LA GARMIN FA IL DOUBLE E MILLAR FA FESTA

aprile 1, 2010
Categoria: News

Tyler Farrar e David Millar. Poi David Millar. Due nomi, uno ripetuto due volte per una somma che fa tre, come le vittorie ottenute quest’oggi in Belgio dalla Garmin-Transitions. Il velocista americano fa sua la semitappa del mattino in volata battendo Wagner e Van Kummel, ma l’appuntamento clou era per la crono del pomeriggio. Tutti davano per favorito il britannico che non ha deluso le attese, è volato nei 14,7km della prova contro il tempo e ha nettamente scalzato, ahinoi, Luca Paolini dalla testa della classifica. Fallisce miseramente il colpaccio, invece, Andry Grivko, che chiude addirittura ottavo la crono e secondo nella generale.

Foto copertina: il podio della 34a edizione della Tre Giorni di La Panne (www.rtlinfo.be)

In questi giorni siamo più abituati a vedere la Garmin (anzi la Transitions, per la precisione) durante le pubblicità che nelle telecronache ciclistiche. C’è Farrar che esce dal cortile di casa sua e pedala per la città finalmente libero e felice di avere due lenti a contatto che gli consentono di fare tutto ciò che desidera.
Ci sta, quindi, che queste lenti a contatto siano state prodigiose in Belgio visto che quello di oggi non è stato certo un pesce d’Aprile per la squadra americana che in colpo solo ottiene tre vittorie: due parziali con le due semitappe conquistate da Farrar e Millar, con l’inglese che va a prendersi anche la classifica generale dell’edizione 2010 della Tre Giorni di La Panne, andando a scrivere il suo nome sull’albo d’oro dopo il successo di dodici mesi fa del belga della Liquigas Willems.
Millar torna al successo a distanza di cinque giorni dalla crono di Porto Vecchio del Criterium Internazionale, ma il successo di quest’oggi vale doppio perché può portarsi a casa la maglia bianca di leader e soprattutto gli consente di sparare alto:
“Mi sento molto bene, a questo punto spero di avere questa condizione anche domenica al Fiandre, visto che vorrei provare a vincere”. Quindi, un pretendente in più sulla strada di Tom Boonen che, dopo essersi visto sfuggire la Milano-Sanremo, non vuole concedersi ulteriori disattenzioni.
La crono di oggi, comunque, è stata bella e combattuta con, nella prima parte, il giovane belga Dominique Cornu (Skil-Shimano) a lungo in testa alla generale, prima dei botti finali con un altro uomo Garmin, vale a dire Svein Tuft che ha riproposto il duello che lo vide protagonista a Varese 2008 nella prova a cronometro contro Bert Grabsch (HTC-Columbia). Questa volta, però, l’ordine d’arrivo del mondiale si è invertita con Tuft che riesce a battere il tedesco di sei secondi.
Quando, però, arriva il turno di Millar si capisce subito che non ce ne sarà per nessuno, eccezion fatta per Lieuwe Westra (Vacansoleil) che rimane sempre in scia dell’inglese. Alla fine, a dimostrazione della loro prova di forza, saranno gli unici che in 14,7 km riescono a scendere sotto il muro dei diciannove minuti, rispettivamente con 18’44” e 18’48”.
Va male, ma si sapeva fin dalla vigilia, il leader provvisorio Luca Paolini che non era certo favorito per difendere il primato e, a dimostrazione delle sue scarse abilità contro il tempo, riesce a prendere in poco meno di quindici chilometri qualcosa come 1’14”, un distacco che gli consente di rimanere sul gradino più basso del podio con 1’07” di ritardo da Millar. Nel mezzo c’è lo sconfitto di giornata, vale a dire l’ucraino Grivko che non riesce a sfruttare al meglio le sue discrete, ma non equiparabili a quelle di Millar, doti a cronometro e chiude addirittura ottavo a 47” dal capitano della Garmin-Transitions, mentre nella generale finisce dietro di 35”, in quanto partiva con dodici secondi di vantaggio sullo stesso Millar dopo la fuga, quasi vincente, del giorno prima.
Per il resto della classifica generale, buon quarto posto del belga Amorison che tiene in alto una piccola squadra come la Landbouwkredit (a 1’25”) e dal quinto posto in giù si inizia ad andare su ritardi più pesanti con la coppia della Vacansoleil Westra-Mouris che accusano 2’15” e 2’26”, settimo è Roulston (HTC) a 2’44”, ottavo il vincitore della seconda tappa Turgot a 2’45”, poi Trusov (Katusha) a 2’58” e chiude la top ten l’azzurro Manuel Quinziato con 2’59”. Tutto questo lavoro speriamo che gli possa tornare utile per il Fiandre di domenica.
Nella prima semitappa del mattino, di soli 112km, è arrivato finalmente il successo anche per Tyler Farrar, ancora a secco in questo 2010, nonostante, a differenza per esempio di Cavendish, avesse già fatto vedere qualcosa di interessante alla Tirreno-Adriatico. In una giornata ancora polare, ma se non altro con un bel po’ di sole, il velocista della Garmin ha regolato la coppia della Skil-Shimano formata dal tedesco Wagner e dall’olandese Van Hummel, con McEwen e Luca Paolini, fino a quel momento leader della corsa, sesto e primo degli italiani con il tricolore che chiude la top-10 con Manuel Belletti (Colnago-CSF).
Una tappa movimentata dalla fuga dell’esperto Nico Eeckhout (An Post) assieme a Capelle (Willems), Saramontis (HTC-Columbia), Intxausti (Euskaltel-Euskadi), Traksel (Vacansoleil) e Lodewyck (Topsport Vlaanderen).
I sei fuggitivi, però, sono sempre rimasti ad una distanza minima dal gruppo, guidato dagli uomini Garmin per Farrar unitamente alla squadra del leader Luca Paolini, l’Acqua&Sapone, per cercare uno sprint che potesse dare qualche piccolo secondo di abbuono in più al comasco. Il vantaggio massimo, infatti, è stato di 45” e gli ultimi a mollare, più o meno ai quindici dalla fine, sono stati Eeckhout e Capelle che hanno tentato una disperata rasoiata per cercare di arrivare di nuovo a Korkrijk in solitaria, ma senza riuscirci.
Così è stato sprint con l’accoppiata Skil-Shimano che, complice anche la volata molto lunga, per un po’ ci ha sperato, ma ai cinquanta metri dalla linea d’arrivo è saltato davanti Farrar che si è andato a prendere una vittoria, tuttosommato, abbastanza comoda.

Saverio Melegari

La volata del mattino, vinta da Tyler Farrar (ispaphoto.com)

La volata del mattino, vinta da Tyler Farrar (ispaphoto.com)

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