SAGAN: SEGNATEVI QUESTO NOME
Alla Parigi – Nizza è stato il giorno della vittoria di Peter Sagan, promettentissimo ventenne slovacco che sul traguardo di Aurillac ha messo in fila il gruppo, battendo anche dei “mammasantissima” del calibro di Contador e Voigt, che festeggia con la conquista della maglia gialla. La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Huguet, Maes e Roelandts e dalla decisione della giuria di posticipare la partenza di 50 Km, a causa della presenza di neve e ghiaccio nei chilometri iniziali.
Foto copertina: l’urlo di Sagan spazza Aurillac (foto AFP)
Che oggi fosse il primo giorno ”importante” alla corsa a tappe francese era risaputo, ma che anche il maltempo ci mettesse lo zampino non lo si poteva prevedere.
Così, a causa della presenza di neve e ghiaccio sulla sede stradale, la partenza è stata portata da Saint-Junien a San Yrieix-la-Perche, accorciando il percorso di 53 km e cancellando il traguardo volante di Coussac-Bonneval e i primi due gran premi della montagna.
Comunque, maltempo o non maltempo, la tappa è stata onorata dai 170 partenti con un avvio frizzante e con il gruppo che rintuzzava la frenesia di chi cercava la fortuna di un attacco. Più fortunati sono stati Huguet (Skil-Shimano), Maes (Quick Step Cycling Team) e Roelandts (Omega Pharma – Lotto) che, dopo 33 km di gara e di bagarre, riescono ad avvantaggiarsi fino a raggiungere il massimo vantaggio di 7’ ai piedi della cote de Sainte Fortunade. I tre in fuga fanno incetta di punti, conquistando anche il GPM di Sexcles e il traguardo volante di Montvert. Nel frattempo, la Caisse d’Epargne si accollava l’onere di ricucire il gap, che dava i suoi frutti con l’avvicinarsi al traguardo finale.
Infatti, con il diminuire dei km all’arrivo e con l’avvicinarsi del gruppo, i tre battistrada perdono la compattezza e cominciano a esibirsi in una serie di scatti e controscatti, che favoriscono il lavoro di chi insegue. Sull’ultima salita di giornata avvenivano il ricongiungimento e l’attacco definitivo, animato da Contador che permetteva l’avvantaggiarsi di sei ciclisti che transitavano compatti sotto l’ultimo striscione GPM e andavano a giocarsi l’arrivo di tappa, distante appena 3 Km. Il portacolori Liquigas Peter Sagan si aggiudicava il traguardo di Aurillac davanti a Rodriguez (Katusha) e Roche (AG2R – La Mondiale). Seguivano a 2” gli altri componenti del sestetto, Jens Voigt (Saxo Bank), Tony Martin (HTC Columbia) e Contador (Astana). Il gruppo, regolato dall’italiano Mirco Lorenzetto (Lampre – Farnese Vini), arrivava con 6” di ritardo.
Grazie alla vittoria Sagan è balzato in testa sia alla classifica a punti (maglia verde), sia a quella dei giovani (maglia bianca), mentre in classifica generale occupa la seconda posizione a 6’’ dal leader Voigt (Saxo Bank). La maglia a pois di leader dei GPM è indossata da Mangel Laurent (Saur-Sojasun).
Sagan ha commentato così la sua prima vittoria grande da professionista: «E’ una grande gioia che speravo di conquistare già ieri. Sapevo di stare bene e nel finale della tappa odierna si è presentata l’occasione giusta per cercare il successo. Il rettilineo d’arrivo era adatto ad una progressione di forza e, trovato il momento giusto, sono riuscito a vincere con un buon margine. Ora ci aspettano altre quattro tappe: vedremo se la corsa mi offrirà altre opportunità come questa».
Mario Prato