L’ÉTAPE DU JOUR: GERONA – BARCELLONA

luglio 9, 2009
Categoria: News

Pareri discordanti in casa ilciclismo.it. Luca Zanasca teme che anche questa frazione si corra solo per arrivare allo sprint finale, ad uso e consumo dei velocisti. Il nostro Mauro Facoltosi non esclude questa soluzione, ma prevede un decorso più battagliato, “caliente” per usare un termine di casa, correndo sul suolo spagnolo. Un suolo notevolmente accidentato, che potrebbe lasciare molti strascichi di fatica nella gambe dei velocisti. E non solo a loro.

.:foto di copertina tratta dal sito www.axson.com

Sarà anche “Brava” ma la costa che i corridori percorreranno in direzione di Barcellona potrebbe anche rivelarsi “buona”…. per far impazzire, se non proprio il Tour, almeno le gambe di molti partecipanti. Attraversando località turistiche di fama internazionale come Lloret de Mar (sede del primo dei tre traguardi volanti) si affronteranno tratti particolarmente tortuosi dove diventerà difficile inseguire gli eventuali fuggitivi, scappati magari sui numerosi saliscendi che proporrà questa giornata, caratterizzata da 5 GPM, due dei quali di 3a categoria. Se a muoversi saranno corridori fuori dai giochi di classifica la tappa scorrerà via senza particolari emozioni, ma se a provarci sarà un uomo ben posizionato questa giornata potrebbe diventare molto elettrizzante e impegnativa. Dietro s’impegneranno alla morte per rientrare, lavoro che non si annuncia facile: tracciati del genere, curve e controcurve sposati alle difficoltà altimetriche, agevolano sempre i pochi che stanno all’attacco rispetto al folto gruppo. Le fatiche profuse oggi, potrebbero poi essere pagare l’indomani, quando il Tour proporrà il suo primo arrivo in salita, tra l’altro al termine della tappa più lunga prevista in questa edizione. Nell’immediato, se l’inseguimento sarà coronato da successo, potrebbero pagare gli sforzi i velocisti: superato l’ultimo GPM, nei 22 Km conclusivi non si incontreranno più difficoltà fino a 2000 metri dall’arrivo, posto sulla collina del Montjuïc, l’ascesa più celebre di Barcellona, ma non la più dura (il tratto più impegnativo, di mezzo chilometro, sale al 6,6%). Salendo verso lo stesso rettilineo che accolse l’arrivo di tre edizioni del campionati del mondo di ciclismo, gli sprinter meno “equipaggiati” si staccheranno ma anche qualche altro corridore di vertice potrebbe accusare la selezione “occulta” provocata dai tratti precedenti, se affrontati a tutta. Sono favoriti quei velocisti capaci di sprintare in salita, come lo spagnolo Freire, ma potrebbe approfittarne anche un finisseur. Lo stesso Cancellara potrebbe provarci: il finale lo agevola e lui potrebbe andare ad acquisire qualche secondo per sentire meno il fiato sul collo di Armstrong. Un vantaggio più psicologico che “fisico”.

SOUVENIRS DU TOUR 1
Gli sconfinamenti fanno parte della storia delle grandi corse a tappe. Il Tour cominciò ad espatriare già nel 1907, quando la quinta edizione della Grande Boucle propose l’arrivo della seconda frazione a Metz, città che dal 1871 al 1918 si trovò in territorio tedesco. In 106 anni ha visitato non solo le nazioni confinanti, spingendosi fino in Olanda e nella lontana Irlanda, visitata nel 1998. La Spagna ha finora accolto 12 arrivi di tappa, tre dei quali a Barcellona, mentre Gerona è al debutto assoluto, non avendo mai accolto neppure la Vuelta, né come arrivo, né come partenza. I primi due approdi nella capitale economica della Spagna risalgono al 12 luglio 1957, quando fu disputata una tappa divisa in semitappe: al mattino si impose allo sprint il francese Bauvin mentre nel pomeriggio il connazionale Anquetil dominò la breve ma impegnativa cronometro disegnata sul circuito del Montjuïc. Nel 1965 il Tour di Gimondi fece scalo a Barcellona il 2 luglio, al termine d’una frazione di media montagna che proponeva le ascese al Colle di Puymorens ed alla Collada di Toses: giunse in solitaria, con oltre 4 minuti sul gruppo, un corridore di casa, anche se non proprio nativo di queste terre, il cantabrico José Pérez Francés.

