KIRYIENKA E VAN DIJK PRIMI RE D’EUROPA
Le prove a cronometro dell’edizione inaugurale dei Giochi Europei disputate in quel di Baku vedono il dominio del bielorusso del Team Sky, che dopo il successo di Valdobbiadene al Giro si ripete infliggendo 1′10” all’olandese Stef Clement e 1′32” allo spagnolo Luis Leon Sà nchez, e dell’ex campionessa del mondo di specialità olandese che supera per 36” l’ucraina Hanna Solovey e per 1′08” la connazionale Annemiek Van Vleuten. Nulla da fare per gli azzurri Tatiana Guderzo, Rossella Ratto, Manuele Boaro e Dario Cataldo, che chiudono lontani dalle prime posizioni.
Anche il ciclismo su strada è protagonista, insieme ad altre 27 discipline sportive, della prima edizione dei Giochi Europei, rassegna su base continentale, che al pari delle Olimpiadi alle quali si ispira, avrà cadenza quadriennale e che in occasione di questo suo debutto si disputa in quel di Baku, capitale dell’Azerbaigian.
In attesa delle gare in linea maschile e femminile, che avranno luogo nel prossimo weekend, si sono disputate le prove a cronometro, che hanno visto impegnate per prime le ragazze, su di un percorso di 25,8 km ondulato nella sua prima metà e interamente pianeggiante nella seconda. La medaglia d’oro è andata alla favorita olandese Ellen Van Dijk, già iridata nel 2013 a Firenze, che ha preso la testa fin dal rilevamento intermedio di metà percorso e da lì ha ulteriormente incrementato la cadenza e con essa il vantaggio sulle più dirette rivali fino a chiudere con 36” sull’emergente ucraina Hanna Solovey e con 1′06” sulla connazionale Annemiek Van Vleuten che, nonostante una flessione nella seconda metà gara, è riuscita a salvare il bronzo dall’assalto della russa Tatiana Antoshina, piazzatasi 4a a 1′11”; alle loro spalle sono giunte l’austriaca Martina Ritter (5a a 1′24”), l’atleta di casa Olena Pavlukhina (6a a 1′30”), la belga Ann-Sophie Duyck (7a a 1′38”) e la bielorussa Alena Amiasiulik (8a a 1′40”) mentre le due azzurre Tatiana Guderzo e Rossella Ratto, che pure sulla carta sembravano avere le carte in regola per lottare anche per il podio, si sono purtroppo rese protagoniste di una prova da dimenticare, piazzandosi rispettivamente 23a a 3′51” e 25a a 3′55” dalla Van Dijk.
Immediatamente dopo ha preso il via la prova maschile, che si è disputata lungo lo stesso percorso delle ragazze ma ripetuto per due volte, per un totale dunque di 51,6 km: in assenza dei più grandi specialisti come Fabian Cancellara, Tony Martin e Bradley Wiggins ma anche del nostro Adriano Malori, i favori del pronostico andavano a Vasil Kiryienka, reduce dal successo nella durissima crono di Valdobbiadene al Giro d’Italia e in passato bronzo nella prova contro il tempo ai mondiali di Valkenburg nel 2012. Il bielorusso in forza al Team Sky non solo non ha tradito le aspettative ma ha dominato in lungo e in largo, facendo segnare il miglior tempo in tutti i rilevamenti e chiudendo in 59′36”, con una media che ha pertanto sfiorato i 52 km/h. Un po’ a sorpresa la medaglia d’argento è andata a Stef Clement che, dopo essere stato costretto a lasciare il Giro a causa dei postumi di una caduta nella tappa di Vicenza, si è preparato per questa prova disputando le prime frazioni del Critérium du Dauphiné e ha chiuso con un ritardo di 1′10” da Kiryienka: dopo essere transitato a metà gara con il terzo tempo l’olandese ha successivamente avuto la meglio sullo spagnolo Luis Leon Sà nchez che ha dunque conquistato la medaglia di bronzo, distanziato di 1′32” e confermando a sua volta l’ottima condizione evidenziata nella già citata prova di Valdobbiadene, che l’aveva visto chiudere al secondo posto. Ai piedi del podio, con un ritardo di 1′46”, si è piazzato l’ucraino Andriy Grivko, la cui prova ha avuto un andamento particolare, se si pensa che nella seconda metà di entrambi i giri è stato nettamente più veloce anche rispetto a Kiryienka, ma ha perso tantissimo nella parte più impegnativa del percorso. 