SAN LORENZO AL MARE – SANREMO: TUTTI IN PISTA AL GIRO 2015
Partenza inedita per il Giro 2015 che, per la prima volta nella storia del ciclismo, proporrà una tappa interamente tracciata su di una pista ciclabile. Lo stesso scenario che fa da sfondo alla finale della Milano-Sanremo accompagnerà le squadre impegnate in una veloce cronosquadre di circa 18 Km, tracciata lungo la dismessa linea ferroviaria per la Francia, tutta rettilinei e rarissime curve. Mentre i ricordi della ‘’classicissima’’ si succederanno uno dietro l’altro, le formazioni in gara andranno alla caccia della prima maglia rosa della novantottesima edizione della corsa rosa.
È la simpatica novità escogitata dagli organizzatori per la partenza del Giro n° 98. In oltre cent’anni di competizioni ciclistiche si era gareggiato su tutti i ‘’lidi’’ possibili e immaginabili, dagli sterrati d’inizio secolo scorso agli odierni asfalti, dalle normali strade alle autostrade per finire sulle piste dei velodromi, ma mai era stata proposta una gara professionistica da disputarsi interamente su di una pista ciclabile, a parte un timido tentativo effettuato qualche stagione fa al Girobio (l’ex Giro d’Italia dei dilettanti). In quell’occasione si era trattato di una cronometro individuale, che vedeva dunque i corridori lanciarsi uno per volta lungo un tracciato, tra Giulianova e Alba Adriatica, che non presentava particolari problemi per lo svolgimento di una gara del genere, mentre sarebbe risultato troppo pericoloso se fosse stato affrontato a squadre, come, invece, accadrà il 9 maggio 2015 lungo i 17,6 km che condurranno le varie formazioni in gara da San Lorenzo al Mare a Sanremo. Ciò è stato reso possibile dalla dismissione di un lungo tratto di ferrovia che, trasferita più all’interno in seguito al raddoppio dei binari, ha visto sparire binari, traversine e massicciata, che hanno lasciato il posto a una pista ciclabile larga 6 metri e dotata di ben tre corsie, due per senso di marcia e una riservata ai pedoni, con il Mar Ligure sempre in vista, alcuni tratti residui delle tipiche recinzioni a rammentare l’originaria genesi ferroviaria di questo itinerario e la possibilità di fare un tuffo nella storia della Milano-Sanremo grazie all’apertura di un museo installato in una delle gallerie dell’ex strada ferrata. Dunque, palcoscenico insolito a parte, la prima delle quattro frazioni liguri del Giro 2015 sarà una cronosquadre simile a quelle disputate a partire dal 2006, l’anno nel quale la gestione Zomegnan le ha reintrodotte dopo un lungo periodo d’oblio. Di queste ultime sarà una delle più brevi, con poco meno di 18 Km da percorrere su di un tracciato decisamente filante, grazie ad un’altimetria snella, alle poche curve e ai frequenti rettilinei, sui quali un tempo sfrecciavano i treni da e per la Francia.
