TOUR 2014 VS TOUR 2015 – LE SQUADRE AL VIA

luglio 3, 2015
Categoria: Approfondimenti

Sarà più che mai un Tour de France stellare quello che prenderà il via da Utrecht e, rispetto ai big che prenderanno il via, si fa prima a dire chi invece non è presente e su tutti spicca il nome di Marcel Kittel insieme a quelli di Philippe Gilbert, Greg Van Avermaet e, in chiave classifica generale, di Fabio Aru e Mikel Landa, che comunque sarebbero stati al debutto nella Grande Boucle. Gli altri big, a partire da Alberto Contador, Chris Froome, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana – citando in rigoroso ordine alfabetico i nomi di coloro che si giocheranno il successo finale – ci sono tutti e di seguito analizziamo come di consueto il roster di ciascuna delle 22 formazioni in gara, confrontandolo con quello di un anno fa. Si potrà facilmente notare come il livello medio sia decisamente cresciuto

ASTANA 2014: Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Alessandro Vanotti, Lieuwe Westra
ASTANA 2015: Vincenzo Nibali, Lars Boom, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Rein Taaramäe, Lieuwe Westra

Così come nel 2014 il capitano unico sarà Nibali, con la differenza che allora era considerato il numero 3 dopo Contador e Froome mentre ora si presenta da campione uscente e, quantomeno, con pari chances rispetto allo spagnolo, al britannico e a Quintana; oltre ai riconfermati Fuglsang, Kangert e Scarponi, anche Taaramae potrà dare un apporto in montagna superiore a quello di Iglinskiy, così come Boom nella cronosquadre e nella tappa del pavè in particolare potrà dare un apporto ben più consistente rispetto a Vanotti. Dunque, la formazione attuale è superiore

AG2R 2014: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Mikael Cherel, Samuel Dumoulin, Ben Gastauer, Blel Kadri, Sébastien Minard, Matteo Montaguti, Christophe Riblon
AG2R 2015: Jean-Christophe Péraud, Jan Bakelants, Romain Bardet, Mikael Cherel, Ben Gastauer, Damien Gaudin, Christophe Riblon, Johan Vansummeren, Alexis Vuillermoz

Saranno ancora una volta Péraud e Bardet i due leader per quanto riguarda la classifica generale, ma stavolta su entrambi le aspettative sono cresciute anche se l’ex biker è apparso in ritardo di condizione nelle ultime uscite. Per il resto Vuillermoz e Bakelants sono sulla carta superiori a Kadri e Montaguti in montagna così come non vi era nella formazione di un anno fa un uomo da pavè come Vansummeren; da verificare se Riblon tornerà ai livelli del 2013 e se Gastauer confermerà quanto di buono fatto un anno fa. mentre manca nella compagine attuale un velocista in grado di raccogliere piazzamenti come era Dumoulin. Ciò non toglie che il roster del 2015 si lasci nettamente preferire

FDJ 2014: Arnaud Démare, William Bonnet, Mickaël Delage, Arnold Jeannesson, Matthieu Ladagnous, Cédric Pineau, Thibaut Pinot, Jérémy Roy, Arthur Vichot
FDJ 2015: Thibaut Pinot, William Bonnet, Sébastien Chavanel, Arnaud Démare, Alexandre Geniez, Matthieu Ladagnous, Steve Morabito, Jérémy Roy, Benoit Vaugrenard

Così come un anno fa la formazone transalpina è incentrata su Démare per le volate e su Pinot, che si cimenterà nella difficile impresa di tentare di salire nuovamente sul podio e in montagna, oltre a Geniez che può essere messo sullo stesso piano di Jeannesson, avrà al fianco anche Morabito. Dal momento che i supporting cast per le volate di Démare all’incirca si equivalgono è la presenza dello svizzero che fa sì che la formazione attuale abbia qualcosina in più

TEAM SKY 2014: Christopher Froome, Bernhard Eisel, Vasil Kiryienka, David Lopez, Mikel Nieve, Danny Pate, Richie Porte, Geraint Thomas, Xabier Zandio
TEAM SKY 2015: Christopher Froome, Peter Kennaugh, Leopold Koenig, Wout Poels, Richie Porte, Nicolas Roche, Luke Rowe, Ian Stannard, Geraint Thomas

