BOONEN: SI SCRIVE TIRRENO, SI LEGGE SANREMO

marzo 12, 2010
Categoria: News

TornadoTom abbatte ogni tipo di avversario nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Il campione belga, al quarto centro stagionale, trionfa a Montecatini Terme resistendo all’incredibile rimonta del sorprendente Martens e, soprattutto, assesta un notevole schiaffo morale a Daniele Bennati, sconfitto di giornata, che aveva fatto lavorare tutta la squadra nel finale e, sulla linea del traguardo, non è andato oltre il gradino più basso del podio. In classifica generale non cambia nulla, con Gerdemann sempre in azzurro anche se adesso Boonen ha il suo identico tempo.

Foto copertina: la vittoria di Tom Boonen alle terme di Montecatini (foto Bettini)

Se in Lombardia e nel Lazio, perché sono i casi più eclatanti, c’è chi si lamenta per il ritardo nella presentazione di questa o quella candidatura, nel ciclismo c’è chi, invece, non vuole perder tempo e, con una decina di giorni di anticipo rispetto al previsto, mette la sua firma sul listino “Vinco la Sanremo”. E, al momento, ci sembra anche il capolista, vero Tom Boonen?
Il campione nazionale belga, nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico con partenza ed arrivo a Montecatini Terme, piazza la zampata più prestigiosa di questo inizio di stagione nonostante sia già la quarta visto che aveva già portato a casa due tappe in Qatar ed una in Oman. E, visto come stanno messi gli altri Cavendish su tutti, si preannuncia anche come uno dei maggiori indiziati a potersi prendere, finalmente per lui, la Classicissima.
E poi c’è lo sconfitto di giornata che risponde al nome di Daniele Bennati. La Liquigas-Doimo aveva riposto in lui la fiducia massima, con tutta la squadra in testa al gruppo a recuperare sul quartetto in fuga dal mattino e, soprattutto, a menar le danze nell’ultimo chilometro. Poi, Fabio Sabatini lo aveva lasciato in testa agli ultimi duecento metri in leggera salita della frazione ma fin dalla prima pedalata si è visto che per l’aretino non era giornata e, alla fine, si è fatto superare anche da Martens, la sorpresa assoluta di questa seconda tappa che, se si fosse concluse venti metri più in là di dove è realmente finita, probabilmente sarebbe riuscito anche a superare lo stesso Boonen.
I corridori partono al mattino con una bella notizia: a Montecatini fa un po’ meno freddo che a Rosignano e, soprattutto, non piove. All’ottavo chilometro (su 146) se ne vanno in quattro: Perez (Euskaltel-Euskadi), Ignatiev (Katusha), Marangoni (Colnago-CSF) e Diego Caccia (ISD-Neri) a conferma, quest’ultimo, delle parole dette ieri in corsa dal ds della squadra toscana Luca Scinto che la ISD si farà vedere in ogni singola frazione. La loro azione sembra comunque interessante visto che, quando entrano nel circuito finale, e quindi mancano circa quaranta chilometri alla fine, il loro vantaggio è di 4’30”. Il gruppo, con il testa il Team Milram del capoclassifica Gerdemann, inizia a rintuzzare, ma non più di tanto il divario, soprattutto grazie al lavoro del Team Sky e della Garmin per un Tyler Farrar che vorrebbe lasciare il segno. Chi manca davanti è, come ieri, la Htc-Columbia visto che già sul secondo passaggio sul Vico, la salita del circuito finale di 11 km, alza bandiera bianca e andrà a chiudere con un ritardo superiore ai cinque minuti. Insomma, se Boonen parte come favorito per Sanremo, il vincitore in carica sembra davvero completamente fuori condizione. I quattro al comando resistono quanto più possibile e al suono della campana, a 11 chilometri dalla fine, hanno sempre 1’20” ma con una salita da affrontare. A metà ascesa mette la testa avanti Ignatiev ma, seppur a rilento, il più lesto a chiudere è Caccia mentre gli altri due rientrano con più fatica. Dietro, nel frattempo, il gruppo è lanciato a tutta, Sky si è fatto da parte e un bravissimo Daniel Oss (neo-prof ma sentiremo parlare senz’altro di lui) mena le danze, prima dell’entrata in azione degli uomini Androni: Serpa impone un ritmo infernale, Ginanni, Scarponi e Garzelli sono a sgambettare dietro di lui ed il vantaggio dei quattro, al Gpm, è intorno ai 30”. Nella discesa verso Pieve a Nievole, Caccia sembra il miglior Savoldelli ma in gruppo c’è Ginanni, si corre quasi in casa sua, che fa ancora meglio ed in pratica è lui a chiudere definitivamente il buco ai meno sei. I quattro rimangono a bagno maria fino a quattro chilometri, poi c’è la striscia verde della Liquigas-Doimo che li inghiotte definitivamente alle porte di Montecatini. Il resto è già raccontato.
E, come detto, quello che ha sorpreso di più è stato Martens (Rabobank) che ha chiuso al secondo posto, mentre dietro Bennati sono finiti McEwen (toh, chi si rivede), Rojas, Ginanni che alla fine ha voluto provare pure la volata, un bravo Sacha Modolo e Danilo Hondo, sprinter delegato in casa Lampre-Farnese a sostituire temporaneamente Ale-Jet che deve riprendersi dal capitombolo di lunedì scorso in allenamento.
In classifica, la maglia di leader rimane sulle spalle di Linus Gerdemann nonostante Boonen abbia adesso, in virtù degli abbuoni, lo stesso tempo ed in terza posizione, sempre per lo stesso motivo, è salito Aitor Perez che si è preso quanti più secondi possibili ai traguardi volanti di giornata essendo in fuga.
Domani terza tappa, da San Miniato a Monsummano Terme: si parte da Pisa, si arriva ancora una volta in provincia di Pistoia. Frazione senz’altro più impegnativa con il San Baronto da affrontare due volte (ma da due versanti diversi) e la salita de I Papi che potrebbe far grossa selezione. Saremo davvero sulle strade del ct Franco Ballerini al quale è dedicata questa corsa (si passerà proprio di fronte al cimitero dove è sepolto il “Ballero”) ma saremo anche, e soprattutto, sulle strade di Francesco Ginanni che oggi ha fatto vedere di essere in palla e domani, sulle sue salite, vorrà far vedere senz’altro qualcosa, se non altro per sgranare un po’ il gruppo. L’obiettivo deve essere quello di arrivare a Monsummano, dalla fine della discesa del San Baronto all’arrivo ci saranno una decina di chilometri, con un gruppo di 30-40 unità. Solo così, il giovane di Casalguidi potrà puntare al successo. E la Androni cercherà in tutti i modi di aiutarlo. Ma, come si dice, tra il dire e il fare c’è di mezzo…Boonen.

Saverio Melegari

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