PAVE’, MOLTO RUMORE PER NULLA

luglio 7, 2015
Categoria: News

Si risolve in un nulla di fatto la temutissima frazione del pavé, che vede i quattro favoriti tagliare il traguardo insieme. Nibali prova a più riprese a fare selezione, venendo assistito però poco e male dalla Astana. Rinunciatari anche gli specialisti delle pietre. Altra prova di forza da parte di Chris Froome. Il successo di tappa va a Tony Martin, che se ne va a 3 km dal traguardo e sfila al britannico la maglia gialla.

Pensare che la chiacchierata tappa del pavé potesse riprodurre i danni dello scorso anno, quando, con l’aiuto del maltempo, Nibali inflisse minuti ai diretti avversari, è sempre parso un eccesso di ottimismo; che al traguardo potessero giungere 35 corridori insieme, con i quattro favoriti tutti assieme e senza particolari patemi, però, era uno scenario altrettanto difficile da pronosticare. Eppure così è stato: (de)merito di un atteggiamento sorprendentemente rinunciatario da parte degli specialisti delle pietre, inclusi coloro che non erano eccessivamente vincolati da obblighi di fedeltà ai capitani, con il solo Nibali a provare insistentemente a far selezione.
Il siciliano, pur strepitoso sullo stesso terreno lo scorso anno, non è però uomo in grado di spaccare da solo il gruppo sulle pietre, e la Astana, che nella passata edizione era stata fondamentale nel proteggere e lanciare l’allora maglia gialla, si è mossa questa volta in maniera incerta e caotica.
Come dodici mesi fa, i kazaki hanno iniziato la giornata spedendo in avanscoperta Lieuwe Westra, che, insieme a Thomas de Gendt, Perrig Quéméneur e Frédéric Brun, ha toccato un vantaggio massimo di nove minuti. Il margine, già più che dimezzato dal plotone, si è ristretto ad un minuto appena dopo la lunghissima volata inscenata da Team Sky e Astana per approcciare davanti, poco prima di metà percorso, il primo tratto in pavé, che ha prodotto quale effetto collaterale anche un piccolo ventaglio. Passato il primo snodo chiave di giornata, il divario è tornato a dilatarsi, ma senza mai tornare ad assumere proporzioni che autorizzassero i battistrada ad alimentare speranze di gloria.
Anche il secondo settore è filato via liscio, denotando però – attraverso un’andatura assai più sostenuta – il nervosismo che già serpeggiava in gruppo. È stato così nel terzo tratto che, per la prima ed unica volta, si è avuta la sensazione che la corsa potesse esplodere: Lars Boom, vincitore della frazione analoga della scorsa edizione, ha accelerato violentemente con Nibali nella sua scia, e quando Stybar e Vanmarcke, distanziando di qualche metro il resto del gruppo, si sono accodati, un’azione dall’enorme potenziale è parsa sul punto di decollare.
Incomprensibilmente, però, l’olandese non ha insistito più di qualche centinaio di metri, chiedendo un cambio che è arrivato di fatto soltanto dal capitano che avrebbe dovuto tenere al riparo. Il tentativo si è così arenato, e invano, nei tratti successivi, si sono attese iniziative di analoga portata.
Al di là di un timido allungo di Vanmarcke, il solo Nibali ha provato ancora a due riprese l’affondo, a 25 e a 14 km dal traguardo, senza però disporre della cilindrata necessaria a fare il vuoto. Soltanto a poche centinaia di metri dall’uscita dell’ultimo settore Stybar ha prodotto un attacco degno di tale nome, riuscendo, nei pochi scampoli di pietre ancora a disposizione, a far sganciare un drappello di otto unità, comprendente anche Nibali, Froome, Thomas, Van Garderen, Van Avermaet, Degenkolb e Valverde. Contador e Quintana erano invece 10’’ più indietro, in un folto gruppo pilotato da Sagan. Geraint Thomas ha provato ad insistere, Froome ha addirittura agito in prima persona per dare continuità all’azione, ma – al di là di un paio di timidi cambi di Van Avermaet e Nibali – nessuno ha avuto il coraggio di spendersi per collaborare, sancendo di fatto il naufragio dell’offensiva.
Preso atto del nulla di fatto ormai delineatosi, i 35 corridori che ancora componevano il gruppo hanno pedalato a ritmi blandi fino a 3 km dalla conclusione, quando è stato Tony Martin a suonare la sveglia con un allungo che ha avuto subito un sapore definitivo. Cofidis e Giant, pur presenti in forze per pilotare Bouhanni e Degenkolb nella miglior posizione possibile, si sono organizzate male e tardivamente, concedendo al tedesco quel centinaio di metri che mai si può pensare di ad una tale locomotiva in così poco tempo.
Superando un ultimo tratto in porfido e gli ultimi 500 metri in leggera salita, Panzerwagen è andato così a cogliere la quinta vittoria di tappa in carriera al Tour, la seconda in linea, sufficiente di per sé, grazie ai 10’’ di abbuono, a garantirgli la maglia gialla. Aggiungendo alla dote anche i 3’’ guadagnati in strada, il 30enne di Cottbus si ritrova così un bottino di 12’’ nei confronti di Froome, che crediamo si addormenterà comunque più che soddisfatto, e potrebbe non essere così rattristato dalla prospettiva di non sobbarcarsi gli oneri spettanti alla maglia gialla per qualche giorno.
La volata dei battuti è andata a John Degenkolb, mentre gli sforzi profusi per la causa di Contador non hanno impedito a Sagan di piazzarsi terzo, portandosi a 6 lunghezze da Greipel nella classifica a punti. Da segnalare il 7° posto di Jacopo Guarnieri, migliore degli italiani.
La prima tranche di tappe fitte di insidie, cominciata con la ventosa frazione di domenica e proseguita ieri con il traguardo sul Mur de Huy, va dunque in archivio con un Froome che si candida al ruolo di favorito, mentre Nibali – il principale indiziato a trarre vantaggio dai trabocchetti dei primi giorni – è senz’altro il più deluso dei fantastici quattro. Peggio ancora – se la cosa può consolare in qualche modo – è andata al più temuto tra gli outsider, Thibaut Pinot, che ai tre minuti accumulati nelle prime due frazioni in linea ne ha aggiunti altrettanti, frutto di guai meccanici prima che delle pur evidenti difficoltà sul pavé. Per lui sì che la Grande Boucle, cominciata covando ambizioni di vittoria o di podio, può dirsi – almeno per quanto riguarda la classifica generale – quasi conclusa.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step 5:28:58
