MAJKA NON SI FERMA: TAPPA E MAGLIA
Seconda vittoria consecutiva per il polacco, che stacca tutti sulla salita di Bukowina Tatrzańska e conquista anche la maglia gialla. Majka si presenta così alla cronometro decisiva di domani con 18’’ di vantaggio su Intxausti e 22’’ su Izagirre, il duo Movistar che ha occupato anche il resto del podio di tappa. Nei 10, sia di giornata sia in generale, Caruso e Brambilla.
La prova di superiorità attesa già ieri, quando la facilità estrema della salita finale aveva però appiattito i valori in gioco, Rafal Majka se l’è tenuta per l’ultima ascesa del Giro di Polonia. Salendo a Bukowina Tatrzańska per la quarta ed ultima volta, il beniamino di casa ha salutato tutti a 2 km e mezzo dall’arrivo, dopo l’antipasto offerto una decina di chilometri prima, e si è involato verso la seconda vittoria di tappa consecutiva, la quarta affermazione in tre settimane. Considerando che il ragazzo era ancora a secco fino allo pseudo-tappone alpino di Risoul dell’ultimo Tour de France, la veridicità della filastrocca secondo la quale vincere è facile ma continuare a farlo è difficile sembra in forte discussione.
Le battute iniziali erano bastate a chiarire le intenzioni bellicose di Majka: la sua Tinkoff si è infatti installata subito in testa al gruppo, incaricandosi di tenere a bada un’offensiva a lunga gittata promossa da Paterski, Meier, Damiano Caruso, Chernetskiy, Lagutin e Vuillermoz, con la successiva aggiunta di Frohlinger e Malacarne. Gli otto sono stati riassorbiti poco dopo l’inizio dell’ultimo giro, sulla prima ascesa del circuito sul quale la corsa si è sviluppata per circa 150 dei 174 km previsti, in quattro tornate.
Già sulla seconda e più impegnativa asperità , quando all’arrivo mancavano 13 km circa, Majka si è mosso in prima persona: inizialmente per rintuzzare un allungo di Giampaolo Caruso, quindi rilanciando a sua volta. Proprio il siciliano è stato l’unico ad accodarsi immediatamente, mentre Barguil e Izagirre hanno dovuto ricucire in un secondo momento. Una fase di stallo ha dato modo a Gesink, Nordhaug, Poels e Niemec di rimpolpare un drappello che non ha mai trovato il necessario accordo, vanificando in larga parte la selezione sin lì prodotta.
Lungo la discesa, un secondo e più nutrito gruppetto, comprendente anche la maglia gialla Vakoc, si è infatti ricongiunto al primo, rimettendo in gioco – tra gli altri – Davide Formolo, Gianluca Brambilla e soprattutto Benat Intxausti, che avrebbe di lì a poco recitato un ruolo fondamentale.
Tra i rientrati figurava anche Oliver Zaugg, che ha dapprima neutralizzato un poco convinto e presto abortito allungo di Barguil e poi sgretolato il plotone – tagliando definitivamente fuori Vakoc – fino a 2 km e mezzo dalla conclusione, quando Majka si è messo in proprio. Solo Izagirre ha avuto gambe e prontezza per restargli in scia, ma l’illusione è durata non più di qualche pedalata.
Il successo in solitaria di Majka, l’evidente supremazia in salita rispetto alla concorrenza e la conquista della maglia gialla già sfiorata ieri non bastano comunque a ritenere chiusa la lotta per il successo finale. Intxausti e Izagirre, ritrovatisi nei panni di più diretti inseguitori ad un chilometro e mezzo dalla meta, hanno infatti contenuto il passivo ad appena 10’’, complici le pendenze non proibitive del tratto conclusivo, dando vita ad un podio identico a quello di ventiquattro ore fa. Altri nove corridori (Riblon, Niemec, Poels, Barguil, Gesink, Caruso, Brambilla, Nerz e Rutkiewicz) hanno chiuso con un passivo di 27’’ o meno.
La nuova generale vede così Majka in giallo, ma con soli 18’’ su Intxausti e 22’’ su Izagirre, entrambi (sulla carta) molto più competitivi del polacco in una cronometro di 25 km, quasi del tutto pianeggiante, come quella di domani. I 39’’ su Riblon, i 40’’ su altri quattro corridori (Caruso, Gesink, Barguil e Niemec) e i vantaggi a salire su tutti gli altri sembrano difficili da colmare, anche perché di mostri del cronometro non se ne vedono; il margine su secondo e terzo, tuttavia, autorizza addirittura a pensare che siano i due spagnoli i veri favoriti per la conquista del Giro di Polonia. Alla spinta del pubblico e alla magia della maglia gialla il compito di sovvertire il pronostico.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 4:40:58
2 Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:00:10
3 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
4 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:19
5 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:20
6 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
7 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
8 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
9 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
10 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:26
CLASSIFICA GENERALE
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 29:46:17
2 Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:00:18
3 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:22
4 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:39
5 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:00:40
6 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
7 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
8 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
9 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:46
10 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:47