L’ÉTAPE DU JOUR: BARCELLONA – ANDORRA ARCALIS

luglio 10, 2009
Categoria: News

“Vamos a matar los montañeros”. Il gruppo si appresta oggi ad affrontare le montagne, che debutteranno con una delle frazione più impegnativa di questa edizione, per una summa di motiviazione che troverete nell’articolo. Una tappa, interessantissima, da non perdere, perché potrebbe destabilizzare parecchio la situazione, sia in chiave classifica, sia in chiave “relazioni interne” di alcune squadre.

.:nella foto copertina, le cime sovrastanti Arcalis (panoramio)

Finalmente non dobbiamo più dire finalmente! Sono oramai tramontati gli anni dell’impero leblanchiano, quando ci veniva propinata oltre una settimana di noia mortale (comprese le tre prove contro il tempo, in sequenza prologo – squadre – individuale lunga) prima di poter assistere agli attesi tapponi di montagna. Il nuovo direttore del Tour ha decisamente invertito tale rotta, ma stavolta è tornato sui vecchi passi, disegnando con mano più leggera le frazioni pirenaiche, copiando anche certe idee non felicissime del suo predecessore.
La tappa che i “tourini” si accingeranno ad affrontare in queste ore, pur non essendo estrema, è la più impegnativa delle tre e lascia prevedere interessanti sviluppi in chiave classifica. Sarà un concerto di quattro fattori a contribuire alla selezione: collocazione, lunghezza, arrivo in salita e situazione in classifica.
Collocazione: per il semplice fatto d’essere la prima tappa impegnativa, subito farà emergere i valori in campo e farà intendere chi sono quei corridori che, nelle scorse tappe, hanno potuto celare eventuali loro magagne nel nascosto del gruppo. Vale la frase che si sente spesso ripetere in occasioni simili: oggi non conosceremo il nome del vincitore, ma sicuramente sapremo indicare con precisione quasi assoluta chi dovrà riporre ogni speranza di classifica.
Lunghezza: questa sarà la frazione più lunga di un Tour che quest’anno non proporrà molte frazioni dal chilometraggio over 200. Finora non ne sono state affrontate di simili e, nel prosieguo, se ne incontreranno solamente altre tre.
Arrivo in salita: è la situazione più favorevole agli scalatori, perché la mancanza di una discesa successiva impedirà loro di dissipare il vantaggio eventualmente accumulato. Eventualmente perché quella di Arcalis non è un’ascesa particolarmente adatta ai mezzi dei grimpeur puri, uomini alla Pantani per intenderci. I suoi 10,6 Km al 7% sono più adatti a corridori completi come Contador, che negli scorsi mesi ha provato quest’ascesa tortuosa (s’incontrano ben 4 serie di tornanti), trovandola particolarmente idonea alla sue caratteristiche. Sul risultato finale potrebbero influire molto anche la quota (si arriverà a 2240 metri) ed il lunghissimo falsopiano in lenta ascesa che caratterizzerà i 40 Km di strada che condurranno all’attacco della salita finale. In questo tratto si potrebbe assistere alle prime schermaglie tra gli uomini di classica che, invece, difficilmente si muoveranno prima. Il programma odierno prevede altre 4 ascese – tra le quali un colle di prima categoria, il Serra-Seca – ma tutte collocate molto distanti dal gran finale di questa prima frazione pirenaica.
Infine, anche l’attuale situazione di classifica potrebbe lasciare un’indelebile impronta sulla tappa andorrana. Sarebbe più esatto dire la situazione interna di due formazioni, l’Astana e la Liquigas. Per la prima oggi avremo chiara la situazione e capiremo se tra Contador e Armstrong sono proprio tutte rose e fiori: un attrito tra i due potrebbe anche pregiudicare, psicologicamente prima che fisicamente, la condotta di gara dello spagnolo, da tutti ritenuto il gran favorito di questa edizione del Tour.
I Liquigas sforneranno un bel tridente, come fece la Bianchi nel 1981, due squadre accomunate dal colore verdino delle casacche, che solitamente vuol dire speranza. La nostra è quella di non assistere ad una replica, che van tanto di moda nel periodo estivo, della lotta fratricida Nibali – Pellizotti, messa in scena sulle strade del campionato italiano. Una “querelle” interna che rischia di far la fortuna del terzo uomo, il ceco Kreuziger.