La rampa di lancio sarà collocata, come detto, presso la vecchia stazione di San Lorenzo al Mare, località balneare il cui nome è ben noto ai ‘’suiveurs’’ della classicissima perché è da questo centro che inizia la Cipressa, l’ascesa inserita nel 1982 da Vincenzo Torriani per rendere più impegnativo un tracciato dove il solo Poggio non garantiva più la selezione come un tempo. Poco dopo il via le squadre si infileranno in una galleria lunga quasi un chilometro, tornando a pedalare alla luce del sole poco prima di giungere al porto turistico di Marina degli Aregai, capace di 1000 posti barca e costruito negli anni ’90 non distante dal luogo dove la Sanremo ritrova l’Aurelia dopo la picchiata dalla Cipressa, la più difficile discesa più della ‘’classica dei fiori’’ a causa della presenza di diverse curve cieche, come quella dove l’olandese Jan Raas tirò dritto nel 1984, volando nella sottostante scarpata. Niente di questi problemi, invece, per i ‘’girini’’ del 2015 che, di lì a breve, transiteranno tra le case di Santo Stefano al Mare, altra località balneare che, assieme alla citata San Lorenzo e a Bordighera, nel 2014 ha avuto l’onore di essere stata insignita dalla FEE (Foundation for Environmental Education) della prestigiosa ‘’Bandiera Blu’’, riconoscimento attribuito alle migliori località costiere dell’Europa. Poco più avanti ad applaudire il passaggio delle formazioni in gara toccherà ai cittadini di Riva Ligure: è da questo centro, nei cui pressi si trova l’interessante santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio, che ha inizio la salita verso Pompeiana, annunciata nuova difficoltà della Sanremo a settembre 2013 ma rimasta sulla carta a causa del maltempo che colpì l’Imperiese pochi mesi più tardi e che, non essendo ancora del tutto risolti i problemi idrogeologici, rimarrà fuori dal tracciato anche nell’edizione del 2015. Lasciata Riva, il tracciato della ciclabile tornerà ad affiancarsi per un brevissimo tratto all’Aurelia, discostandosene proprio nel punto dove la statale fiancheggia i resti di Costa Balenae, stazione di sosta dotata di un piccolo porticciolo e fondata dopo il 181 a.C. a metà strada tra le colonie Locus Bormani e Albium Intemelium, le odierne Diano Marina e Ventimiglia. Superato il corso del torrente Argentina, che scende al mare dall’omonima valle, si attraverserà ora Arma di Taggia, altro centro turistico conosciuto non solo al popolo dei vacanzieri ma anche agli amanti della buona tavola per la coltivazione delle olive dette, per l’appunto, taggiasche perché giunte in Italia proprio in questo luogo, qui importate da monaci colombaniani provenenti dall’abbazia francese di Lérins (Provenza). Alla ‘’classicissima’’, invece, il passaggio da Arma rappresenta la fine del tratto in pianura successivo alla Cipressa e l’annuncio del vicino Poggio, anticipato dallo ‘’zampellotto’’ del Capo Verde, piccola asperità che la ciclabile supera di slancio infilandosi in una breve galleriola, tornando a mostrare il mare in vista dell’ingresso nel territorio municipale di Sanremo e del passaggio ai piedi della frazione di Bussana Nuova, la più popolosa della ‘’città dei fiori’’, costruita nel 1887 dopo che un disastroso terremoto distrusse quasi completamente il vecchio borgo arroccato in collina, lasciato al più totale abbandono fino alla rinascita iniziata negli anni ’50 del secolo scorso, quando vi si stabilirono diversi artisti italiani e stranieri, che hanno ridato viva a Bussana Vecchia. Nel frattempo le serre che punteggiano le pendici all’orizzonte annunciano l’oramai prossimo arrivo in una città che si presta a mille palati perché Sanremo non offre soltanto il pathos della più celebre corsa ciclistica di un giorno italiana o il profumo dei fiori, qui coltivati sin dalla fine dell’Ottocento. Qui c’è la possibilità di far giocare anche tutti gli altri sensi, il ‘’tatto’’ degli affari e del rischio nel liberty Casinò Municipale e l’udito ascoltando e riascoltando i successi usciti dal festival canoro nato nel 1951 sulla scia, per usare una terminologia ciclistica che ben si adatta all’esercizio della cronosquadre, di una simile manifestazione organizzata nel 1948 e nel 1949 alla ‘’Capannina di Marco Polo’’ a Viareggio e che aveva avuto un ulteriore precedente nel biennio 1936-1937 a Rimini. Rimane ora, mentre s’inganna il tempo tra un arrivo e un altro, di rifarsi gli occhi ammirando la cittadina ligure, gironzolando tra i carrugi della Pigna (la città vecchia) e soffermandosi di fronte ai principali monumenti, dalla basilica romanica di San Siro al citato Casinò, dal panoramico santuario della Madonna della Costa all’inaspettata ‘’chiesa russa’’, concendensi infine uno scatto davanti alla Fontana dello Zampillo, biglietto da visita dell’indimenticato rettilineo di Via Roma, teatro di sfide a pedali rimaste nella storia dello sport.
Mauro Facoltosi
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