Per il terzo anno di fila Froome, reduce dal vittorioso Delfinato, sarà il leader unico di quella che con Koenig, Poels, Roche e Kennaugh, oltre ai riconfermati Porte e Thomas (che, peraltro dovrebbero andare più forte di un anno fa, al di là di un Giro da dimenticare per l’australiano), è una vera e propria corazzata in montagna. Tutto sommato, anche nelle frazioni meno impegnative Rowe e soprattutto Stannard sono in grado di non far rimpiangere Pate e Kiriyenka: pertanto è netta la superiorità del roster del 2015

TINKOFF-SAXO 2014: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Rafal Majka, Michael Mørkøv, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto
TINKOFF-SAXO 2015: Alberto Contador, Ivan Basso, Daniele Bennati, Roman Kreuziger, Rafal Majka, Michael Rogers, Peter Sagan, Matteo Tosatto, Michael Valgren

Nel 2014 Contador si è presentato al Tour reduce da un Delfinato in cui era stato dominante, al di là del successo andato a Talansky, mentre ora è reduce da un Giro vinto senza mai dare un’impressione di strapotere e potrebbe, almeno in parte, pagare gli sforzi della corsa rosa. Invece, Kreuziger e Basso dovrebbero essere più competitivi che sulle strade italiane e pertanto in grado, quantomeno, di non far rimpiangere Roche ed Hernández e di supportare un Rogers che sembra meno forte di un anno fa; chiaramente a essere determinante in montagna sarà Majka, che arriva al Tour con aspettative molto maggiori che nel 2014, quando fu convocato all’ultimo momento. Ma è, soprattutto, la presenza di un atleta vincente come Sagan che fa sì che la preferenza vada con buon margine alla formazione attuale

MOVISTAR 2014: Alejandro Valverde, Imanol Erviti, John Gadret, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Giovanni Visconti
MOVISTAR 2015: Nairo Quintana, Winner Anacona, Jonathan Castroviejo, Alex Dowsett, Imanol Erviti, José Herrada, Gorka Izagirre, Adriano Malori, Alejandro Valverde

Un anno fa Valverde era il leader della compagine iberica per la classifica generale mentre adesso, malgrado una primavera da incorniciare e il recente successo ai campionati nazionali, è il numero due dietro a Quintana. Per il resto sulla carta la formazione attuale ha qualcosa in più in pianura e nella cronosquadre grazie a Malori, Dowsett e Castroviejo e qualcosa in meno in volata, dove non c’è un corridore in grado di piazzarsi come era Rojas, e in montagna dove José Herrada e Gorka Izagirre non valgono i rispettivi fratelli e Anacona è sulla carta alla pari con Gadret. Tuttavia la presenza di Quintana è evidentemente decisiva per far sì che il roster attuale si faccia preferire

BMC 2014: Tejay Van Garderen, John Darwin Atapuma, Marcus Burghardt, Amaël Moinard, Daniel Oss, Michael Schar, Peter Stetina, Greg Van Avermaet, Peter Velits
BMC 2015: Tejay Van Garderen, Damiano Caruso, Rohan Dennis, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Samuel Sánchez, Michael Schar, Greg Van Avermaet, Danilo Wyss

Dopo il podio sfumato un anno fa a causa della crisi sul Port de Balés Van Garderen ci riprova, forte dell’ottima condizione mostrata al Delfinato, e avrà al suo fianco quando la strada sale Wyss, Sánchez e Damiano Caruso che sono come minimo alla pari dei vari Atapuma, Moinard, Stetina e Velits, senza dimenticare che Dennis quando è in condizione è in grado di dire la sua anche in montagna oltre che nelle prove contro il tempo. L’australiano e Quinziato saranno determinanti nella cronosquadre e nel complesso la formazione del 2015 ha decisamente qualcosa in più

LOTTO BELISOL 2014: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, Tony Gallopin, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg
LOTTO SOUDAL 2015: Tony Gallopin, Lars Ytting Bak, Thomas De Gendt, Jens Debusschere, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Marcel Sieberg, Tim Wellens

