PARIGI – NIZZA 2010: UN PERCORSO “SCIOCCO”, MA….
marzo 6, 2010
Categoria: Approfondimenti
Decisamente negative sono le prime impressioni sul tracciato della Parigi – Nizza 2010. Gli organizzatori francesi, accogliendo le richieste dei gruppi sportivi, hanno alleggerito il percorso, che nelle ultime stagioni aveva presentato impegnativi finali di tappa (Ventoux / Mont Serein, Montagne de Lure) e frazioni di media montagna parecchio frastagliate, quanto bastava per sorprendere un Contador che pensava di avere il successo in tasca. Quest’anno, invece, di realmente duro dovrebbe esserci solo l’approdo sulla Croix-Neuve, sopra Mende, ma l’ascesa è troppo breve perché sia considerata veramente selettiva. Ne uscirà, di conseguenza, una corsa “sciocca”, insipida quanto il tracciato? Non è detto, anzi, potrebbe scaturirne una delle edizioni più massacranti della storia della “Course au Soleil”, nella quale conterrano molto anche in nervi.
Foto copertina: sulla Croix Neuve di Mende si fatica anche a piedi, ma alla Parigi – Nizza potrebbe non bastare…. (mende.blogs.midilibre.com)
Planimetria ed altimetrie tratte dal sito ufficiale della corsa, www.letour.fr
Quotazioni in ribasso per la Parigi – Nizza, ma non ci stiamo riferendo allo tsunami di una crisi finanziaria che ha colpito qua e là anche nel mondo del ciclismo. Semplicemente gli organizzatori della corsa a tappe francese hanno ridisegnato lo skyline della loro creatura, probabilmente per venire incontro alle richieste dei corridori di tracciati meno improbi, all’interno di stagioni che di gare dure ultimamente ne presentano parecchie (Giro, Vuelta e Delfinato su tutte, ma quest’anno nemmeno il Tour scherza, dopo il percorso “farsa” del 2009). Al Tour de Suisse già da alcune edizioni si sono adeguati e, quest’anno, in Italia è stato alleggerito anche il programma della Tirreno – Adriatico, con risultati totalmente opposti rispetto a quelli della “Course au Soleil”. Zomegnan è riuscito ad accontentare sia il gruppo, sia gli appassionati tracciando un percorso interessante nonostanti i tagli: è bastato togliere la cronometro e distribuire diversamente le difficoltà, conservando la salita “faro” (quest’anno sarà la Forca di Presta) e rinunciando a Montelupone ma spargendo tanti piccoli muretti lungo tutto l’itinerario.
In Francia non avevano cronometro da levare – c’era solo il prologo, che non è stato toccato – e così Prudhomme ha deciso di spazzare via le montagne: nella scorsa edizione c’erano stati l’arrivo in salita alla Montagne de Lure e la tormentata tappa di Fayence, quest’anno l’unica tappa veramente dura sarà quella di Mende, con il traguardo posto in vetta a uno strappo ripidissimo ma che, per l’appunto, è solo uno strappo. Per gli scalatori sarà dura e non solo per loro. Se è vero che un tracciato simile è davvero poco appetitoso, va anche detto che, alla fine, il percorso della Parigi – Nizza 2010 potrebbe risultare ancor più impegnativo di quello, nettamente più montagnoso, che sarà proposto alla “Corsa dei due mari”.
Quando fu presentato il Giro d’Italia del 1985 – il più infelice della storia sotto il profilo altimetrico. Con poche montagne, facili e mal collocate – Alfredo Martini disse che, con un percorso del genere, non bisognava assolutamente lasciarsi scappare nemmeno una fuga. Quella era una frase pronunciata a commento di un tracciato che prevedeva anche tre lunghe cronometro, ma alla Parigi – Nizza non ci saranno nemmeno quelle e, dunque, le parole di Martini diventano ancor più sacrosante: se strada facendo andrà in porto un tentativo, poi non s’incontreranno vere difficoltà con le quali si potranno disarcionare dalla vetta della classifica coloro che saranno riusciti a raggiungerla con un tentativo da lontano.
