LANDA SECONDO SIGILLO E SECONDO POSTO. COME PANTANI NEL 94
Mikel Landa Meana ha vinto la tappa del Mortirolo, una delle più attese di questo Giro d’Italia. Contador, staccatosi nella discesa dell’Aprica dal gruppo di Aru, è partito sul Mortirolo, superando tutti gli avversari e andando a riprendere la testa della corsa. Vista la difficoltà di Aru su ulteriore accelerazione di Contador, Meana ha avuto via libera e nel finale, ha staccato i compagni di avventura, infilando il secondo successo consecutivo e il secondo posto.
Nel 1994 Marco Pantani vinse due tappe di montagna consecutive; la seconda di esse transitava dal Mortirolo e, sul traguardo di Aprica, regalò a romagnolo il secondo posto in classifica generale. L’impresa di Pantani sul Mortirolo ebbe ben altro spessore rispetto a quella odierna di Mikel Landa, però anche il basco ha firmato oggi una bella pagina di sport. Landa, dopo aver guidato Aru nei primi chilometri del Mortirolo, è riuscito a seguire Alberto Contador che, rientrato su di lui e su Aru, era ripartito all’attacco. A quel punto Landa con Aru dietro ha avuto buon gioco nell’astenersi da qualsiasi forma di collaborazione con Contador e Steven Kruijswijk ed ha così recuperato le forze che gli sono servite per partire a tutta e staccarli a 4 chilometri dalla conclusione, andando a vincere in questa prestigiosa e tradizionale sede di arrivo.
La corsa, però, ha riservato un ottimo tentativo dell’Astana per mettere nel sacco la maglia rosa, sfruttando la diversa struttura della squadra. A seguito di una caduta nella discesa dell’Aprica e di una foratura da parte di Contador, gli Astana si sono ritrovati davanti con la maglia rosa staccata ed hanno cercato di tirare a tutta, mentre dietro i compagni di squadra di Contador riuscivano a recuperare solo una parte del gap creatosi.
La corsa è comunque entrata nel vivo subito, grazie alla partenza in salita verso il Campo di Carlo Magno. Un primo tentativo, animato da Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini), Edoardo Zardini (Bardiani – CSF), Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Maxime Bouet (Ag2r La Mondiale) e Simon Geschke (Giant – Alpecin), non riesce a prendere il largo, mentre nella discesa riescono ad evadere dalle grinfie del gruppo Franco Pellizotti (Androni – Sidermec), Fabio Felline (Trek), Brent Bookwalter (BMC) e il solito Zardini, sui quali rientrano Sander Armée (Lotto Soudal), David de la Cruz (Etixx – QuickStep), Ruben Fernandez (Movistar), Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida), Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi) e Ryder Hesjedal (Cannondale – Garmin), che verrano poi raggiunti da Simon Clarke (Orica GreenEDGE) nel tratto finale della salita del Passo del Tonale. Il gruppo cerca di tenere un ritmo abbastanza allegro per evitare che la fuga possa sfuggire di mano e così i battistrada non riescono ad arrivare neppure ai due minuti di vantaggio. Hesjedal tenta l’azione solitaria nel tratto finale dell’Aprica e riesce ad avvantaggiarsi sui compagni di avventura, mentre dietro iniziano i guai che porteranno la corsa ad esplodere. La caduta di Malacarne porta un frazionamento nel gruppo ad esito del quale gli uomini di classifica devono cercare di capire chi c’è e chi no. Ne segue una fase piuttosto confusa che si consolida con un gruppo con tutti gli Astana che si ritrova avvantaggiato su quello di Contador di diversi secondi. I compagni di Aru tentano di tirare a tutta per distanziare il più possibile la maglia rosa, che riesce a recuperare qualcosa grazie ai compagni di squadra, ma attacca il Mortirolo in ritardo di quasi 50 secondi. Davanti, il gruppo degli Astana riesce a riprendere la testa della corsa e Landa inizia ad imprimere un ritmo elevato per tenere lontano Contador, o almeno per fargli pagare l’azione per un rientro.
Contador non è uno che si fa prendere dall’agitazione e resta a ruota dei compagni fino all’inizio della salita, quando parte con uno dei suoi cambi di ritmo e recupera progressivamente, raggiungendo uno ad uno tutti gli avversari e riuscendo ad agguantare la ruota di Landa che, nel frattempo, ha dovuto contenere il ritmo perchè Aru manifestava segni di affaticamento. Insieme a Landa e Aru, Contador trova anche Trofimov e Kruijswijk e si accoda, cercando di rifiatare per ripartire a tutta dopo qualche centinaio di metri. Non prova neppure a reagire Aru mentre, dopo qualche esitazione, Landa salta sulla ruota della maglia rosa e di Kruijswijk, accondandosi a loro senza ovviamente tirare un metro. Dietro Aru cerca di resistere, di tenere il passo, di gestire le energie, ma il momento è difficile e la salita presenta dei dritti spaventosi che non perdonano. Aru perde sia sui battistrada, sia sugli uomini dietro di lui, venendo difatti raggiunto dal sempiterno Hesjedal, in fuga dalla mattino, da Trofimov nonché, in vista del GPM, anche da Amador, perdendo le ruote di tutti questi atleti. Grazie al minimo distacco da Amador, il sardo riesce a rientrare su di lui nella discesa e, grazie alle traiettorie ottime del corridore costaricano, anche a recuperare qualcosa nei confronti dei battistrada, guidati in discesa dalla maglia rosa. I guai arrivano, però, in salita verso l’Aprica, dove Aru ha un inconveniente meccanico ed è costretto a fermarsi per cambiare la bicicletta, perdendo così la ruota di Amador, che va a raggiungere Hesjedal e Trofimov, che aveva tentato l’avanscoperta in discesa.
