DOPO IL BOOM, ARRIVA IL BUUM: IL PISTOLERO COLPISCE IL BERSAGLIO

marzo 12, 2010
Categoria: News

Era l’uomo più atteso e non ha deluso le aspettative: lo spagnolo Contador ha vendicato lo smacco subito l’anno scorso a Fayence impallindando gli avversari sulla salita di Mende, la più impegnativa tra quelle proposte nel tracciato della Parigi-Nizza 2010. Il vincitore dell’ultimo Tour de France ha pure conquistato la maglia gialla, che ora difenderà con i denti e con le unghie, sperando di non incappare in una giornata storta, come quella patita dodici mesi fa.

Foto copertina: sulla Croix Neuve “Pistolero” Contador fa secchi gli avversari (foto Bettini)

Se ieri ad Aurillac si era avuto sentore delle intenzioni bellicose di Contador, oggi a Mende il corridore spagnolo ha fugato gli ultimi dubbi: il “Pistolero” vuole portare a casa la Paris-Nice 2010.
Oggi era il giorno ideale per dare la zampata giusta e intimorire gli avversari. Lungo i 173 km da Maurs a Mende i tratti pianeggianti erano veramente pochi e i 168 partenti avrebbero avuto a che fare con ben 6 GPM: Côte de Montsalvy (cat.2, 4,2 km al 6%), côte de Lassouts (cat.3, 7,5 km à 3,6 %), Côte de la Crouzette (Cat.3, 3,9 km al 3,6%), Côte de Chabrits (cat.2, 2,4 km al 6,8%) e infine l’arrivo in vetta alla Côte de la Croix-Neuve – Montée Laurent Jalabert (cat.1, 3,1 km al 10,1%).
Nonostante quello che attendeva il gruppo anche oggi la partenza è stata frizzante come nei giorni precedenti, con il primo attacco di Popovych (RadioShack) e Verdugo (Euskaltel) nei primissimi chilometri, raggiunti successivamente da Timmer e da Le Lay. Dopo il ricongiungimento si avvantaggia nuovamente Timmer, subito seguito da Pineau, Loubet, Nieve, Moinard, Marino e dall’italiano Marco Marcato (Vacansoleil Pro Cycling Team). A questo punto, la Saxo Bank, squadra del leader Voigt, guadagna la testa del plotone e cerca di mettere il guinzaglio ai fuggitivi, mantenendo il loro vantaggio a un livello accettabile per le ambizioni del tedesco in maglia gialla.
Con il passare dei chilometri, mentre i fuggitivi fan vendemmia di GPM e traguardi volanti, è l’Astana a mettersi a tirare il gruppo. Dopo una fase altalenante, che sembrava favorire i fuggitivi, il divario comincia drasticamente a calare e a far svanire i sogni di gloria di chi è in avanscoperta fin dal decimo chilometro. A tirare il gruppo si affacciano anche Cervelo, Liquigas-Doimo e HTC Columbia, facendo capire così che il finale di gara sarà incandescente.
Il plotone raggiunge i sei in fuga quando mancano solo 11 km all’arrivo, con ancora la Côte de Chabrits e la salita finale della Côte de la Croix-Neuve, dedicata a Laurent Jalabert, da affrontare.
Archiviata la pratica di andare a chiudere il gap, comincia la bagarre. Le salite finali sono affrontate ad alta velocità e con la sfrontatezza di chi vuole dimostrare agli altri la propria forza.
In un turbinio di maglie dai diversi colori che si avvicendano in testa al gruppo, le avanguardie arrivano tutte assieme fino a poco più di un chilometro e mezzo dal traguardo. È a quel punto che Alberto Contador si eleva dalla massa e s’invola solo e determinato verso la meta, verso il successo e verso la maglia gialla della corsa che porta al sole.
Alle spalle dello spagnolo di Pinto si piazzanoaltri tre iberici, Alejandro Valverde (già vincitore del Giro del Mediterraneo) e Samuel Sanchez a 10”, mentre Joaquim Rodriguez è 4° a 18”. Il migliore degli italiani è Damiano Cunego, 6° a 21”, mentre il leader in corsa, il tedesco Voigt, si piazza 12° con 44” di ritardo e perde la maglia gialla.
Infatti, adesso in classifica generale Alberto Contador guarda tutti dall’alto, con un vantaggio di 24” su Valverde, 25” su Kreuziger, 28” su Luis Leon Sanchez, 29” su Samuel Sanchez e 34” su Voigt. Seguono. Primo italiano in classifica è Ivan Santoromita, 36° a 2’56”.
Nel giorno del suo 55° compleanno Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana, non poteva desiderare un regalo più bello.
La maglia verde della classifica a punti è ancora del portacolori Liquigas-Doimo Sagan, quella a pois dei GPM ancora di Laurent Mangel della Saur-Sojasun mentre quella bianca dei giovani è passata a Roman Kreuziger, pure in forza alla Liquigas-Doimo.

Mario Prato

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