Di conseguenza, chi punta alla vittoria finale dovrà affrontare con le antenne ben dritte tutti i 1288 Km del tracciato predisposto tra Montfort-l’Amaury e Nizza, sottoponendo il proprio organismo a uno stress che, alla fine, potrebbe risultare più deleterio sul piano psicologico che su quello fisico. E occorreranno nervi ben saldi per non naufragare e incappare in clamorose défaillance, come quella vissuta da Contador l’anno scorso nella tappa di Fayence.
1a TAPPA: MONTFORT-L’AMAURY – MONTFORT-L’AMAURY (cronometro, 8 Km)
Il tracciato stabilito dagli uomini ASO sarà uno dei più incerti della storia della Parigi – Nizza, giunta quest’anno alla 68a edizione, e lo si capirà fin dalla cronometro d’apertura. Non si tratterà di un semplice prologo e nemmeno di un’occasione servita su di un piatto d’argento ai cronoman per cercare di mettere in cascina più secondi possibili. Dalla loro parte c’è la scelta di gareggiare su strade in gran parte planimetricamente filanti (una dozzina di curve in tutto), ma dovranno fare i conti con un’altimetria movimentata, che sicuramente ne frenerà le cilindrate. In particolare, la partenza di questa tappa per loro si annuncia ad handicap poiché un chilometro dopo esser scesi dalla rampa di lancio si andrà ad affrontare il primo dei 30 traguardi GPM previsti, la Côte de Boursouffle. Sono appena 600 metri di strada inclinata al 6%, ma potranno influire sul risultato della prima giornata di gara, anche perché ci sarà un secondo tratto da percorrere all’insù, anche se l’ascesa del Chêne Rognieux, prevista a 2300 metri dal traguardo, nulla ha di “rognoso” essendo poco pù d’un falsopiano.
Nonostante le difficoltà non dovrebbe essere difficile volare su questo tracciato a quasi 50 Km/h, anche se poi, alla fine, ad imporsi potrebbe anche essere, più che un passistone alla Cancellara (assente in Francia), un outsider delle gare contro il tempo, come accadde al Giro d’Italia del 1993, nella tappa di Portoferraio, sull’isola d’Elba. Quel giorno l’uomo più atteso era Miguel Indurain ma, dopo 9 Km percorsi a quasi 51 orari e al termine di una crono abbastanza simile a quella di Montfort-l’Amaury, il navarro si dovrà accontentare del piazzamento, preceduto di 2” da Maurizio Fondriest.
PARTENZA PRIMO CORRIDORE: Rue de la Moûtière, ore 13.40
MEDIE PREVISTE: 48 Km orari
GPM: Côte de Boursouffle (3a cat – 178m – 0,6 Km al 6% – dopo 1,5 Km)
RILEVAMENTO TEMPI INTERMEDI: Côte de Boursouffle (Km 1,5)
ARRIVO: l’arrivo dell’ultimo corridore è previsto a Montfort-l’Amaury, Route de Saint-Léger, attorno alle 16.45; previsti circa 10 minuti di gara.
