MALACARNESI’
Giornata di gloria per l’Italia nella quinta frazione del Giro di Catalogna. Tre dei nostri portabandiera si sono piazzati nelle prime dieci posizioni dell’ordine d’arrivo di Cabacés: Capecchi è finito decimo, Tiralongo sesto ma, quel che più importa, è stata la vittoria di Davide Malacarne. Il corridore veneto è stato protagonista della giornata assieme agli spagnoli De Lis, Veloso e Ramirez. Come nella canzone sanremese di Arisa, in un attimo sono scoppiati i fuggitivi di giornata…. Malacarne no e ha inscenato un’autentica cronometro individuale negli ultimi 20 Km, con la muta scatenata del gruppo alle calcagna, vanamente lanciata alla caccia della volpe in maglia Quick Step.
Foto copertina: sul traguardo di Cabacés Malacarne sembra “benedire” la sua prima vittoria da professionista (foto Bettini)
Finalmente il tricolore sventola sul podio del Giro di Catalogna. Davide Malacarne ha regalato alla Quick Step e all’Italia il primo successo di un nostro connazionale nell’edizione 2010 della corsa spagnola.
Il giovane portacolori della squadra belga ha cercato e voluto il successo, arrivando da solo a Cabaces e mettendosi alle proprie spalle nomi da far tremare i polsi: secondo è arrivato Andreas Kloden, terzo Luis Leon Sanchez, settimo il leader della classifica Joachim Rodriguez e ottavo Frank Schlek.
Buona anche la prova per PaoloTiralongo, sesto, ed Eros Capecchi, decimo, che completano una giornata positiva per i corridori italiani. Delusione, invece, per il piazzamento dell’ovunque atteso Ivan Basso, arrivato 65° a 2’19”.
Oggi per Malacarne è stato il giorno dei giorni. È andato in fuga con Ramírez (Andalucia-CajaSur), dopo solo 2 km dalla partenza, per poi essere raggiunto da De Lis (Euskaltel-Euskadi) e Veloso (Xacobeo Galícia) dopo pochi chilometri. Con i compagni di fuga ha saputo gestire un vantaggio che è salito fino a 10’45” al km° 129.
E, quando il vantaggio è sceso sotto il livello di guardia, con un colpo da maestro al 160° Km di gara, ha saputo abbandonare i compagni di viaggio per percorrere gli ultimi 20 km da solo, verso la vittoria. Ha scollinato sull’ultima asperità, la Figuera, con un buon vantaggio e, sfruttando la veloce discesa, è riuscito a mantenere una manciata di secondi sull’incalzante gruppo trascinato dal Team Katusha, la squadra della maglia bianco-verde Joaquin Rodriguez.
“Sono al settimo cielo, non ho parole. Vorrei dire tante cose ma non trovo le parole giuste – spiega dopo l’arrivo Malacarne, al secondo anno tra i professionisti – E’ un successo che dedico a me stesso, alla mia famiglia e al team. In questi mesi abbiamo lavorato molto e ora i risultati ci ripagano dello sforzo. Pensavo a questa tappa da tre giorni. Ne avevamo discusso in squadra ed eravamo convinti che la fuga potesse andare al traguardo. Ero molto concentrato e, quando l’occasione si è presentata, ho cercato di non farmela scappare. L’anno scorso avevo sfiorato la vittoria in un paio di circostanze. Non mi sono perso d’animo e ho lavorato sempre pensando che, prima o poi, questo giorno sarebbe arrivato. Il morale ora è alto. Era per me il primo appuntamento importante dell’anno e questo risultato dimostra che abbiamo lavorato bene. Spero che questa vittoria sia di buon auspicio anche per i miei compagni impegnati nella campagna del nord”.
La tappa di oggi, El Vendrell-Barcelona di 161,9 km, prevede alcune salitelle e un circuito finale insidioso. Si tratta di asperità meno impegnative di quelle affrontate nelle ultime due frazioni, ma il finale particolarmente pressante e tortuoso è tale da poter stabilire chi sarà il vincitore di questa edizione della corsa catalana, la cui classifica è ancora molto aperta, con i primi quattro corridori racchiusi in meno di un minuto.
Mario Prato