Ancora una volta la formazione belga punterà prima di tutto sulle volate di Greipel, che avrà al suo fianco un collaudato supporting cast con Debusschere al posto di Roelandts che non dovrebbe spostare gli equilibri. Sono, inoltre, cresciute rispetto a un anno fa le aspettative su Gallopin, specie nelle frazioni di media montagna, mentre per quanto riguarda la classifica generale Wellens da meno garanzie di quelle che dava Van Den Broeck e come ultimo uomo per la salita il De Gendt attuale ne offre molte meno di quelle che dava De Clercq. Pertanto è la formazione del 2014 ad avere qualcosina più

GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Roy Curvers, Koen De Kort, John Degenkolb, Dries Devenyns, Tom Dumoulin, Cheng Ji, Albert Timmer, Tom Veelers
GIANT-ALPECIN 2015: John Degenkolb, Warren Barguil, Roy Curvers, Koen De Kort, Tom Dumoulin, Simon Geschke, Georg Preidler, Ramon Sinkeldam, Albert Timmer

Dumoulin è reduce da un grande Giro di Svizzera e si candida prepotentemente ad aggiudicarsi la crono di Utrecht. Inoltre Barguil, e in misura minore Preidler e Geschke, possono provare a dire la loro in montagna a differenza di chi c’era nel 2014. Tuttavia l’assenza di un fuoriclasse delle volate come Kittel, anche considerando il fatto che Degenkolb non ha brillato nelle ultime uscite, è pesantissima e fa sì che la preferenza vada alla compagine di un anno fa

KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Vladimir Isaychev, Alexander Kristoff, Luca Paolini, Alexander Porsev, Egor Silin, Gatis Smukulis, Simon Spilak, Yuri Trofimov
KATUSHA 2015: Joaquim Rodríguez, Giampaolo Caruso, Jacopo Guarnieri, Marco Haller, Dmitry Kozontchuk, Alexander Kristoff, Alberto Losada, Tiago Machado, Luca Paolini

Saranno ancora una volta Rodríguez e Kristoff i due leader della formazione russa ma a essere diverse per entrambi rispetto al 2014 sono le aspettative, alla luce dell’impressionante serie di vittorie collezionata in stagione dal norvegese e dal fatto che il catalano ha preparato al meglio il Tour, a differenza di un anno fa quando è arrivato al Tour in ritardo di condizione dopo la caduta che l’ha costretto a ritirarsi dal Giro. Nelle tappe a loro congeniali i due avranno rispettivamente al fianco Guarnieri, che ha qualcosa in più di Porsev, e il terzetto Caruso-Machado-Losada, che a sua volta ha qualcosa in più di quello formato da Spilak Trofimov e Silin. Per tutte queste ragioni è netta la superiorità del roster del 2015

ORICA-GREENEDGE 2014: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Luke Durbridge, Mathew Hayman, Jens Keukeleire, Christian Meier, Svein Tuft, Simon Yates
ORICA-GREENEDGE 2015: Simon Gerrans, Michael Albasini, Luke Durbridge, Daryl Impey, Michael Matthews, Svein Tuft, Pieter Weening, Adam Yates, Simon Yates

Come di consueto la formazione australiana punterà, oltre che alla cronosquadre in cui come sempre dirà la sua, più alle tappe che alla classifica generale e lo farà sia nelle frazioni di media montagna con i riconfermati Albasini e Gerrans (anche se il secondo arriva in Francia con una condizione sulla carta inferiore rispetto a un anno fa), sia in quelle più impegnative con Simon Yates che ha un anno di esperienza in più e sarà questa volta affiancato anche da Adam, sia in quelle meno impegnative con un atleta vincente come Matthews, che nel 2014 non era al via. E’ soprattutto la sua presenza a decretare una certa superiorità per la formazione attuale

OMEGA-QUICKSTEP 2014: Mark Cavendish, Jan Bakelants, Michal Golas, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Alessandro Petacchi, Mark Renshaw, Niki Terpstra, Matteo Trentin
ETIXX-QUICKSTEP 2015: Michal Kwiatkowski, Mark Cavendish, Michal Golas, Tony Martin, Mark Renshaw, Zdenek Stybar, Matteo Trentin, Rigoberto Urán, Julien Vermote