SITI DEDICATI: http://www.yvelines2.yvelines.fr/actus/parisnice/index.html
2a TAPPA: SAINT-ARNOULT-EN-YVELINES – CONTRES (201,5 Km)
La mannaia di Prudhomme è calata anche sulla prima frazione in linea, giornata tradizionalmente riservata alle ruote veloci del gruppo, che solitamente non si lasciavano mai scappare la possibilità di giocarsi la vittoria al termine d’un tracciato che proponeva solo qualche “côtes” di terza categoria. Anche stavolta sarà così, poiché sul percorso è passata la “pialla di San Giuseppe” e l’itinerario della seconda tappa sarà insolitamente piatto, tracciato com’è in terre dove gli zampellotti si trovano come i funghi. La Francia è terra più collinosa che pianeggiante, lo dimostrano le mosse frazioni delle prime settimane di Tour, e riuscire a proporre un tracciato come quello della Saint-Arnoult-en-Yvelines – Contres può essere definito una piccola impresa. Gioiranno gli sprinter che, al massimo, recrimineranno per la mancanza di un circuito finale, che darà loro modo di studiarsi il finale di gara prima della volata. In mancanza di gran premi della montagna, movimenteranno questa giornata i due “sprints intermédiaires”, presso i quali saranno elargiti abbuoni per la classifica generale (3, 2 e un secondo, in base all’ordine di passaggio) – oltre a quelli normalmente previsti al traguardo, ovviamente più consistenti (10, 6 e 4 secondi) –, punti per la classifica a punti e premi in denaro. Tagliare per primo uno di questi sprint vorrà dire intascare 100 €, la stessa cifra che è versata ai vincitori dei GPM, indipendente dalla categoria. Un successo di tappa, invece, sarà gratificato dall’organizzazione con 4000 € e premi monetari a decrescere saranno previsti per i primi 20 dell’ordine d’arrivo (minimo 100 €). Colui, infine, che s’imporrà nella 68a Parigi – Nizza intascherà qualcosa come 16.000 €.
RADUNO DI PARTENZA: Avenue Henri Grivot, ore 11.50
VIA VOLANTE: ore 11.57, D.988
MEDIE PREVISTE: 40 – 44 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Gaubert / Guillonville (Km 66) tra le 13.27 e le 13.36; Herbault (Km 145), tra le 15.15 e le 15.35
ZONA RIFORNIMENTO: Ouzouer-Le-Marche (Km 92,5)
ARRIVO: a Contres, tra le 16.32 e le 16.59
SITI DEDICATI: http://www.yvelines2.yvelines.fr/actus/parisnice/index.html
3a TAPPA: CONTRES – LIMOGES (201 Km)
Le prime due frazioni della Parigi – Nizza sono tradizionalmente terreno di caccia per i velocisti ed anche il traguardo limosino dovrebbe finire nel carniere di qualche sprinter. Condizionale d’obbligo, in questo specifico caso, perché nell’unico precedente a Limoges della corsa francese gli sprinter si videro scappare sotto il naso Franco Pellizotti, scattato a 300 metri dalla linea d’arrivo e capace di fare secco un gruppo provato dai saliscendi di giornata e generalmente avvezzo ad esorcizzare finali ben più ardui. Il finale sarà lo stesso della tappa di tre anni fa, con il traguardo preceduto da una breve rampetta e, 11 Km prima, la Côte de Nieul, nel 2007 semplice luogo di passaggio e stavolta coronata da un GPM di 3a categoria. Sarà di sicuro un trampolino di lancio per chi non vorrà aspettare l’ultimo chilometro per tentare un assolo, al pari delle altre due asperità previste lungo il cammino. Grosse sorprese, comunque, da questa giornata non dovrebbero essercene, essendo l’ostacolo più esigente – il chilometro al 6% circa della Maison Neuve, con tratti al 9% – collocato a distanza di sicurezza dal traguardo.
PARTENZA: ore 11.40
VIA VOLANTE: ore 11.55, D.675
MEDIE PREVISTE: 40 – 44 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Le Blanc (Km 92,5) tra le 14.01 e le 14.14; Roussac (Km 164), tra le 15.39 e le 16.01
ZONA RIFORNIMENTO: Le Blanc (Km 95,5)
GPM: Côte de Saint-Aignan (3a cat – 141m – 2 Km al 3% – dopo 15 Km), tra le 12.15 e le 12.18; Côte de Maison Neuve (3a cat – 283m – 1,1 Km al 6,1% – dopo 156 Km), tra le 15.28 e le 15.49; Côte de Nieul (3a cat – 401m – 2,8 Km al 3,9% – dopo 15 Km), tra le 16.14 e le 16.40
ARRIVO: a Limoges, Boulevard de Beaublanc, tra le 16.29 e le 16.57
SITI DEDICATI:
http://www.tourdulimousin.com/index.php?option=com_content&task=view&id=460&Itemid=27
4a TAPPA: SAINT-JUNIEN – AURILLAC (208 Km)
Sarà una classica frazione di media montagna, come e differentemente da quella che si concluse nel capoluogo del dipartimento del Cantal l’11 luglio del 2008. Si era al Tour de France, ovviamente, al termine d’una frazione che proponeva due salite vere, seppur non durissime, il Col d’Entremont e il Pas de Peyrol, la prima svettante a 1210 metri, la seconda alta 1586 metri ed entrambe collocate non vicinissime al traguardo di Aurillac, dove giunse primo lo spagnolo Luis León Sánchez.