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 0:00:03
3 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
4 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
5 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka
6 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
8 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
9 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step
10 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
11 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
12 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step
13 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
14 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
15 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
16 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
17 Christopher Froome (GBr) Team Sky
18 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
19 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
20 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
22 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
23 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
24 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
25 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
26 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale
27 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
28 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
29 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
30 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
31 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
32 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
33 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
34 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
35 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
36 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar 0:00:18
37 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:43
38 Rui Costa (Por) Lampre-Merida 0:00:51
39 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
40 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
41 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
42 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
43 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
44 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18 0:00:57
45 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:01:55
46 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
47 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step
48 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo 0:02:21
49 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
50 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits

CLASSIFICA GENERALE
1 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step 12:40:26
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:12
3 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:25
4 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:00:38
5 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:00:39
6 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:40
7 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:46
8 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:48
9 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:01:15
10 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 0:01:16
11 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:01:19
12 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:01:44
13 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:50
14 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:51
15 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:02:03
16 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
17 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:02:08
18 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:02:12
19 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:19
20 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:51
21 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:06
22 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:03:36
23 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:04:01
24 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:04:07
25 Rui Costa (Por) Lampre-Merida 0:04:10
26 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:04:40
27 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18 0:04:46
28 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:58
29 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:06:03
30 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:06:30
31 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
32 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 0:07:01
33 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 0:07:39
34 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:07:41
35 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:07:52
36 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:08:04
37 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:08:07
38 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:08:08
39 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:08:31
40 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:09:07
41 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:09:08
42 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:09:25
43 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:09:35
44 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:09:38
45 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:09:47
46 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:09:49
47 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:09:53
48 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:10:13
49 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:10:14
50 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:10:17

Tony Martin taglia vittorioso il traguardo di Cambrai (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Tony Martin taglia vittorioso il traguardo di Cambrai (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Commenta la notizia