NIZZOLO DOMINA IN VOLATA: È SUO IL GP NOBILI 2015.
Giacomo Nizzolo (Team Trek) fa sua la prima corsa del 2015 battendo in volata sul traguardo di Stresa Simone Ponzi (Team Southwest) e Marco Haller (Team Katusha). Corsa caratterizzata da una maxi fuga di 28 corridori su cui il gruppo è ritornato definitivamente a meno di 30 km dall’arrivo. In ottica Sanremo da segnalare la buona prova di Valverde e Lobato, apparsi brillanti nel finale, mentre Fabian Cancellara, uno dei grandi favoriti della Classicissima, è sembrato più dimesso.
La 18° edizione del Gran Premio Nobili Rubinetterie, promosso da quest’anno alla categoria HC e collocato in calendario tra Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, ha offerto a tifosi e appassionati di ciclismo interessanti spunti di riflessione. Già il fatto che alla partenza di Suno erano presenti sette squadre World Tour, oltre a nove Professional e cinque Continental, faceva calamitare le attenzioni su una corsa che, sebbene giovane, ha saputo nel tempo crescere e migliorarsi. Infine, la presenza della selezione della Nazionale Italiana guidata dal CT Davide Cassani era la ciliegina sulla torta della manifestazione. Tra i ciclisti più attesi, anche in vista della Milano-Sandemo di domenica, si segnalava la presenza di Alejandro Valverde e Fabian Cancellara. Nei primi chilometri il gruppo imponeva un ritmo sostenuto con numerosi scatti per provare a formare la fuga. Il primo tentativo era portato da Lucas Gaday (Unieuro Wilier Trevigiani), Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale) e Bartlomiej Matysiak (CCC Sprandi), ma i tre venivano quasi subito ripresi. Poco dopo ci provavano Adriano Brogi (D’Amico Bottecchia) e Branislau Samoilau (CCC Sprandli) ma anche questa volta il gruppo non dava il via libera e chiudeva immediatamente sulla coppia. La corsa procedeva spedita, con una velocità media molto elevata, e soltanto dopo il km° 80 riusciva a formarsi una maxi-fuga di 28 ciclisti, composta da Canola e Pacinotti (Nazionale Italiana), Alafaci, Coledan, Didier e Watson (Team Trek), Veikkanen (FDJ), Anacona e Sanz (Team Movistar), Meyer (Orica GreenEDGE), Hansen e Zepunkte (Cannondale Garmin), Kochetkov e Vorghanov (Team Katusha), Pellizotti e Frapporti (Androni Giocattoli), Kiendys e Matysiak (CCC Sprandi), Valencia (Team Colombia), Stacchiotti e Malaguti (Nippo Fantini), Zhupa e Finetto (Southeast), Girdlestone (Drapac), Williams (Novo Nordisk), Carboni (Unieuro Wilier Trevigiani) e Tizza (Team Idea). Il massimo vantaggio della fuga si registrava intorno al km° 95, dopodiché la Movistar di Valverde e Lobato, seppur presente nella fuga con Anacona e Sanz, decideva di accelerare in testa al gruppo. Sulla prima ascesa verso Massino Visconti, a circa 60 km dall’arrivo, il gruppone dei fuggitivi si sgranava nettamente ed al comando restavano in sette, Canola, Anacona, Meier, Kochekov, Vorganov, Pellizotti e Finetto. Il gruppo, però, li teneva nel mirino visto che il vantaggio era ormai sceso a poco meno di 40 secondi. Eppure un piccolo rilassamento permetteva alla fuga di conservare ancora un vantaggio di una trentina di secondi. Solamente sulla seconda e ultima ascesa a Massino Visconti, a circa 30 km dall’arrivo, il gruppo rientrava definitivamente sugli ultimi fuggitivi, grazie soprattutto al pressing imposto dagli uomini della selezione italiana e della Movistar. Proprio Valverde scioglieva le riserve e scattava, seguito a ruota da un sempreverde Rebellin (CCC Sprandi). I due scollinavano sul secondo e ultimo GPM e si lanciavano nella discesa verso Arona. Intanto, il gruppo alle loro spalle provava a riorganizzarsi al loro inseguimento. Ai meno 15 il vantaggio della coppia di testa era di 35 secondi. L’inseguimento era condotto in principal modo dal Team Katusha e dalla Garmin Cannondale. La forte accelerazione impressa dal gruppo consentiva il ricongiungimento a meno di 10 km dall’arrivo ed era ormai evidente che la corsa si sarebbe conclusa in volata. Giacomo Nizzolo (Team Trek) riusciva così a sopravanzare Simone Ponzi (Team SouthEast) e Marco Haller (Team Katusha), mentre in quarta posizione Juan José Lobato (Team Movistar) precedeva Grega Bole (CCC Sprandi) a chiudere la top five. Nizzolo fa sua la prima corsa del 2015 ed ora l’attenzione non può che rivolgersi verso la Milano-Sanremo, piatto forte dell’imminente week end.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 4:01:30
2 Simone Ponzi (Ita) Southeast
3 Marco Haller (Aut) Team Katusha
4 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
5 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
6 Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
7 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini
8 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
9 Antonio Parrinello (Ita) D’Amico-Bottechia
10 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010
11 Nicola Gaffurini (Ita) MGKVis-Vega
12 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia
13 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
14 Luis Mas (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
15 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
16 Matej Mohoric (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
17 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
18 Yonathan Monsalve (Ven) Southeast
19 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast
20 Simone Petilli (Ita) Unieruro-Wilier