Anche il tracciato della quarta tappa della Parigi – Nizza è iscrivibile nel novero delle giornate di medio impegno, anche se il percorso sarà totalmente differente rispetto al Tour, privo di grandi salitoni ma con le asperità che contano collocate a portata di traguardo. Strada facendo dovranno essere superati 6 traguardi GPM, dei quali gli ultimi tre saranno quelli più appetitosi, classificati di 2a categoria e proposti in un decrescendo di chilometraggio e in un crescendo di pendenze. L’ultimo ostacolo, il Chemin de la Martinié, sarà dunque il più breve, un chilometro scarso, ma anche il più inclinato, con una media del 7,2% e, per chi punterà al successo di tappa e magari anche alla conquista della maglia di leader, rappresenterà anche una sorta di “punto di non ritorno”. Chi si staccherà lassù, anche accusando un esiguo distacco dal suo gruppo, molto difficilmente riuscirà a rientrare, essendo il traguardo distante appena 3 Km. A quel punto, in un finale che si annuncia vorticoso, potrebbero rimanere nelle gambe anche i continui su e giù che proporrà il tracciato, in particolar modo negli ultimi 100 Km. Con un percorso globalmente non eccezionale, anche questi strappi, alla fine, potrebbero pesare sulla classifica generale.
PARTENZA: ore 11.25, square Curie
VIA VOLANTE: ore 11.40, Route St Laurent
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Coussac-Bonneval (Km 64,5) tra le 13.06 e le 13.16; Montvert (Km 179), tra le 15.50 e le 16.16
ZONA RIFORNIMENTO: Le Bariolet (Km 95,5)
GPM: Côte des Cars (3a cat – 538m – 2,4 Km al 5,9% – dopo 31,5 Km), tra le 12.22 e le 12.27; Côte de la Croix de Teulet (3a cat – 441m – 3,5 Km al 3,9% – dopo 50,5 Km), tra le 12.47 e le 12.55; Côte de la Grande Renaudie (3a cat – 391m – 1,7 Km al 4,6% – dopo 70 Km), tra le 13.13 e le 13.24; Côte de Sainte Fortunade (2a cat – 416m – 5,3 Km al 4,5% – dopo 128 Km), tra le 14.38 e le 14.57; Côte de Sexcles (2a cat – 507m – 4,8 Km al 6,4% – dopo 165 Km), tra le 15.33 e le 15.56; Côte de la Martinie (2a cat – 672m – 1m1 Km al 7,2% – dopo 205 Km), tra le 16.26 e le 16.56
ARRIVO: ad Aurillac, Boulevard du Vialenc, tra le 16.30 e le 17.00
SITI DEDICATI:
http://www.saint-junien.fr/index.php?option=com_content&task=view&id=237&Itemid=1 http://www.aurillac.fr/_actu/sports/ParisNice10
http://www.tourdulimousin.com/index.php?option=com_content&task=view&id=460&Itemid=27
5a TAPPA: MAURS – MENDE (173,5 Km)
Croix Neuve, croix vieille.