SOUVENIRS DU TOUR 1

Sembra l’altroieri, invece sono passati ben 12 anni dall’ultimo – e finora unico – arrivo del Tour sulla cima d’Arcalis, affrontata nel 1997 al termine d’una frazione più tosta di quella odierna, che proponeva ben sei ascese, compresi i quasi 2400 metri dell’Envalira. Quel giorno dominò il tedesco Jan Ullrich, che precedette di 1’08” Pantani e Virenque e andò a conquistare la maglia gialla. Tre anni prima c’era stato il battesimo ciclistico di quest’ascesa, proposta per la prima volta nell’ultima edizione della Vuelta disputata nel mese d’aprile. Lassù vinse il colombiano Camargo, mentre nei successivi ritorni del Giro di Spagna si sono imposti gli spagnoli Igor González de Galdeano (1999), Laiseka (2000), José Maria Jiménez (cronoscalata nel 2001) e Mancebo (2005). Unica variazione sul tema il successo del recente vincitore del Giro d’Italia, il russo Menchov, nel 2007.

Uno scorcio del villaggio di Ordino, la "parrocchia" di Arcalis (wikipedia)
Uno scorcio del villaggio di Ordino, la "parrocchia" di Arcalis (wikipedia)


SOUVENIRS DU TOUR 2

Ordino-Arcalis è una delle principali stazioni di sport invernali andorrane, parte integrante del comprensorio sciistico di Vallnord, il secondo per dimensioni del piccolo principato pirenaico (63 Km di piste, che arrivano fino a 2560 metri di quota), del quale fa parte anche la stazione di Pal-Arinsal, arrivo di tappa al Tour nel 1993 (vittoria del colombiano Rincon). Arcalis ricade nel territorio di pertinenza di Ordino, una delle 7 “parròquias” nelle quali è suddiviso amministrativamente il principato: a sua volta Ordino non è unitaria, ma composta di nove villaggi, nel principale dei quali, omonimo della parrocchia, è possibile ammirare una chiesa d’origine medioevale e antiche case lignee.

LA MÉTÉO
Ancora pioggia sul Tour, sempre alternata a schiarite, nei chilometri iniziali di questa frazione, che partirà alle 11.00. A quell’ora a Barcellona si registreranno una temperatura di 22°C ed un tasso di umidità del 73%, mentre i venti spireranno moderati (max 14 nodi). Addentrandosi tra i Pireni il clima si farà più inevitabilmente più fresco, ma sarà scongiurato, almeno nel finale di gara, il rischio di nuove precipitazioni. Sul piano della temperatura, la situazione nella capitale Andorra La Vella, attraversata a 30 Km dall’arrivo, la situazione sarà simile a quella di partenza. Al traguardo, però, questa potrebbe anche scendere sotto i 15°C, con lo zero termico attestato a 3700 metri di quota. Il cielo sopra Arcalis sarà parzialmente nuvoloso mentre la velocità del vento potrà raggiungere i 20 nodi.

BOULE DE CRISTAL
Finalmente una tappa di montagna! È la prima tappa con arrivo in salita e, di solito, c’è sempre qualcuno che accusa la stanchezza delle prime tappe. Non escludo il fatto che qualche corridore tenterà di evadere dal gruppo nei primi km, c’è un colle di 1 categoria che assegnerebbe parecchi punti; insieme a questi attaccanti di giornata credo che alcune squadre con ambizioni di classifica inseriranno corridori come punto di riferimento per i loro capitani nell’ascesa finale. E poi negli ultimi 10 km vedremo i primi scatti anche se non escludo un arrivo di una 10 di unità (vedi Alpe di Siusi al Giro d’Italia).

LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA

1° Contador
2° Evans
3° Andy Schleck

Mauro Facoltosi & Luca Zanasca

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