Generalmente i tornanti consentono di respirare e rendono meno asfissiante una salita, ma in questo contesto – tenendo conto anche della sede stradale ristretta – rischiano di sortire l’effetto opposto, quasi di “strangolamento”. Quasi certamente ci sarà gran bagarre nel gruppo del migliori per imboccare in testa la strada dei “lacets” e questo a sua volta provocherà una seconda scremata, dopo quella del Glandon e subito prima di quella che, inevitabilmente, provocherà anche il successivo, tortuoso tratto. Chi si stacca difficilmente riuscirà a rientrare, considerato che il traguardo non sarà molto distante, esattamente 10 Km più avanti.

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciottesima tappa, Gap – Saint-Jean de Maurienne

Gap: cielo coperto, 27.5°C, vento debole da NW (9 Km/h), umidità al 47%
Rioupéroux – sprint (107.5 Km): nuvole sparse, 27.6°C (percepiti 26°C), vento moderato da N (12-17 Km/h), umidità al 74%
Saint-Jean-de-Maurienne : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 23.3°C (percepiti 22°C), vento debole da N (8-11 Km/h), umidità al 65%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Mancano meno di 2 Km alla conclusione” (in quel momento la corsa era a 67 Km dal traguardo)
Fabretti: “Pronto per ogni vostro curiosità”
Martinello: “Tejay Talansky” (Tejay Van Garderen – Andrew Talansky)
Martinello: “In tempo riale”
De Stefano: “Eddy Merckx, 525 in carriera” (vittorie)
Televideo: “Dopo il riposo da Dignes a Pra Loup” (non è stata proprio un riposo questa tappa)
Televideo: “Thibaud Pinot” (Thibaut)
Televideo: “Nicolas Castroviejo” (si chiama Jonathan, Nicolas è il secondo cognome)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 18a tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup

1° Louis Meintjes
2° Ian Stannard a 7′15″
3° Pieter Weening s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Stephen Cummings s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 17° a 7′15″

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Michael Matthews a 13′19″
4° Bryan Nauleau a 13′33″
5° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 21′00″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

9 LUGLIO 1965 – 17a TAPPA: BRIANÇON – AIX-LES-BAINS

TOUR: TRA GIMONDI E POULIDOR DISTACCO IMMUTATO – LO SPAGNOLO JIMENEZ PRIMO A AIX-LES-BAINS
Continua la splendida incertezza nella corsa ciclistica francese – Dopo una serie di vani attacchi della Maglia gialla al rivale – La “cronometro in salita” risulterà oggi decisiva?

10 LUGLIO 1965 – 18a TAPPA: AIX-LES-BAINS – LE REVARD (cronometro individuale)

CLAMOROSO TRIONFO DI GIMONDI AL TOUR NELLA DURA TAPPA A CRONOMETRO IN SALITA – APPASSIONANTE DUELLO SCANDITO DAI SECONDI
I francesi lo hanno salutato con l’entusiasmo con cui applaudivano Coppi – Poulidor distaccato di 23″ – Il vantaggio della Maglia gialla sale a 1’12 – Motta 3° in classifica – Lungo i km 26,900 della Aix-les-Bains – Mont Le Revard
Poulidor, in svantaggio all’inizio, recupera e passa in testa a metà percorso – Con un rabbioso finale l’italiano ritorna a distanziare il rivale e vince – «Si è guastato il rapporto adatto proprio ai piedi della rampa finale» – Questo il rimpianto del vincitore – Senza l’incidente il successo di Gimondi sarebbe stato ancor più netto – I fiori della vittoria inviati dalla Maglia gialla alla madre – Le quattro tappe ancora da percorrere

ARCHIVIO ALMANACCO

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Panoramica della stazione di villeggiatura di Pra Loup (www.booking.com)

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