PETACCHI RISORGE SULLE STRADE D’UN INCERTISSIMO SARDEGNA

febbraio 26, 2010
Categoria: News

Alessandro Petacchi è tornato a mettere la sua ruota davanti a quelle dei più agguerriti avversari. Sconfitta la gastroenterite che lo aveva tormentato nell’ultima settimana, sul traguardo d’Oristano ha domato Rossi e Guarnieri, al termine d’una tappa che si annunciava facile e che, invece, s’è dimostrata più dura del previsto, a causa dei continui saliscendi. Ce l’ha rivelato Cristiano Salerno, nostro inviato a pedali dal cuore della corsa: il corridore ligure è attualmente al nono posto d’una classifica incertissima, che lo pone ad appena 17” dal leader, il ceco Kreuziger, e che potrebbe essere ribaltata dalla tappa odierna, la nervosissima Carbonia – Iglesias.

Foto copertina: la grinta di Petacchi sul traguardo d’Oristano (foto Bettini)

Ha recuperato alla grande dalla gastroenterite patita nei giorni scorsi e ha vinto a braccia alzate. Questo è Alessandro Petacchi che timbra l’ennesima vittoria di una stagione cominciata sotto i migliori auspici, a parte il recente intoppo.
Si sarebbe potuto immaginare il bis di Gavazzi e, invece, la maglia Lampre che sfrecciava sul traguardo di Oristano era proprio quella dello spezzino che, avvertendo buone sensazioni durante la gara, ha messo i suoi a lavorare per l’immancabile vittoria.
La giornata non è stata comunque priva di tentativi, anche decisi, attuati per scompaginare i piani degli sprinter. Già al chilometro 60 andavano via in cinque, ma poi rimanevano in due, Ermeti e David Gutierrez della Footon – Servetto, che vendevano cara la pelle sino ai meno sei dall’arrivo.
Ripresi i due temerari – Giairo Ermeti era “recidivo”, aveva tentato la sortita anche l’altroieri – la Lampre Farnese Vini prendeva il comando del gruppo pilotandolo sin sul traguardo dove Petacchi non ha lasciato scampo a Enrico Rossi (Ceramica Flaminia) e a Jacopo Guarnieri (Liquigas – Doimo).
Immutata la classifica generale che vede sempre il ceco Kreuziger al comando su Horner e il francese Voeckler. Damiano Caruso, miglior italiano della classica, termina in gruppo e anche il suo distacco rimane stabile sui 10”, ma il corridore ragusano perde comunque due posizioni, scivolando dal 4° al 6° posto.
Oggi quarta tappa, da Carbonia a Iglesias per 161 chilometri. Si annuncia una giornata vivace, adatta ai passisti veloci e che, considerata la classifica generale ridotta ai minimi termini, potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti del 28° Giro di Sardegna. Gli ultimi 90 Km si presteranno a tentativi a sorpresa, continuamente vallonati e inaspriti dai due GPM di Arbus e del Valico della Genna e Bogai, classificato di 1a categoria e collocato a 27 Km dal traguardo, a sua volta posto al termine di un breve zampellotto.

DALLA PANCIA DEL GRUPPO: CRISTIANO SALERNO

Direttamente dal vivo del gruppo ci arriva il contributo di Cristiano Salerno, fresco venticinquenne del Team De Rosa – Stac Plastic, attualmente nono in classifica a 17” da Kreuziger e, dunque, inscrivibile tra i papabili vincitori del Giro di Sardegna 2010.
Cristiano è di Imperia ed è professionista dal 2006; dopo l’esordio con la Tenax e due stagioni passate alla Lpr è approdato quest’anno alla neonata formazione di De Rosa, dove ha comunque ritrovato gran parte degli ex compagni in Lpr. Si trova molto bene all’interno di un gruppo ben rodato e che, privato dei capitani dello scorso anno, ha puntato sui giovani come lui.
Abbiamo raggiunto telefonicamente dopo l’arrivo Cristiano e si è gentilmente reso disponibile a raccontarci le sensazioni in corsa.
“Oggi, innanzitutto, è stata una tappa più dura del previsto, tant’è che alla fine il dislivello coperto era di 2700 metri, come ieri (l’altroieri per chi legge, n.d.r.)”. Oltre al continuo su e giù, hanno contribuito a rendere dura la corsa anche le fughe, che hanno fatto scaturire il forcing delle squadre interessate a ricompattare il gruppo, su tutte la Androni Diquigiovanni per Loddo. Un po’ di sollievo c’è stato negli ultimi trenta chilometri, quando eravamo sospinti dal vento alle spalle.
Ripresi i fuggitivi di giornata, c’è stata una caduta ai meno cinque che ha coinvolto anche il mio compagno di squadra Brambilla e che ha frazionato il gruppo. Altra fatica per rientrare, all’ultimo chilometro ho anche forato ma, per fortuna, i distacchi sono stati azzerati e ho potuto conservare la nona posizione conquistata ieri (l’altroieri per chi legge, n.d.r.)”.
Proprio sulla tappa di Nuoro Cristiano aggiunge: ” Avevo buone sensazioni e dopo la selezione, merito dei Liquigas con un Nibali gregario di lusso e Kiserlovsky, siamo rimasti in pochi. L’erta finale, che abbiamo affrontato col 53, tirava parecchio e allora, d’accordo col mio compagno di squadra Caruso, ho provato ad andar via ai settecento metri. Ovviamente, con due uomini ad appoggiarlo e con le sue qualità, Kreuziger non ha esitato, raggiungendomi e superando tutti per vincere”.
La tappa di Iglesias sarà di certo vivace e Cristiano ci fa capire che certamente la sua squadra proverà qualcosa. Con distacchi così ridotti tutto è ancora possibile. Lui si farà trovare pronto.

Domenico Occhipinti

Cristiano Salerno in maglia LPR (dandivale.blogspot.com)

Cristiano Salerno in maglia LPR (dandivale.blogspot.com)

Commenta la notizia