COPPI&BARTALI: IL TEATRO DELLA DECIMA SFIDA
marzo 23, 2010
Categoria: Approfondimenti
È giunta alla decima edizione la Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, la terza corsa a tappe per importanza del calendario italiano dopo la Tirreno – Adriatico e il Giro d’Italia. Nel giorno della partenza ufficiale vi presentiamo il percorso di gara che, come consueto, si svolgerà tra Riccione e Sassuolo e che quest’anno presenterà una novita, un breve sconfinamento in territorio veneto. Dopo la cronosquadre del primo giorno, tappe chiave saranno quella di Pavullo nel Frignano – con la scalata ai 1217 del Valico del Barigazzo – e soprattuto quella conclusiva, caratterizzata dalla triplice scalata al Montegibbio.
Fotocopertina: passaggio della Coppi&Bartali 2008 sulla salita del Barigazzo, “Cima Coppi” dell’edizione 2010.
Alla vigilia della Coppa&Bartali siamo pronti a presentare un percorso che come sempre si presenta divertente e selettivo, adatto agli scalatori col guizzo da scattisti. Lo scorso anno fu Cunego a portarsi a casa il trofeo, staccando in due occasioni nientemeno che il futuro campione del mondo Cadel Evans.
Consueta partenza da Riccione, l’ultimo traguardo sarà posto in quel di Sassuolo, in mezzo tanti chilometri che vedranno alcuni tra i migliori ciclisti del mondo darsi battaglia.
Due semitappe in quel di Riccione il primo giorno: finale identico per entrambe le gare in Viale Torino, con la cronosquadre (seconda semitappa) che vedrà una cornice d’eccezione come il circuito automobilistico di Santa Monica di Misano Adriatico.
Il primo giorno difficilmente ci dirà chi vincerà la Settimana Internazionale, ma con tutta probabilità dirà i nomi di chi non vincerà: importantissimo non perdere troppi secondi durante la prova collettiva.
La seconda tappa prenderà il via da San Lazzaro di Savena, come l’anno passato; un circuito iniziale farà da passerella per i corridori che poi prenderanno la strada per Faenza, andando ad affrontare le due scalate del Monte Carla e del Monte Casale prima del GPM di Monte Trebbio, posto 25 km prima del traguardo. Un’altra tappa spettacolare che difficilmente però vedrà l’arrivo solitario di un uomo di classifica.
Più facile che a dare qualche indicazione in più per la vitoria finale sia la terza tappa. Anche qui l’ultima salita sarà a 7-8km dall’arrivo, oggi però le tante difficoltà non lasceranno scampo a chi non è in giornata: i 185km del circuito di Pavullo saranno importantissimi.
La quarta tappa sarà dedicata ai velocisti. Nessuna difficoltà altimetrica e allora l’unico pericolo per gli sprinter rischia di essere una fuga da lontano, mentre gli uomini di classifica non si muoveranno poiché l’indomani li attende la tappa regina. La penultima frazione partirà in quel di Villadose, in provincia di Rovigo, città che lo scorso anno ha ospitato i campionati italiani delle categorie inferiori, mentre l’arrivo è posto a Finale Emilia.
La tappa regina prenderà il via da Fiorano Modenese e sarà ancora una cornice automobilistica, quella del circuito della Ferrari, ad aprire il sipario sull’ultima frazione. I corridori prenderanno quindi la strada di Sassuolo, tradizionale traguardo finale della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, ma le difficolta saranno ben lungi dall’essere finite. Ad attendere i corridori ci sono ancora, tre passaggii per ciascuna, le asperità del Montebabbio e del Montegibbio. Nessun gioco di parole, l’unico gioco sarà quello offerto dai protagonisti. E noi ci auguriamo che sia un gioco duro dove i migliori al via si daranno battaglia: chi non vorrebbe vedere un Riccardo Riccò rinato dopo le vicessitudini che lo hanno costretto a stare fuori per due anni, o magari un Ginanni che coi suoi scatti riesce ad imporsi anche su salite impegnative?
Insomma siamo sicuri che non rimarrete delusi da una gara che in 23 edizioni non ha mai deluso (9 con l’appellativo di Coppi&Bartali) e vanta nel suo albo d’oro nomi come Cunego (2), detentore del titolo, Evans, Pellizzotti, Bettini, Bartoli, Argentin (2), Saronni e Fignon.
Andrea Mastrangelo