THOMSON, ERLER E PELL SI FANNO BEFFE DEI VELOCISTI
Tutti si aspettavano una rivincita tra i velocisti in gara al Giro di Malesia. Michael Matthews, il vincitore di ieri, non ha disatteso le speranze dei suoi tifosi, ma la sua è stata una volata amara, poiché il gruppo che ha regolato è stato quello degli inseguitori, muta vanamente scatenata alla caccia dei tre fuggitivi di giornata, e la maglia di leader era comunque perduta. Tre minuti prima era felicemente andato in porto il tentativo giornaliero, con due uomini a gioire, il sudafricano Thomson per la vittoria e il tedesco Erler per la conquista della testa della classifica, mentre l’australiano Pell rosicava su entrambi i fronti.
Foto copertina: l’esultanza del sudafricano Thomson sul traguardo di Chukai (foto Le Tour de Langkawi)
La frazione odierna era considerata adatta alle ruote veloci del gruppo, anche se l’ultima asperità di giornata, una specie di Poggio in salsa malese, strizzava l’occhio ai finisseur.
Ma la tappa Kuala Terengganu – Chukai, poco più di 182 km, ha premiato il coraggio di Thompson, Erler e Pell, capaci di affrontare quasi 130 km di fuga, con la testa e il cuore che anelano all’ultimo chilometro, all’ultimo metro, a quello striscione che metterà fine alle loro fatiche.
Sull’arrivo di Chukai il sudafricano Thompson ha avuto la meglio sui compagni di fuga, relegando il tedesco Erler della Tabriz e l’australiano Pell del Team Drapac sui rimanenti gradini del podio.
Il gruppo compatto ha raggiunto il traguardo con 3’30” di ritardo, regolato dal vincitore di ieri, Michael Matthews, sul malese Anuar e sullo spagnolo Celis.
Un quarto posto, quello del velocista australiano, che non gli è stato sufficiente per mantenere sulle proprie spalle la maglia di leader della classifica generale, vestita dopo la tappa odierna dal secondo classificato, il tedesco Tobias Erler.
Che quella di oggi sarebbe stata una gara corsa alla “garibaldina” lo si è capito fin dai primi chilometri, percorsi a una media vertiginosa, grazie ai molteplici e infruttuosi tentativi di attacco e alla presenza, nei primi 50 km, di un traguardo volante e di un GPM. Dopo poco più di un’ora di scaramucce, la fuga buona riesce a partire grazie al coraggio del sudafricano Thompson, del tedesco Erler e dell’australiano Pell. Anche oggi davanti al gruppo, per cercare di ricucire il gap, si sono viste le maglie ISD e Footon-Servetto – più le prime delle seconde – autrici di un gran lavoro che anche stavolta non ha fruttato alcun risultato.
Pierpaolo De Negri (ISD – Neri), unico italiano in gara, ha concluso la frazione staccato di una ventina di secondi dal gruppo. Con i quasi 2 minuti di ritardo accumulati ieri e il vantaggio acquisito dai fuggitivi odierni, attualmente si trova al 106° posto della classifica generale, distanziato di 5’29” da Tobias Erler.
Mario Prato
CLASSIFICHE
Classifica generale
1° Tobias Erler (Ger) Tabriz Petrochemical Cycling Team
2° David Pell (Aus) Drapac Porsche Cycling a 5”
3° Jay Thomson (RSA) South Africa National Team a 7”
Classifica a punti
1° Anuar Manan (Mas) Geumsan Ginseng Asia
2° Michael Matthews (Aus) Team Jayco – Skins a 2 punti
3° Tobias Erler (Ger) Tabriz Petrochemical Cycling Team a 2 punti
Classifica GPM
1° Peter McDonald (Aus) Drapac Porsche Cycling
2° David Pell (Aus) Drapac Porsche Cycling a 4 punti
3° Adiq Othman (Mas) Drapac Porsche Cycling a 4 punti
Classifica generale ciclisti asiatici
1° Anuar Manan (Mas) Geumsan Ginseng Asia
2° Ruslan Tleubayev (Kaz) Kazakhstan National Team a 1”
3° Zainal Rizuan (Mas) Malaysia National Team a 4”
LA TAPPA DI DOMANI
Si prospetta un’altra frazione facile per i corridori impegnati nel Tour de Langkawi, corsa che, tolta la tappa di Genting Highlands, è, di fatto, un festival dei velocisti. Domani il programma proporrà quasi 145 Km di gara, una quarantina in meno rispetto alle prime due frazioni, tra le località di Pekan e Mersing. Il tracciato si manterrà prevalentemente parallelo alla linea di costa, addentrandosi leggermente solo nei chilometri conclusivi, per aggirare un promontorio. È proprio in quei frangenti che si affronteranno alcuni lievi saliscendi, tra i quali “spiccherà” dall’alto dei suoi 34 metri l’ascesa di Kampung Baharu, facilissimo GPM di quarta categoria che si supererà a 33 Km dall’arrivo, nuovamente previsto sulle rive del Mar Cinese Meridionale.
Mauro Facoltosi