2008, PARDON 2010: CHICCHI E LIQUIGAS PADRONI ALLA COPPI&BARTALI
La prima giornata della Coppi&Bartali si veste di verde e sembra una riedizione della stagione 2008 quando, come quest’anno, il trentenne di Camaiore si era aggiudicato la prima semitappa e aveva aumentato il suo vantaggio nella cronosquadre del pomeriggio. In calce le impressioni dalla corsa di Luca Zanasca, in gara con le insegne della CDC-Cavaliere.
Fotocopertina (la Liquigas in azione nella crono pomeridiana) e foto servizio di Giuseppe De Socio.
Come da tradizione il sipario si è aperto sulla Settimana Internazionale Coppi&Bartali e a farla da padrone è stata la Liquigas e più in particolare Francesco Chicchi. Il corridore in maglia verde ha fissato a quattro le vittorie stagionali, acuendo lo strapotere della Liquigas che è sempre più saldamente al comando nella classifica per vittorie di squadra, alla luce anche del successo pomeridiano nella cronosquadre, che è andato a gonfiare il vantaggio di Chicchi nella generale. Poco importa, però, questo dettaglio in quanto il velocista di Camaiore non ha certo dalla sua l’abilità nelle tappe dure e verosimilmente entro uno o due giorni si vedrà svestito della maglia di leader da parte qualche altro corridore del gruppo. Chissà, però, che non sia un suo compagno di squadra a farlo, e allora sì che la cronosquadre sarà stata decisiva.
Poco da segnalare in una prima frazione avara di emozioni, a parte una caduta poco dopo il decimo chilometro, che ha visto costretto al ritiro Gaia (Colnago), e il passaggio di Ferrari (De Rosa) in testa al gruppo sull’unico GPM di giornata, che gli ha regalato la prima maglia verde della Settimana Internazionale.
L’unico tentativo di attacco è avvenuto a due giri dal termine, ad opera di Kochetkov (Zheroquadro), ma il russo non è stato fortunato e, dopo qualche centinaia di metri, s’è visto riassorbito dal plotone guidato dalle squadre dei velocisti. Una grande Liquigas ha portato in carrozza Chicchi verso il traguardo e per questo lavoro grandi complimenti devono essere fatti a Cimolai, che ha scortato il suo capitano fino a 150m dal traguardo, quando Gavazzi (Colnago), nel tentativo di anticipare tutti, passava il corridore in maglia verde, per poi vedersi sfumare la vittoria proprio al fotofinish. A chiudere il podio Ferrari, mentre ottime sono state le prestazioni di Kump (Adria Mobil) e Grendene (Lampre), nell’ordine quarto e sesto.
Nel pomeriggio si è tenuta la cronosquadre, che ha incoronato nuovamente la Liquigas. Ad aprire le danze è stata la Betonexpressz che, con un tempo di 19’42”, ha chiuso all’ultimo posto alla media di 47,513km/h.
Ad abbattere il muro dei 51km/h sono state le prime cinque formazione battute, dal basso ISD a 25”, Flaminia a 24”, Lampre a 5” e De Rosa a 9”. Mentre la Liquigas, con un tempo di 17’51” ha superato i 52 orari, grazie ad una squadra composta prevalentemente da passisti.
Da segnalare la buona prova della Ceramiche Flaminia che mantiene il suo leader Riccò a 30” nella generale.
Nelle dichiarazioni del dopogara traspare grande felicità per le vittorie nelle parole del tecnico Zanatta, e non potrebbe essere diversamente: “Sono molto soddisfatto per la grinta dimostrata dai ragazzi, […], sono contento soprattutto per i nuovi: Cimolai, Dall’Antonia, Finetto e per il rientrante Bodnar”.
Anche la Lampre mostra felicità per le prove della prima giornata. Non contentissimi, invece, sono stati Grillo (CarmioOro), che si sentiva bene e si aspettava qualcosa di più, e la società Colnago che con Gavazzi è andata molto vicino alla vittoria.
Andrea Mastrangelo
DALLA PANCIA DEL GRUPPO: LUCA ZANASCA
La semitappa mattutina prevedeva un arrivo in volata e cosi ê stato. La mia squadra (CDC – Cavaliere) ha cercato, un pò come tutte le altre, di salvare la gamba per la crono del pomeriggio e, allo stesso tempo, di tenere nelle prime posizioni il nostro velocista Bernardo Riccio.
L’insidia principale della giornata é stata la strada viscida nel tratto dopo il GPM dove, al secondo giro, si é verificata una caduta. Il gruppo ha proseguito regolare senza scatti, proprio per evitare ulteriori cadute. Negli ultimi 3 giri l’andatura é salita e l’arrivo in volata é stato inevitabile.
La cronosquadre è stata molto importante per la classifica generale. Per quanto riguarda la nostra prestazione crediamo di non essere andati così male (9° posto, a 46″ dalla Liquigas). Abbiamo perso subito Callegarin, ad appena 500 metri dal via, per rottura bici e, non avendo potuto provare in allenamento la sincronizzazione dei cambi, credo che il risultato finale sia stato positivo. La prima parte presentava parecchie curve e rotonde; in questi tratti chi tira ha il compito di guidare la squadra con un’andatura fluida e senza strappare, mentre l’ultimo, all’uscita delle curve ha il dovere di dare l’ok per far rilanciare l’azione. Il secondo tratto era più veloce e da quel punto abbiamo preferito la fila indiana per permettere a chi aveva più gambe di spingere di più e a chi era al gancio di stare più a ruota. Per fortuna non c’é stata l’insidia vento. Meno male!!!
Luca Zanasca