MATTHEWS, TRIONFO IN ROSA
Il capoclassifica batte tutti a Sestri Levante, rimontando negli ultimi metri Fabio Felline. Terzo posto per Gilbert, a lungo in fuga insieme ad altri 24 corridori. Nessun movimento tra gli uomini di classifica. Paura per Domenico Pozzovivo, caduto rovinosamente nella discesa di Barbagelata. Scongiurato il rischio di gravi conseguenze per il lucano, comunque costretto al ritiro.
Il terremoto minacciato dall’ininterrotto saliscendi della terza tappa, abbondante di spunti per tentare le prime imboscate del Giro, non si è registrato, lasciando spazio ad un copione ben più convenzionale; un copione che ha premiato Michael Matthews, partito da Rapallo sfoggiando la sua settima maglia rosa, dopo le sei dello scorso anno, ed arrivato a Sestri Levante a braccia alzate, dopo aver spezzato con le ultime pedalate il sogno di Fabio Felline, vicino come mai era stato alla prima vittoria in carriera al Giro. Un successo con il quale l’australiano, già capace di imporsi in rosa a Montecassino nel 2014, ha coronato l’impeccabile condotta tattica della Orica GreenEdge, abile a scaricare su altri (Tinkoff in primis), per quasi tutta la tappa, l’onere del controllo della corsa, salvo poi materializzarsi in testa appena in tempo per ricompattare il gruppo e lanciare Matthews allo sprint.
Fondamentale, in tal senso, l’inserimento di Esteban Chaves e Simon Clarke nella maxi-fuga della prima ora, promossa Chad Haga al chilometro 0. Contrariamente alle attese, il primo tentativo è stato quello buono, anche perché ben 24 atleti si sono uniti all’americano: Samoilau, Hansen, Boonen, Fernandez, Pineau, Boem, Fischer, Atapuma, Paterski, Ulissi, Herrada, Burghardt, Villella, Boaro, Gilbert, Lindeman, Zardini, Malacarne, Domont, Kochetkov, Puccio e Zilioli, oltre agli Orica citati. Benché rappresentata al comando da Boaro, la Tinkoff, un po’ per tenere Contador lontano dai guai, un po’ per evitare che la fuga assumesse proporzioni scomode, si è insediata con autorevolezza in testa al gruppo, sentendosi e venendo riconosciuta come padrona de facto del Giro. Il distacco tra battistrada e plotone non è così mai salito oltre i 3 minuti, attestandosi anzi – dopo la fiammata iniziale – tra il minuto e il minuto e mezzo.
I venticinque hanno leggermente semplificato il compito agli uomini di Contador smarrendo più volte l’accordo, con alcune serie di scatti e controscatti che hanno inutilmente sfaldato il drappello, comunque ricompostosi quasi completamente ai piedi della salita di Barbagelata (assenti soltanto Haga, Malacarne, Boonen e Domont, riassorbiti).
La temuta ultima asperità , con i suoi 6 km scarsi ad una media superiore all’8%, non ha sconvolto la corsa, facendo registrare le défaillances di Fernandez, Puccio, Zilioli, Zardini e Mori tra gli attaccanti e il puntuale scatto di Pirazzi in gruppo, vanificato da un salto di catena proprio nel momento del ricongiungimento con i battistrada. Vedendosi ormai braccato da un plotone distante poche decine di secondi, Kochetkov ha allungato, con il duplice obiettivo di dare nuova linfa ai suoi sogni di gloria e di assicurarsi il primato nella classifica scalatori.
Nemmeno la pur non semplice discesa seguente è servita a scuotere la gara, facendo tuttavia sobbalzare gli spettatori per il meno auspicabile dei motivi: in una curva a destra, ormai nel tratto più agevole della picchiata, la ruota anteriore della bici di Domenico Pozzovivo ha perso aderenza, costando allo scalatore lucano una violenta caduta con atterraggio di faccia sull’asfalto. La visibile preoccupazione dei compagni di squadra fermatisi a verificare le condizioni di Pozzovivo ha fatto vivere momenti di paura in corsa, non certo alleviati dal maldestro soccorso di un pur benintenzionato spettatore, andato a sollevare bruscamente il corpo quasi inerte dell’atleta.