È “nuova” solo di nome la salita più dura della Parigi – Nizza 2010. Si tratta in realtà di una “vecchia” conoscenza del ciclismo quella ripida stradina che conduce fuori da Mende, verso l’aeroporto, e che metterà in “croce” gambe e ambizioni di chi si troverà in giornata no proprio in occasione della frazione principessa (regina è un po’ troppo) della “Course au Soleil”. Il mondo del ciclismo ha scoperto i suoi 3000 metri brucianti – 10,7% la pendenza media, 15% la massima – quindici anni fa, cresimati dalla più bella impresa di Laurent Jalabert sulle strade del Tour, al punto che oramai quest’asperità è comunemente chiamata col cognome del corridore francese, pensionando il vecchio “Croix Neuve”. Le cose ripetute giovano e così gli uomini ASO l’hanno riproposta in altre due occasioni, nel 2005 al Tour (che ci tornerà anche in questa stagione) e alla Parigi – Nizza di tre anni fa, quando lassù s’impose Contador, con i primi 5 dell’ordine d’arrivo racchiusi nel fazzoletto di una ventina di secondi. Con molta probabilità sarà così anche quest’anno, verrà fuori una tappa dura, palpitante ma che non chiuderà i giochi per la classifica, perché le elevate pendenze non saranno supportate da chilometraggi importanti. L’ascesa più lunga, infatti, sarà la Côte de Lassouts, 7500 metri pedalabili e totalmente ininfluenti perché collocati lontani dalle fasi calde, che comunque si presentano piuttosto “pepate”. Consci d’aver steso un programma meno impegnativo del solito, gli organizzatori hanno inserito negli ultimi 10 Km una concentrazione di premi che potrebbero fare gola a molti, aumentare la bagarre e rendere più dura questa frazione: l’ascesa finale di 1a categoria, sarà immediatamente preceduta da un secco GPM di seconda (la Côte de Chabrits, 2400 metri al 6,8% che conterrano un primo chilometro al 9,5% e un altro tratto di 400 metri al 10%), separato dalla Croix Neuve da una veloce discesa di circa 4 Km al cui termine, al passaggio nel centro di Mende, sarà messo in palio il secondo traguardo volante giornalierio, col suo carico di eurini, punti e abbuoni.
PARTENZA: ore 11.30, Tour de Ville
VIA VOLANTE: ore 11.40, D.45
MEDIE PREVISTE: 38 – 42 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Saint-Geniez-d’Olt (Km 106) tra le 14.07 e le 14.23; Mende – centro (Km 170,5), tra le 15.40 e le 16.06
ZONA RIFORNIMENTO: Saint-Côme-d’Olt (Km 84,5)
GPM: Côte de Montsalvy (2a cat – 755m – 4,2 Km al 6% – dopo 40 Km), tra le 12.41 e le 12.47; Côte de Lassouts (3a cat – 692m – 7,5 Km al 3,6% – dopo 94,5 Km), tra le 13.51 e le 14.05; Côte de la Crouzette (3a cat – 670m – 3,9 Km al 3,6% – dopo 113,5 Km), tra le 14.18 e le 14.34; Côte de Chabrits (2a cat – 894m – 2,4 Km al 6,8% – dopo 166 Km), tra le 15.34 e le 15.59; Mende / La Croix Neuve – Montée Laurent Jalabert (1a cat – 1055m – 3 Km al 10,7% – arrivo)
ARRIVO: a Mende, Route de l’Aérodrome, tra le 15.48 e le 16.14
SITI DEDICATI:
http://www.2010-paris-nice-maurs.fr/
http://www.mende.fr/page.php?cp=68&id=376&cat=3&langue=1
6a TAPPA: PERNES-LES-FONTAINES – AIX-EN-PROVENCE (157Km)
Se la tappa di Mende non avrà chiuso la partita, aspettatevi una giornata di fuoco. Non è una gran tappa quella che finirà all’ombra della Montagne Sainte-Victoire, l’elevazione provenzale immortalata in molte opere di Paul Cézanne. Questa frazione potrebbe anche concludersi con un nulla di fatto e un epilogo allo sprint, ma non sarà comunque facile arrivare alla volata. Il “quadro” giornalierio presenterà diverse “pennellate” all’insù, non decise ma continue, con quasi nessun tratto realmente pianeggiante. Una tappa difficilmente gestibile poiché le squadre dei velocisti aspettano solitamente gli ultimi 50 Km per entrare in azione. Prima è impossibile, col rischio di spappolare la squadra e seminare al vento, salvo che non si trovi un aiuto nelle formazioni dei corridori in lotta per la classifica, il che consentirà di controllare agevolmente una porzione più ampia del finale. Non potendo mettere il catenaccio al gruppo sin dai chilometri iniziali, in quei frangenti molti avranno carta bianca e potrebbero provarci anche corridori ben piazzati in classifica, che vogliano far saltare il banco. Il terreno accidentato lo permette, a partire dall’ascesa verso i 627 metri del Col de Murs, l’unica delle otto asperità odierne – non tutte coronate dal GPM – ad essere considerata di seconda categoria.