Ancora una volta la formazione belga punterà sulle volate di Cavendish – che avrà come al solito in Renshaw l’ultimo uomo, anche se manca nel roster del 2015 un penultimo uomo al livello di Petacchi – su Tony Martin per la crono di Utrecht e non solo e su Kwiatkowski per le frazioni di media montagna, dal momento che il campione del mondo, a differenza di un anno fa quando ci si attendeva potesse entrare nella top ten, non sembra in grado di lottare per la classifica generale. Per la montagna ci sarà comunque Urán, anche se chiaramente si tratta di un’incognita considerando che è reduce da un Giro sfortunato, e per la tappa del pavè Stybar rimpiazzerà più che degnamente Terpstra, senza dimenticare Trentin che però ha avuto una stagione fin qui difficile e potrebbe non avere la stessa condizione del 2014. Per tutte queste ragioni possiamo stabilire un’approssimativa parità tra i due roster

EUROPCAR 2014: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gene, Alexandre Pichot, Perrig Quéméneur, Kévin Réza, Thomas Voeckler
EUROPCAR 2015: Pierre Rolland, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gene, Bryan Nauleau, Perrig Quéméneur, Romain Sicard, Angelo Tulik, Thomas Voeckler

Saranno due i leader della compagine transalpina, ovvero Rolland per la classifica generale e Coquard per le volate: su entrambi le aspettative sono maggiori dal momento che il primo ha preparato al meglio il Tour a differenza che nel 2014, in cui aveva disputato da protagonista il Giro, e il secondo si presenta al via non più come semisconosciuto ma come uno degli sprinter più quotati. Aggiungiamoci un uomo in più come Sicard che, insieme ai soliti Gautier e Voeckler (anche se l’alsaziano sembra in declino), punterà ai successi parziali nelle frazioni di media montagna. Per tutto questo la formazione del 2015 ha sicuramente qualcosa in più

BELKIN 2014: Bauke Mollema, Lars Boom, Stef Clement, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants
LOTTO-JUMBO 2015: Wilco Kelderman, Robert Gesink, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Paul Martens, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Jos Van Emden, Sep Vanmarcke

Ennesimo cambio di denominazione per la formazione erede della vecchia Rabobank che, rispetto a un anno, fa deve fare i conti con la defezione di un cacciatore di tappe come Boom, rimpiazzato da Martens che non è alla sua altezza, mentre per quanto riguarda la classifica generale saranno quattro e non più tre gli uomini in grado di puntare a una top ten: si tratta dei riconfermati Ten Dam e Kruijswijk – dal quale ci si attende molto alla luce di un Giro d’Italia corso da grande protagonista ma che potrebbe chiaramente pagare gli sforzi della corsa rosa – di Gesink e Kelderman, che debutta alla Grande Boucle prendono il posto del solo Mollema. In considerazione di questo possiamo stabilire un giudizio di parità tra le due compagini

TREK 2014: Frank Schleck, Matthew Busche, Fabian Cancellara, Markel Irizar, Gregory Rast, Andy Schleck, Danny Van Poppel, Jens Voigt, Haimar Zubeldia
TREK 2015: Bauke Mollema, Julián Arredondo, Fabian Cancellara, Stijn Devolder, Laurent Didier, Markel Irizar, Bob Jungels, Gregory Rast, Haimar Zubeldia

Rispetto a un anno fa viene riconfermato in chiave classifica generale il regolarista Zubeldia, mentre i fratelli Frank ed Andy Schleck, rispettivamente fuori per un problema al ginocchio il primo e ritirato dalle competizioni il secondo, vengono rimpiazzati da Mollema, che è in grado di garantire un rendimento analogo a quello dei due lussemburghesi, e da Arredondo, che più che a un buon piazzamento finale dovrebbe puntare ad aggiudicarsi una tappa di montagna ma che ha deluso nelle ultime uscite. Per il resto la principale carta per un successo parziale nella crono di Utrecht, e non solo, rimane Cancellara, mentre vengono meno il veterano Voigt e un velocista in grado di piazzarsi come Van Poppel, sostituiti da Devolder, che potrebbe dire la sua nella tappa del pavè, e soprattutto dall’astro nascente Jungels che, se si eccettua l’alta montagna, si è dimostrato competitivo su tutti i terreni. In virtù della presenza del giovane lussemburghese assegniamo una lievissima preferenza al roster attuale

