ANCORA BBOX, MA RIDE ANCHE PAOLINI
marzo 31, 2010
Categoria: News
In una giornata da tregenda più che da primavera, continua a macinare successi la Bbox Bouygues che dopo essersi aggiudicata la prima tappa con Chainel, vince con Sebastien Turgot, al primo successo in Europa da tre anni a questa parte. Lo sconfitto di giornata, però, è proprio l’ex leader della classifica generale che, complice la pioggia ma soprattutto il fortissimo vento, finisce vittima di ventagli ed arriva al traguardo con quasi sette minuti di ritardo. Così, in testa alla generale passa un pur sempre attento Luca Paolini che non avrà problemi a difendersi nella prima semitappa di domani ma nella crono del pomeriggio sarà un’impresa per lui rimanere in testa.
Foto copertina: Pinotti saluta i suoi tifosi dal podio premiazione (foto Bettini)
Tutti pensavano che dopo la prima tappa della Tre Giorni di La Panne, la più difficile storicamente con i dodici muri in una sorta di piccolo “Giro delle Fiandre”, con fughe, cadute e quant’altro, oggi si andasse in carrozza per preparare una comoda volata fra i più forti velocisti, a dire la verità ben pochi, del gruppo.
Ed, invece, si erano fatti i costi senza l’oste ed in questo caso non c’è di mezzo un gioco di parole per ricordare l’appuntamento dell’amico Leif Hoste di domenica, ma perché si sa che le condizioni atmosferiche, soprattutto in Belgio, possono risultare più determinanti di qualsiasi muro o tratto di pavè.
Ed allora ecco che la seconda tappa, 214km da Zottegem a Sint Idesbald, viene funestata da tanta acqua e ancora più vento che, soprattutto nel finale vicino alla costa, crea numerosi ventagli con il gruppo che si sparpaglia in mille pezzi e la selezione è servita. Tanto che davanti arrivano in quattro che vanno a contendersi la vittoria che sorride, per il secondo giorno consecutivo, ad un corridore della francese Bbox Bouygues, vale a dire Turgot, che supera un Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) che faceva le prove del Fiandre ed un Andry Grviko che si è spremuto più per aumentare il proprio vantaggio su Millar piuttosto che per vincere la tappa.
Che sarà una giornata difficile lo si capisce dalla mossa degli organizzatori che accorciano la frazione da 214 a 188 chilometri, togliendo un giro del circuito finale. Come da copione, se ne va la fuga da lontano, precisamente dopo 27 chilometri, e fra questi ci sono poi anche i quattro che arriveranno fino alla fine con i tre già citati più Mouris della Vacansoleil. Il vantaggio del gruppetto supera anche i dieci minuti intorno al 100° chilometro di gara ma, poi, il vento diventa uno spauracchio per tutti e così la corsa si rianima.
Il finale è spettacolare con lo stesso Turgot che viaggia tutto il giorno di conserva in quanto è sì in testa, ma non può collaborare alla fuga in quanto compagno di squadra del leader della corsa Chainel. E, proprio questo aspetto, sarà quello che deciderà tutto sul rettilineo d’arrivo, visto che Gilbert si è dannato maggiormente l’anima per tenere viva la fuga e, nonostante sulla carta fosse decisamente più veloce del francese, alla fine si è dovuto arrendere. Turgot che non è sempre stato a ruota, soprattutto dopo che gli è stato comunicato che il suo compagno di squadra in maglia bianca è finito vittima di un ventaglio e sta andando alla deriva. Ma un altro che ci ha dato dentro è stato anche l’ucraino dell’astana Andry Grivko che voleva vedere di recuperare un po’ di terreno perduto nella prima tappa. E così ha tralasciato le sue chance di successo odierno per pensare alla classifica generale. Dietro, nel frattempo, c’era un David Millar che pensava esclusivamente a rimanere francobollato a Luca Paolini che, con il grave ritardo di Chainel, diventava il leader della corsa. I timori, però, arrivavano da davanti con Grivko che continuava ad avere un vantaggio consistente e nel finale lo stesso capitano dell’Acqua&Sapone dava maggiormente gas per tenere il ritmo giusto. Ed è riuscito a fare talmente bene i conti che i due adesso si trovano appaiati in testa alla generale con lo stesso tempo, visto che sul traguardo Paolini è arrivato con 41” di svantaggio, chiudendo al 7° posto. Fra gli altri azzurri, bene Lorenzetto 9° e Quinziato 11° a 44”, lo stesso distacco accusato da David Millar che adesso in classifica è quarto staccato di 12”.
Domani giornata da dividere in due con la prima semitappa di 112km che potrebbe tornare utile a Paolini per prendersi qualche abbuono o, magari, anche per vincerla ma appare dura la lotta. Nel pomeriggio, poi, la crono finale di 14.7km sempre nei dintorni di La Panne dove si deciderà davvero chi indosserà la maglia bianca. Ad oggi la sfida sembra a due fra Grivko (Astana) e Millar (Garmin), visto che entrambi sono ben quotati nelle corse contro il tempo, anche se l’inglese appare una spanna sopra all’avversario nonostante i dodici secondi da recuperare.
Saverio Melegari
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