5° a 2′12” ha chiuso lo specialista danese Rasmus Quaade, 6° a 2′18” il russo Anton Vorobyev, calato nettamente dopo aver fatto segnare il secondo intertempo al km 12,9, 7° a 2′19″ il lettone Gatis Smukulis, 8° a 2′41” il sorprendente irlandese Ryan Mullen, 9° a 2′51” l’ex campione spagnolo in linea Jesús Herrada e 10° a 3′03” il giovane polacco Kamil Gradek. Al pari delle ragazze anche i due azzurri in gara, Manuele Boaro e Dario Cataldo, si sono resi autori di una prova al di sotto dei livelli abituali, sebbene a loro discolpa va detto che sono entrambi reduce da un Giro d’Italia dispendioso in supporto dei rispettivi capitani Alberto Contador e Fabio Aru: il vicentino è partito forte portandosi al 4° posto al km 12,9 ma già a metà gara è uscito dalla lotta per le medaglie e ha chiuso 11° a 3′05”, mentre l’abruzzese ha iniziato fin da subito a perdere terreno. piazzandosi 16° con un distacco di 3′41”. Vedremo se per i colori azzurri ci sarà il riscatto nelle prove in linea che vedranno impegnati gli stessi atleti che hanno disputato le prove contro il tempo con l’aggiunta di Elena Cecchini, Maria Giulia Confalonieri, Arianna Fidanza e Valentina Scandolara in campo femminile e di Giacomo Nizzolo, Filippo Pozzato, Alessandro Vanotti ed Elia Viviani in campo maschile.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO UOMINI
1 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:59:36.03
2 Stef Clement (Netherlands) 0:01:10.05
3 Luis Leon Sanchez Gil (Spain) 0:01:32.87
4 Andriy Grivko (Ukraine) 0:01:46.60
5 Rasmus Christian Quaade (Denmark) 0:02:12.65
6 Anton Vorobyev (Russian Federation) 0:02:18.45
7 Gatis Smukulis (Latvia) 0:02:18.98
8 Ryan Mullen (Ireland) 0:02:41.83
9 Jesus Herrada Lopez (Spain) 0:02:51.64
10 Kamil Gradek (Poland) 0:03:03.38
11 Manuele Boaro (Italy) 0:03:05.09
12 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:03:08.59
13 Ilnur Zakarin (Russian Federation) 0:03:14.53
14 Mateusz Taciak (Poland) 0:03:31.25
15 Maxime Bouet (France) 0:03:39.90
16 Dario Cataldo (Italy) 0:03:41.22
17 Reidar Bohlin Borgersen (Norway) 0:03:56.02
18 Andriy Vasylyuk (Ukraine) 0:04:13.30
19 Rafael Ferreira Reis (Portugal) 0:04:30.71
20 Jan Tratnik (Slovenia) 0:05:07.80
21 Alex Kirsch (Luxembourg) 0:05:08.48
22 Daniel Turek (Czech Republic) 0:05:10.25
23 Andreas Hofer (Austria) 0:05:12.48
24 Bruno Maltar (Croatia) 0:05:36.17
25 Alexis Gougeard (France) 0:05:45.49
26 Martin Kohler (Switzerland) 0:05:47.78
27 Nikolay Mihaylov (Bulgaria) 0:06:07.64
28 Samuel Pokala (Finland) 0:06:40.94
29 Eugert Zhupa (Albania) 0:06:50.81
30 Sergiu Cioban (Republic of Moldova) 0:07:38.09
31 Josef Cerny (Czech Republic) 0:07:52.58
32 David Albos Cavaliere (Andorra) 0:08:09.70
33 Andrei Nechita (Romania) 0:08:19.12
34 Gabor Gasa (Serbia) 0:09:19.52
35 Polychronis Tzortzakis (Greece) 0:09:48.48
36 Ahmet Orken (Turkey) 0:10:38.41
37 Anthony Turgis (France) 0:10:39.48
38 Giorgi Nareklishvili (Georgia) 0:11:59.03
39 Mujo Kurtovic (Bosnia and Herzegovina) 0:19:19.75
DNF Elchin Asadov (Azerbaijan)
DNS Risto Raid (Estonia)
ORDINE D’ARRIVO DONNE
1 Ellen van Dijk (Netherlands) 0:32:26.87
2 Anna Solovey (Ukraine) 0:00:36.50
3 Annemiek van Vleuten (Netherlands) 0:01:06.69
4 Tatiana Antoshina (Russian Federation) 0:01:11.86
5 Martina Ritter (Austria) 0:01:24.90
6 Olena Pavlukhina (Azerbaijan) 0:01:30.58
7 Ann-sophie Duyck (Belgium) 0:01:38.34
8 Alena Amialiusik (Belarus) 0:01:40.45
9 Eugenia Bujak (Poland) 0:02:11.95
10 Camilla Mollebro Pedersen (Denmark) 0:02:23.76
11 Tatsiana Sharakova (Belarus) 0:02:36.54
12 Dana Rozlapa (Latvia) 0:02:51.52
13 Sari Saarelainen (Finland) 0:02:54.86
14 Mia Radotic (Croatia) 0:03:00.93
15 Caroline Ryan (Ireland) 0:03:02.68
16 Polona Batagelj (Slovenia) 0:03:06.82
17 Annabelle Dreville (France) 0:03:07.10
18 Ausrine Trebaite (Lithuania) 0:03:11.32
19 Cecilie Gotaas Johnsen (Norway) 0:03:30.71
20 Anna Plichta (Poland) 0:03:33.64
21 Natalia Boyarskaya (Russian Federation) 0:03:39.47
22 Sheyla Gutierrez Ruiz (Spain) 0:03:47.41
23 Tatiana Guderzo (Italy) 0:03:51.38
24 Liisi Rist (Estonia) 0:03:55.09
25 Rossella Ratto (Italy) 0:03:55.39
26 Varvara Fasoi (Greece) 0:03:57.95
27 Zuzana Neckarova (Czech Republic) 0:04:15.61
28 Severine Eraud (France) 0:04:19.12
29 Tereza Medvedova (Slovakia) 0:06:39.91
30 Aysenur Turgut (Turkey) 0:09:26.77