SOUVENIRS DU TOUR 2
Gerona, come dicevamo, finora non ha mai avuto l’opportunità di ospitare l’arrivo di un’importante corsa ciclistica. Potrebbe dipendere dal fatto che viene quasi sovente esclusa dai principali giri turistici, diretti alle mete vacanziere della vicina “Costa Brava”. Ed è un peccato perché, nonostante i “mille assedi” che subì, mantiene intatta la città antica, collocata sul fianco di un’altura ed impreziosita da edifici come la cattedrale, i Bagni Arabi e le chiese di Sant Feliu e di Sant Pere de Galligants. Gemellata con Reggio Emilia, ha dato i natali all’inquisitore Nicolas Eymerich ed al musicista Xavier Cugat, molto noto in Italia per aver presto parte, con l’allora moglie Abbe Lane, ad alcuni show televisivi che la RAI produsse nei primi anni di vita.
Descrivere Barcellona, capitale della Catalogna e seconda città della nazione, in queste poche righe è assolutamente impossibile. Ci limitiamo a segnalare i monumenti da non perdere, quelli che le guide turistiche rimarcano facendo ricorso a grassettature od altri artifizi grafici. Nel centro storico spiccano la Plaça del Rei, i musei Fredric Marés e di Storia della Città e, sopra tutto, la cattedrale in stile gotico catalano. Sul colle del Montjuïc si trova il Palau Nacional, sede del museo nazionale d’arte di Catalogna (interessante la raccolta di affreschi medioevali staccati da sperdute chiese dell’area pirenaica). Infine, non deve mancare una vista a quello che è forse il monumento più fotografato di Barcellona, la Sagrada Familia di Antoni Gaudì, situata nei quartieri moderni della città, il cosiddetto Eixample.

LA MÉTÉO
“Non si intravedono, però, nuvoloni carichi di pioggia all’orizzonte, pronti a scaricare il loro contenuto. Almeno in questa giornata.” Avevamo concluso così, ieri, la presentazione delle previsioni meteorologiche relative alla tappa di Perpignan. Giove Pluvio ci ha preso in parola e ha deciso di far cadere la pioggia sul percorso della frazione spagnola. La partenza da Gerona, però, sarà asciutta, perché quando i corridori prenderanno il via splenderà ancora il sole, seppur celato alla vista da qualche nuvola. La temperatura sarà sui 24°C, con un tasso d’umidità del 54% e venti da est molto deboli, sette nodi al massimo. Al contrario, Barcellona sarà interessata fin dalla notte da precipitazioni, che saranno sempre deboli ed alternate a schiarite, con un breve momento di intensificazione attorno alle 14. Quindi è difficile stabilire se l’arrivo avverrà al bagnato o all’asciutto. La temperatura sarà inferiore di un grado circa rispetto al mattino mentre, ovviamente, si registreranno valori più elevati d’umidità (70%). Anche il vento soffierà con più veemenza, raggiungendo velocità di 15 nodi.

BOULE DE CRISTAL

Tappa “spagnola”. Purtroppo non voglio essere ripetitivo ma il percorso non aiuta gli attaccanti di giornata. Potrebbe attaccare qualche corridore spagnolo per onorare la tappa “in casa”, difficile a dirsi: bisogna valutare lo stato di condizione dei velocisti. Mi auguro che questa volta la fuga riesca ad arrivare all’arrivo in modo da non rendere troppo monotono lo spettacolo.

LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA

1°Chavanel
2° Haussler
3° Nocentini

Mauro Facoltosi & Luca Zanasca

La Sagrada Familia, la chiesa "mai finita" di Gaudì

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