LAMPRE-MERIDA 2014: Rui Costa, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Chris Horner, Sacha Modolo, Nelson Oliveira, Ariel Richeze, José Serpa, Rafael Valls
LAMPRE-MERIDA 2015: Rui Costa, Matteo Bono, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Nelson Oliveira, Rubén Plaza, Filippo Pozzato, José Serpa, Rafael Valls

Ancora una volta sarà Rui Costa l’uomo faro dell’unica formazione italiana al via. Nella sua caccia a un piazzamento nei primi 10 della generale non potrà più contare in montagna su un corridore del livello di Horner, che comunque arrivò al Tour in ritardo di preparazione per una caduta nei mesi precedenti, che verrà rimpiazzato da un ottimo cronoman come Plaza. Va detto, però, che in particolare Valls e Durasek sono cresciuti rispetto alla passata stagione. La compagine blu-fucsia è, invece, meno competitiva nelle volate dove accanto a Cimolai vi sarà il solo Pozzato, che proverà a farsi valere anche nella tappa del pavè, al posto di Modolo e Richeze. Per tutte queste ragioni i due roster all’incirca si equivalgono

GARMIN SHARP 2014: Andrew Talansky, Janier Alexis Acevedo, Jack Bauer, Alex Howes, Benjamin King, Sebastian Langeveld, Ramunas Navardauskas, Tom-Jelte Slagter, Johan Vansummeren
CANNONDALE-GARMIN 2015: Andrew Talansky, Jack Bauer, Nathan Haas, Ryder Hesjedal, Kristijan Koren, Sebastian Langeveld, Daniel Martin, Ramunas Navardauskas, Dylan Van Baarle

Così come al Giro mettiamo a confronto la Cannondale-Garmin attuale con la Garmin di un anno fa, perchè la maggior parte dei corridori ora in forza alla compagine di Vaughters provengono da lì. Se nel 2014 il solo Talansky era in grado di dire la sua in classifica generale quest’anno, sebbene vada aggiunto che lo statunitense ha dimostrato meno rispetto a dodici mesi fa, quando arrivò al Tour forte del successo al Giro del Delfinato, vi saranno anche Daniel Martin e un Hesjedal che è stato grandissimo protagonista al Giro e ha le caratteristiche per ripetersi anche in Francia. Non si può dire neppure che l’irlandese e il canadese prendono il posto di atleti in grado di lottare per dei successi parziali e, anzi, in tal senso ci si attende di più da Navardauskas, dopo il trionfo di un anno fa a Bergerac: pertanto la formazione del 2015 è superiore

COFIDIS 2014: Daniel Navarro, Nicolas Edet, Egoitz García, Cyril Lemoine, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Adrien Petit, Julien Simon, Rein Taaramäe
COFIDIS 2015: Nacer Bouhanni, Nicolas Edet, Christophe Laporte, Luis Ángel Maté, Daniel Navarro, Florian Sénéchal, Julien Simon, Geoffrey Soupe, Kenneth Vanbilsen

La formazione francese ormai da 19 stagioni nel professionismo punterà ancora su Navarro per tentare di raggiungere una top ten e al fianco dello spagnolo in montagna ci saranno i riconfermati Edet e Maté, ma non una potenziale spalla del livello di Taaramäe. La defezione dell’estone viene, però, più che ampiamente compensata dall’innesto di un velocista in grado di vincere come Bouhanni, che avrà un valido ultimo uomo in Soupe, al di là della caduta ai campionati nazionali che ne ha messo a rischio la partecipazione alla Grande Boucle. Pertanto è la compagine attuale a lasciarsi preferire