PARTENZA: ore 12.53, place de la Mairie
VIA VOLANTE: ore 13.00, D.1
MEDIE PREVISTE: 41 – 45 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Lourmarind (Km 94,5) tra le 15.11 e le 15.22; Rognes (Km 110,5), tra le 15.31 e le 15.45
ZONA RIFORNIMENTO: Lourmarind (Km 95)
GPM: Col de Murs (2a cat – 627m – 10,5 Km al 4,3% – dopo 40 Km), tra le 14.06 e le 14.10; Côte de Lacoste (3a cat – 371m – 2,6 Km al 3,8% – dopo 75,5 Km), tra le 14.47 e le 14.55; Côte de Bonnieux (3a cat – 440m – 2,6 Km al 4,2% – dopo 84,5 Km), tra le 14.59 e le 15.08; Côte de Saint-Canadet (3a cat – 430m – 4,8 Km al 3,9% – dopo 127 Km), tra le 15.52 e le 16.08
ARRIVO: ad Aix-en-Provence, Avenue Saint-John Perse, tra le 16.29 e le 16.50
SITI DEDICATI: http://www.mairie-aixenprovence.fr/Paris-Nice-etape-aixoise
7a TAPPA: PEYNIER – TOURRETTES-SUR-LOUP (220 Km)
La penultima frazione della Parigi – Nizza è situata nella medesima collocazione geografica e temporale della tappa di Fayence disputata nella scorsa edizione, quella che videre clamorosamente soccombere lo spagnolo Contador. Difficilmente, stavolta, dovremmo assistere a un tal ribaltone – ma mai dire mai nel mondo del ciclismo, le sorprese sono sempre in agguato dietro all’ultima curva – perché il percorso di gara si annuncia meno accidentato rispetto alla tappa andata in scena dodici mesi fa. I gran premi della montagna da scavalcare strada facendo saranno otto, ma i saliscendi saranno meno pressanti e più stiracchiati, se paragonati a quelli segnalati sull’altimetria della tappa vinta da Luis León Sánchez. Se accadrà qualcosa d’interessante, lo vedremo nel circuito finale di una quarantina di chilometri, che porterà la corsa fin sui 963 metri del Col de Vence, ascesa considerata di 1a categoria ma assolutamente non degna di tale classificazione. Se i suoi 9,7 Km al 6,6% metteranno in croce qualcuno – Contador si staccò nel finale, che era molto simile a questo, caratterizzato dall’ancor più pedalabile ascesa al Col de Bourigaille – la corsa potrebbe esplodere, anche perché non sarà assolutamente facile rientrare, il percorso non agevola questo tipo di lavoro. Passato lo scollinamento, infatti, non s’inizierà subito a scendere ma prima dovrà essere digerito un tratto in quota lungo ben 7 Km, che costringerà a pedalare. Finita la planata, poi, inizierà l’ultima difficoltà di giornata, un’ulteriore salita di circa 6 prevalentemente dolci chilometri che ricondurrà per l’ultima volta nel cuore di Tourrettes-sur-Loup, la “città delle violette”.