Le confortanti notizie fornite dai medici al seguito della carovana hanno fortunatamente permesso di tornare ad occuparsi a cuor leggero delle vicissitudini di gara, che volgevano ormai al peggio per i fuggitivi: né un appesantito Kochetkov, né i poco organizzati inseguitori hanno mai dato la sensazione, una volta raggiunta la pianura costiera, di poter reggere al ritorno del gruppo, al quale è stata sufficiente l’entrata in azione di Weening per abbattere rapidamente il distacco. Hansen e Paterski, marcati da Clarke, hanno salutato i poco collaborativi compagni d’avventura ai -13 dal traguardo, riportandosi nello spazio di tre chilometri sul russo al comando, ma neppure nella nuova conformazione la fuga ha potuto contrastare il rientro del plotone. Il ricongiungimento, al quale Kochetkov si è coraggiosamente ribellato un’ultima volta ai -5, allungando ancora in compagnia del solito Clarke, si è materializzato a 3 km e mezzo dalla linea bianca, preannunciando uno sprint forse più nutrito del previsto.
Un paio di effimeri tentativi di Siutsou e Slagter hanno ravvivato l’avvicinamento allo sprint, lanciato da un encomiabile Gerrans, atleta che – se libero da obblighi di scuderia – su arrivi simili rappresenterebbe uno degli uomini da battere. Felline ha tentato di scombinare i piani della Orica anticipando la partenza di Matthews, e la mossa l’ha portato non lontano dal successo, sfumato soltanto negli ultimi 30 metri. Vana la rimonta in extremis di Gilbert, comunque buon terzo, arrivato ad un soffio dall’aggancio a Felline grazie al miglior colpo di reni. A seguire, ai piedi del podio, Sergey Lagutin, mentre a chiudere la top 5 è stato un Paolo Tiralongo che sta evidentemente prendendo gusto a bazzicare le volate, dopo il sorprendente decimo posto di ieri.
Grazie all’abbuono, Matthews, accreditato stamane dello stesso tempo di tre compagni di squadra, si coricherà stasera con 6’’ di vantaggio su Clarke, secondo in classifica, e 10’’ su Gerrans e Chaves, grazie ai quali la Orica continuerà almeno per altre ventiquattro ore a monopolizzare le prime quattro piazze della generale.
Difficile, tuttavia, che l’egemonia australiana possa protrarsi oltre le prossime due frazioni, e sono consistenti le possibilità che già domani le zone alte della graduatoria possano subire una radicale trasformazione. Lungo i 150 km da Chiavari a La Spezia saranno infatti disseminate quattro asperità (una delle quali – il Passo del Bracco – per qualche ragione non ritenuta degna di un GPM), con il muro di Biassa, forte di punte al 15%, piazzato a 10 km quasi esatti dal traguardo. Ben altro panorama rispetto a quello odierno, anche se la condizione superlativa messa in mostra da Matthews, già capace di sorprendere per tenuta in salita nella passata edizione, obbliga a non dare per finita la permanenza in rosa dell’australiano.
Matteo Novarini
CLASSIFICA DI TAPPA
1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 3:33:53
2 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
3 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
4 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha
5 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
6 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
7 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
8 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
9 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
10 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
11 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
12 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
13 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
14 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
15 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
16 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
17 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
18 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
19 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
20 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
21 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge
22 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
24 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
25 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
26 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
27 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
28 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
29 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
30 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
31 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
32 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
33 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
34 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
35 Richie Porte (Aus) Team Sky
36 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
37 Igor Anton (Spa) Movistar Team
38 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
39 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
40 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
41 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
42 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
43 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
44 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
45 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale
46 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
47 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
48 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
49 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
50 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
CLASSIFICA GENERALE
1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 8:06:27
2 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 0:00:06
3 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge 0:00:10
4 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
5 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:17
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
7 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
8 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:00:23
9 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
10 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
11 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
12 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
13 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
14 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:25
15 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:29
16 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
17 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:00:31
18 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
19 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
20 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
21 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:33
22 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:00:35
23 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
24 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
25 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
26 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:00:36
27 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
28 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
29 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 0:00:37
30 Richie Porte (Aus) Team Sky
31 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
32 Leopold Konig (Cze) Team Sky
33 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
34 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
35 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
36 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:00:39
37 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
38 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:46
39 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF 0:00:47
40 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
41 Igor Anton (Spa) Movistar Team 0:00:50
42 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:00:55
43 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
44 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:00:58
45 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:01:02
46 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
47 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:03
48 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
49 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
50 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team