IAM CYCLING 2014: Mathias Frank, Sylvain Chavanel, Martin Elmiger, Heinrich Haussler, Reto Hollenstein, Roger Kluge, Jérome Pineau, Sebastien Reichenbach, Marcel Wyss
IAM CYCLING 2015: Mathias Frank, Matthias Brändle, Sylvain Chavanel, Stef Clement, Jérome Coppel, Martin Elmiger, Reto Hollenstein, Jarlinson Pantano, Marcel Wyss

Secondo appuntamento con la Grande Boucle per la formazione elvetica che punterà ancora una volta su Frank per la classifica, ma lo svizzero non ha dimostrato fin qui la stessa condizione di un anno fa, quando salì sul podio al Giro di Svizzera. Le alternative Pantano e Coppel non sembrano all’altezza in montagna di Reichenbach, ma va detto che il francese insieme a Brändle, Clement – che è in grado di dire la sua anche nelle frazioni di media montagna – e al riconfermato Sylvain Chavanel possono fare molto bene nelle prove contro il tempo. A livello di ossatura complessiva la formazione del 2015 ha, quindi, sulla carta qualcosa in più, ma dal momento che la condizione di Frank è un’incognita diamo un giudizio di parità

NETAPP ENDURA 2014: Leopold Koenig, Jan Bárta, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, Tiago Machado, José Mendes, Andreas Schillinger, Paul Voss
BORA-ARGON 2015: Emanuel Buchmann, Jan Bárta, Sam Bennett, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, José Mendes, Dominik Nerz, Andreas Schillinger, Paul Voss

La formazione tedesca puntava tutto o quasi un anno fa su un buon piazzamento nella generale di Koenig, nel 2015 rimpiazzato da Nerz, che non lo vale così come ovviamente Buchmann e Bennett non valgono quando la strada sale Machado e De La Cruz. Ma il talentuoso neo campione tedesco e l’irlandese sono comunque in grado di andare a caccia di un successo parziale nelle frazioni meno impegnative: considerando che per il resto le due formazioni sono identiche, assegniamo una preferenza a quella del 2014, ma solo per un’incollatura

BRETAGNE-SÉCHÉ ENVIRONNEMENT 2014: Brice Feillu, Jean Marc Bideau, Anthony Delaplace, Romain Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Florian Guillou, Benoit Jarrier, Florian Vachon
BRETAGNE-SÉCHÉ ENVIRONNEMENT 2015: Eduardo Sepúlveda, Frederic Brun, Anthony Delaplace, Pierrick Fédrigo, Brice Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Pierre-Luc Périchon, Florian Vachon

Sarà probabilmente ancora una volta questa la formazione cenerentola del Tour de France. A differenza di un anno fa accanto allo sperimentato Brice Feillu, che proverà ad andare a caccia di una tappa o della top 20 finale, troviamo un Fonseca cresciuto nelle volate, un discreto scalatore come Sepúlveda e un veterano che sembra ritrovato a buoni livelli come Fédrigo. Per tutto questo il roster del 2015 è superiore

CANNONDALE 2014: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Alessandro De Marchi, Edward King, Kristijan Koren, Marco Marcato, Jean-Marc Marino, Fabio Sabatini, Elia Viviani
MTN-QHUBEKA 2015: Daniel Teklehaimanot, Edvald Boasson Hagen, Stephen Cummings, Tyler Farrar, Jacques Van Rensburg, Reinard Van Rensburg, Merhawi Kudus, Louis Meintjes, Serge Pauwels

Mettiamo infine a confronto la novità di questo Tour, ovvero la MTN-Qhubeka, con la Cannondale che si è fusa con la Garmin. Indubbiamente, anche se in passato lo sono stati, attualmente sia Boasson Hagen che Farrar non sono vincenti quanto Sagan e Viviani, ma d’altro canto la compagine sudafricana presenta buoni scalatori come Teklehaimanot, Kudus, Pauwels e soprattutto Meintjes a fronte del solo De Marchi, mentre Cummings è all’incirca alla pari di Bodnar e Koren a livello di rendimento nelle prove contro il tempo. Attribuiamo comunque una lievissima preferenza alla Cannondale

Marco Salonna

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