LIQUIGAS DOMINIO
La terza tappa della Coppi&Bartali propone grandi emozioni e un epilogo inaspettato, non tanto per il vincitore, che nelle gare mosse s’è sempre messo in mostra, ma per il nuovo leader della generale: il varesino Ivan Santaromita è il terzo uomo in verde a vestire la maglia di leader.
Foto copertina: l’arrivo di Niemiec e Santaromita a Pavullo (foto Bettini)
Ivan Santaromita succede a Chicchi e Zaugg nella classifica generale, fino ad oggi appannaggio del solo team in livrea verde. Un Riccò (Flaminia) appannato e un grande accordo tra Santaromita e Niemiec (Miche) sono state le chiavi di lettura della tappa da molti considerata la più dura della corsa.
La consueta fuga del mattino parte dopo appena 20 km: sei uomini raggiungono un vantaggio massimo di 3’15” prima che gli avvicendamenti portino alla costituzione di un duo di testa composto da Muraglia (Cdc-Cavaliere) e Clarke (Isd). I due mantengono la testa fino alla salita del valico di Barigazzo, Cima Bartali, sulla quale l’ultimo a mollare è l’australiano che, a un chilometro dalla vetta, si vede passare a tutta dal polacco Niemiec (Miche), lanciato dal compagno Baliani e seguito da Pydgornyy (Isd) che nell’ordine doppiano la cima più alta della corsa.
Alla fine della salita rimangono in 31 a giocarsi la tappa. Gentili, unico gregario di Riccò, cerca di fare il ritmo per il compagno, il cui attacco era attesissimo dopo quanto mostrato nella tappa di ieri. Il modenese, però, si mostra appannato dalle fatiche della giornata precedente e si fa cogliere impreparato dall’allungo in discesa di Ascani (Cdc-Cavaliere). Dopo alcuni scatti e controscatti si avvantaggiano 11 corridori, tra i quali Santaromita, primo a pari merito nella generale e a questo punto grande favorito per vestire la maglia di leader, Sella e Pardilla della CarmioOro, Chiarini (De Rosa), Niemiec (Miche) e Visconti (Isd).
Santaromita e Niemiec allungano nell’ultima salita impegnativa prima dello strappo che anticipa il traguardo. Nel frattempo un Riccò tutto cuore (e, forse, meno gambe), sostenuto da tifo calcistico lungo tutta l’ultima salita, pian piano s’impegna a recuperare posizioni e secondi andando a formare un quartetto con Serpa (Androni), Pozzovivo (Colnago) e Pardilla al termine dell’ascesa.
Vuoi la beffa di ieri, quando Serpa gli ha strappato la vittoria senza tirare un metro, vuoi la voglia di vincere e non tirare per gli altri, vuoi le poche gambe e le tante paure, l’accordo tra gli inseguitori non arriva mai, mentre davanti, consci del consueto tacito patto “a me la tappa a te la maglia”, i due si sono spartiti equamente il lavoro. Così per gli inseguitori sono rimaste solo le briciole e quei 18” che al termine della salita sembravano poca cosa si sono dilatati fino al traguardo: Riccò ha fermato il cronometro con 48” secondi di ritardo in compagnia di Pozzovivo, mentre l’ultimo strappetto è stato fatale per Pardilla e soprattutto per Serpa, arrivato con 1’13” di ritardo.
Così domani Santaromita partirà sorprendentemente vestito di rosso e difficilmente sarà messo in difficoltà da una tappa totalmente piatta. Sabato, nella conclusiva tappa di Sassuolo, il corridore Liquigas dovrà invece difendersi, ma vista la forma di ieri a Pavullo potrebbe anche mettere in pratica la tattica “la miglior difesa è l’attacco”, gestendo i 58” di vantaggio sul biondino modenese. Niemiec, al contrario, si starà mangiando le mani per il minuto e venti secondi persi nella cronometro del primo giorno e oggi prenderà il via da terzo in classifica, con un ritardo di 1’12”.
Andrea Mastrangelo
DALLA PANCIA DEL GRUPPO: LUCA ZANASCA
É stato il tappone della Coppi & Bartali. Molte le salite e pochissimo il tempo per recuperare. La corsa è stata resa dura subito dalla Flaminia (si spiega cosi l’uscita fuori tempo massimo di qualche corridore). Il punto cruciale della gara é stato lo strappo di 2 km al 15% che si doveva affrontare subito prima del Barigazzo, poiché lì Riccó ha praticamente perso tutti i suoi
compagni di squadra e solo Gentili è rimasto ad aiutarlo. Ciò ha permesso a qualche corridore di attaccare nella discesa del Barigazzo e guadagnare una trentina di secondi. Niemiec e Santaromita, sono stati i più bravi a gestire questa situazione e alla fine il primo ha vinto la tappa e il secondo ha ipotecato la corsa. L’ultima salita non é stata sufficiente per Pozzovivo e Riccó per recuperare il gap.
La mia squadra (CDC-Cavaliere) si é comportata bene. Muraglia si è messo in evidenza nella fuga iniziale e poi Ascani ha attaccato nel gruppetto degli 11, ma le pendenze dell’ultima asperità lo hanno messo un pò in difficolta.
Io ho provato a rimanere con i migliori ma alla fine mi sono dovuto accontentare solo di un 14° posto. Speriamo di andare meglio sabato.
A meta gara ho anche subito un’operazione “chirurgica”: in discesa mi sono fatto tagliare un pezzo di scarpa perchè mi schiacciava la zona tibiale.
Luca Zanasca