Davanti Landa resta a ruota, mentre Contador collabora con Kruijswijk per tentare di distanziare gli avversari. Ai – 4, dopo un timido tentativo di Kruijswijk, Landa riparte in contropiede. Contador accena una risposta ma decide di mollare e di andare all’arrivo con Kruijswijk, probabilmente per risparmiare energie in vista delle prossime tappe ma forse anche perchè ha pagato lo sforzo fatto sul Mortirolo per rientrare.
Landa riesce a guadagnare 40 secondi su Contador, mentre Amador, Trofimov e Hesjedal (attardato di qualche metro rispetto ai primi due) giungono con un ritardo intorno ai due minuti, mentre Aru paga un passivo di 2′51” dal compagno di squadra.
Con questa impresa Landa scalza Aru dalla seconda posizione in classifica generale e si porta a 4 minuti da Contador, mentre Aru è terzo a 4′52”.
Da segnalare l’ottima prestazione di Hesjedal che, pur essendo in fuga dalla mattina, è riuscito a giungere con Amador e davanti ad Aru, conquistando la top ten della generale. Il canadese in montagna è un osso duro, come dimostrò sia nel Giro che vinse, sia l’anno scorso in Val Martello, quando giunse a soli 8 secondi da Quintana. Peccato che viva sempre giornate negative perchè altrimenti sarebbe in lotta per la vittoria.
Landa confeziona un’ottima impresa e si pone in una posizione interessante per le tappe a venire. Contador, sia nella crono che oggi, ha speso molte energie. Inoltre, appare naturale notare che Landa ha preso esattamente 4 minuti da Contador nella cronometro e quindi, senza quella tappa, sarebbe più o meno con lo stesso tempo della maglia rosa in generale. Questo dato indica che il basco è allo stesso livello del connazionale in salita e potrebbe anche procurargli qualche grattacapo sulle molte asperità ancora da affrontare.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 5:02:51
2 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:38
3 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
4 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:02:03
5 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
6 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:10
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:51
8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:03:16
9 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:03:19
10 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale
11 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:06:18
13 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
14 Igor Anton (Spa) Movistar Team
15 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:08:13
16 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
17 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:10:31
18 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
19 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
20 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
21 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
23 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
24 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:14:38
25 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
26 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
27 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:18:01
28 Sylwester Szmyd (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:22:08
29 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
30 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
31 Sebastian Henao (Col) Team Sky
32 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
33 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice
34 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
35 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
36 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
37 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
38 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
39 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
40 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
41 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
42 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
43 Fabio Felline (Ita) TrekRacing
44 Nick Van Der Lijke (Ned) Team LottoNL-Jumbo
45 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
46 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
47 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
48 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
49 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step
50 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 65:04:59
2 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:04:02
3 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:04:52
4 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:05:48
5 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:08:27
6 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:09:21
7 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:09:52
8 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:40
9 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:12:48
10 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:12:49
11 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:14:04
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:15:49
13 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:19:50
14 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:22:12
15 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:26:04
16 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:26:30
17 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:26:58
18 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:27:20
19 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:32:33
20 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:37:22
21 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:37:47
22 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:38:00
23 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:46:09
24 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:46:43
25 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:48:09
26 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:01:00
27 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 1:01:56
28 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 1:06:11
29 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team 1:15:20
30 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 1:18:51
31 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 1:19:28
32 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:23:07
33 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 1:25:02
34 Igor Anton (Spa) Movistar Team 1:28:31
35 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:29:37
36 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 1:30:45
37 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:31:36
38 Fabio Felline (Ita) TrekRacing 1:31:58
39 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:32:53
40 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:36:23
41 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 1:36:27
42 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling 1:37:50
43 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 1:45:27
44 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:48:35
45 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 1:49:00
46 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling 1:49:03
47 Sebastian Henao (Col) Team Sky 1:51:08
48 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:52:36
49 Sylwester Szmyd (Pol) CCC Sprandi Polkowice 1:52:44
50 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha 1:53:15

Landa si impone sul traguardo che, il 5 giugno 1994 (sullo sfondo, in trasparenza), consacrò Marco Pantani nell'olimpo dei grandi campioni (foto Bettini)