MAJKA SUBITO A SEGNO: SUO IL PRIMO ARRIVO IN SALITA
Sull’arrivo di Strbskie Pleso, Rafal Majka batte tutti nella prima delle tre tappe decisive del Giro di Polonia. Scarsissima, in ogni caso, la selezione: i verdetti sono tutti rimandati alla seconda frazione impegnativa, in programma domani, e alla cronometro di sabato. Buone prove da parte di Brambilla, 4°, e Formolo, 7°. Ancora lontano dalla condizione ottimale Fabio Aru, attardato alla fine di 1’11’’. Vakoc, arrivato con 26’’ di ritardo, conserva per 1’’ la maglia gialla.
La prima delle tre tappe decisive del Giro di Polonia peserà ben poco sulla graduatoria finale, ma ha quantomeno provveduto a scremare una lista di possibili contendenti che, stamane, si estendeva sostanzialmente a mezzo gruppo. Il nome dell’uomo faro, tuttavia, rimane quello più in voga sin dal primo giorno: si tratta ovviamente di Rafal Majka, uscito con una gamba superlativa dal Tour de Franche, apparentemente conservata nelle quasi due settimane trascorse dalla conclusione della Grande Boucle.
In un finale molto meno selettivo di quanto l’altimetria e le fantomatiche punte di pendenza del 16% lasciassero intendere (punte di cui non si è vista traccia, a meno che non fossero calcolate su tratti di lunghezza inferiore al centimetro), il polacco ha saputo comunque imporsi improvvisandosi sprinter, regolando un drappello di una trentina abbondante di corridori, sfilacciatosi soltanto nell’ultimo chilometro.
Ad animare la prima parte di tappa avevano provveduto Matteo Bono, Sebastian Lander, Yaroslav Popovych, Marco Haller, Jimmy Engoulvent, Pawel Bernas, Maciej Paterski e Gediminas Bagdonas, promotori di una fuga alla quale il gruppo non ha mai concesso più di 3’50’’.
La corsa è entrata nel vivo all’inizio del circuito conclusivo, con la tripla scalata verso Strbskie Pleso. Già al primo passaggio, Paterski e Lander hanno salutato i compagni d’avventura, mentre, alle loro spalle, Adriano Malori e Fabio Felline contribuivano a lanciare un gruppetto che ha costituito per una trentina di chilometri quello dei più diretti inseguitori.
I contrattaccanti hanno fagocitato i fuggitivi della prima ora in occasione del secondo passaggio, lo stesso nel quale Christian Meier si è sbarazzato di Malori e soci per lanciarsi all’avventura in solitaria.
L’azione del canadese si è esaurita ad una decina di chilometri dall’arrivo, annullata da un’efficiente coalizione organizzata in gruppo dalla Tinkoff di Majka e dalla BMC di Velits, che sostituiva oggi il polacco in veste di beniamino di enfant du pays.
Il primo a muoversi, sull’ascesa finale, è stato Kanstantsin Siutsou, ai -5, senza tuttavia riuscire a sopravvivere più di un chilometro e mezzo al vento. La RusVelo, che si era incaricata di finalizzare l’inseguimento al bielorusso, ha spedito allora al contrattacco Zakarin, a sua volta riportato prontamente nei ranghi da un Fabio Aru in formato gregario. Il sardo, atteso protagonista della prossima Vuelta, è sembrato ancora distante dalla condizione dei giorni migliori, benché il caso di Nibali dell’anno passato – fermo in Polonia ma quasi da vittoria in Spagna – obblighi a tenere a freno l’allarmismo.
Dopo un poco convinto allungo di Hesjedal, il primo affondo davvero minaccioso è arrivato da Pieter Weening, campione uscente, ormai in vista dell’arco dell’ultimo chilometro. La Movistar, presente in forze ma incapace di scegliere un uomo su cui puntare, ha faticosamente rintuzzato l’offensiva grazie ad allunghi a turno dei suoi tre alfieri (Intxausti, Amador e Izagirre), riuscendo però in questo modo solo a lanciare la volata altrui.
Brambilla, libero da compiti di gregariato a Vakoc, rimasto indietro ad un chilometro e spiccioli dalla meta, è sembrato ad un tratto poter saltare Intxausti e involarsi verso la seconda vittoria in carriera; la sua rimonta si è però impantanata sul più bello, lasciando via libera a quella decisiva di Majka. Alla Movistar sono rimasti i gradini più bassi del podio, con Intxausti e Izagirre, ma anche il dubbio su cosa sarebbe avvenuto se l’ultimo chilometro fosse stato condotto in maniera meno caotica.
Majka, alla terza vittoria in meno di tre settimane, sembrava essere riuscito ad acciuffare, per questione di piazzamenti, anche la maglia gialla, infliggendo a Vakoc proprio quei 27’’ necessari, insieme all’abbuono, per pareggiarne il tempo. Una revisione dei distacchi da parte dei cronometristi, che hanno accreditato il ceco (40°) dello stesso tempo di Nerz (37°), ha però ridotto lo scarto a 26’’, scongiurando, ancora per un giorno, il cambio di leadership.
Gli 8 GPM in programma domani (in realtà due da ripetere quattro volte), ai quali andrebbe sommato un terzo strappo non classificato (nonostante, dalle poco attendibili altimetrie ufficiali, paia il più ripido di tutti), dovrebbero comunque far sì che il passaggio di consegne sia solo rimandato. Con una graduatoria ancora cortissima (19 corridori in 11’’, 38 entro il minuto), ogni verdetto spetterà alle due frazioni conclusive. Dato il sostanziale equilibrio registrato oggi, la sensazione è che, a decidere, saranno più i 25 km a cronometro di Cracovia che le ultime salite di domani.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 4:30:38
2 Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team
3 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
4 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
6 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
7 Davide Formolo (Ita) Cannondale
8 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
9 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
10 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
CLASSIFICA GENERALE
1 Petr Vakoc (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 25:05:28
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:01
3 Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:00:05
4 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:07
5 Davide Formolo (Ita) Cannondale 0:00:11
6 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
7 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice
8 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
9 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
10 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team