PARTENZA: ore 12.05, avenue Mireille
VIA VOLANTE: ore 12.15, D.6
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Flayosc (Km 74) tra le 13.56 e le 14.10; Fayence (Km 114,5), tra le 14.53 e le 15.13
ZONA RIFORNIMENTO: Figanieres (Km 89)
GPM: Côte de Val-Rose (3a cat – 299m – 1,9 Km al 4,3% – dopo 33,5 Km), tra le 13.01 e le 13.07; Côte de Barjols (3a cat – 333m – 1,7 Km al 4,2% – dopo 38 Km), tra le 13.07 e le 13.14; Côte des Tuillières (2a cat – 390m – 2,2 Km al 8,2% – dopo 85,5 Km), tra le 14.15 e le 14.30; Côte du Mont Méaulx (3a cat – 282m – 1,7 Km al 5,1% – dopo 101 Km), tra le 14.35 e le 14.52; Côte de Tignet (3a cat – 230m – 2,8 Km al 5,1% – dopo 131,5 Km), tra le 15.17 e le 15.40; Côte de Plascassier (3a cat – 224m – 3,7 Km al 2,1% – dopo 147 Km), tra le 15.38 e le 16.04; Côte de Châteauneuf (2a cat – 387m – 1,3 Km al 9,5% – dopo 156,5 Km), tra le 15.53 e le 16.20; Col de Vence (1a cat – 963m – 9,7 Km al 6,6% – dopo 187,5 Km), tra le 16.47 e le 17.17
ARRIVO: a Tourrettes-sur-Loup, place de la Libération, tra le 17.22 e le 17.53
SITI DEDICATI: http://www.tourrettessurloup.com/index.php?base=info+paris+nice
8a TAPPA: NIZZA – NIZZA (119 Km)
È forse l’unica corsa a tappe al mondo, assieme al Criterium del Delfinato, a non proporre la classica passerella a uso e consumo dei velocisti come atto conclusivo. Un tempo era la cronoscalata al Col d’Eze, rimasto comunque sul tracciato come salita simbolo della Parigi – Nizza, a caratterizzare l’ultima giornata di gara della “corsa verso il sole”. Da alcuni anni si è deciso di riportare la corsa nel centro della “Nicaea fidelissima”, con la Promenade des Anglais terminal di una frazione di media montagna breve ma concentrata, in grado di ribaltare all’ultimo colpo di pedale la classifica generale. Ne sa qualcosa Davide Rebellin, che nel 2007 perse proprio sul circuito nizzardo la maglia di leader, finita sulle spalle di Contador. E lo stesso spagnolo, memore di quanto compiuto ai danni del nostro connazionale, lo scorso anno aveva tentato di sfruttare questo tracciato per cercare di tornare in maglia gialla o, almeno, di salvare in salvabile, ottenendo però solo una trentina di secondi di vantaggio, che non gli furono necessari nemmeno per salire sul podio. Vediamo, allora, le difficoltà di questo percorso, in sostanza rimasto immutato da quando si è stabilita questa frazione come l’ultima della Parigi – Nizza e che presenta tre salite consecutive. La prima è il Col de Porte, che è la più elevata (68 metri sopra la quota mille) e la più pendente (7,2%), ma anche la meno sfruttabile perché la più distante dal traguardo. Più interessanti il colle di La Turbie, proprio alle spalle del Principato di Monaco, e l’insostituibile Eze, 4200 metri al 6,8% collocati a 16 Km dalla conclusione e immediatamente seguiti dall’ultimo traguardo volante. Un’altra concentrazione di punti e abbuoni per un finale non banale, che rivaluta in parte un tracciato complessivamente “sciocco”.
PARTENZA: ore 11.15
VIA VOLANTE: ore 11.40, D 6202
MEDIE PREVISTE: 38 – 42 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: Plan du Var (Km 18,5) tra le 12.04 e le 12.08; Eze (Km 105) tra le 16.17 e le 16.34
GPM: Col de la Porte (1068m – 7,2 Km al 7,2% – 1a cat. – dopo 51 Km) tra le 12.55 e le 13.07; La Turbie (485m – 7,6 Km al 4,8% – 1a cat. – dopo 88,5 Km) tra le 13.50 e le 14.05; Col d’Eze (496m – 4,2 Km al 6,8% – 1a cat. – dopo 103 Km) tra le 14.13 e le 14.29
ARRIVO: a Nizza, Promenade des Anglais, tra le 14.30 e le 14.48
Mauro Facoltosi
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