MARTIN E NIBALI… SEMPRE LORO
Tappa all’uomo nettamente più forte a cronometro al mondo e Tour de France all’uomo nettamente più forte nell’arco di tutte le tre settimane di questa 101a edizione della Grande Boucle. Come era prevedibile, la crono ha avuto il ruolo di sistemare definitivamente la top ten, con alcuni cambiamenti in classifica tutto sommato prevedibili. eccetto la débâcle di Valverde, in grave ritardo nei confronti degli avversari. Buona prova di Nibali che aumenta il distacco nei confronti degli altri uomini di classifica
Tour de France ultimo atto. La classifica ha ridotto questa frazione contro il tempo ad una lotta per le posizioni di rincalzo, ma la tappa di oggi si presentava sulla carta tutt’altro che semplice. Una cronometro di ben 54 chilometri per specialisti. Il chilometraggio era ben diverso da quello che siamo abituati a vedere nei GT degli ultimi anni, più simile a quelli proposti nei Tour de France degli anni 90 e dei primi anni 2000. Il tracciato era ondulato e presentava diverse salitelle e discese facili ed adatte ancor più agli specialisti. Nel 1994 si disputò una tappa a cronometro con le stesse località di arrivo e partenza invertite rispetto ad oggi, ma su un tracciato parzialmente diverso e più lungo (64 Km), crono vinta da Miguel Indurain che inflisse distacchi pesantissimi a tutti gli avversari, raggiungendo anche un giovane Lance Armstrong in maglia iridata.
Si trattava quindi di una tappa durissima, da distacchi potenzialmente abissali se non fosse per la collocazione al penultimo giorno che favoriva i corridori dotati di un buon recupero. Si trattava, inoltre, dell’unica tappa a cronometro proposta dal Tour, novità assoluta per un GT che negli ultimi vent’anni ha sempre proposto percorsi decisamente favorevoli agli specialisti delle corse contro il tempo.
Tra i favoriti il maggior indiziato era senz’altro Tony Martin, campione del mondo contro il tempo e grande specialista. I dubbi su di lui, poi rivelatisi completamente infondati, riguardavano soprattutto le energie spese nelle tappe su Vosgi, nelle quale è stato grande sia nell’impresa personale a Mulhouse, sia nell’aiuto al capitano il giorno successivo.
Gli altri favoriti potevano essere Kwiatkowsky, che ha già dimostrato buone doti in questo tipo di corse, e Van Gardeeren, che doveva tentare di dare tutto per entrare nella top five. Anche Rogers, apparso ultimamente in gran forma con una vittoria di tappa e ottimo elemento per le prove contro il tempo, poteva giocarse le sue carte, ma ha preferito disputare una crono tranquilla ed ha chiuso in forte ritardo.
Gli uomini di classifica, dal canto loro, potevano sperare legittimamente di limitare i danni, proprio in ragione della collocazione al penultimo giorno di questa difficile frazione aquitana.
Un grosso interrogativo della vigilia riguardava la prestazione del capoclassifica. Da un lato, infatti, Nibali, pur non essendo uno specialista delle corse contro il tempo, si è sempre difeso dignitosamente in questa specialità con alcuni acuti in carriera. Per questo motivo, con la condizione attuale e considerate le caratteristiche degli avversari, si poteva pensare ad un Nibali con qualche chances di vittoria. Ma era anche ipotizzabile una cronometro tranquilla da parte di una maglia gialla solidamente in testa alla generale e, quindi, senza alcun interesse a prendere dei rischi inutili.
La corsa vera iniziava con la partenza di Tony Martin, che non sembrava minimanente aver pagato gli sforzi di questo Tour e volava imprendibile a segnare il miglior tempo. Kwiatkowski, invece, sembrava aver perso la condizione nel corso di questo Tour e anche la frazione di oggi non gli sorrideva, poichè il distacco finale da Martin superava i 3 minuti.
La lotta per il podio iniziava con la partenza di Alejandro Valverde, bramoso di riconquistare il podio perduto e, possibilmente, anche la seconda posizione. Pinot, invece, che era il meno performante dei tre contendenti nelle prove a cronometro, partiva per cercare di difendere la seconda posizione, impresa che non appariva semplicissima a causa della minima entità dei distacchi rispetto ai rivali.
Al primo intermedio, si cominciavano a capire molte cose: Valverde non era in giornata, oltre un minuto da Péraud, mentre Pinot cedeva la seconda posizione al connazionale, pur riuscendo a offrire una buona prima parte di crono, considerate le sue caratteristiche. Nibali, invece, al primo intertempo era in nona posizione a soli 6 secondi da Péraud.
Al secondo intertempo si confermava la tendenza nella top ten: Konig toglieva la settima posizione a Mollema, che scivolava in nona, mentre Ten Dam manteneva l’ottava. Van Garderen, dal canto suo, si avvicinava pericolosamente a Bardet. Poco dopo il passaggio di Van Garderen al secondo intertempo, avveniva un colpo di scena: Péraud forava e il cambio di bicicletta era tutt’altro che veloce. Valverde pagava oltre tre minuti e mezzo a Martin al secondo intertempo, mentre Konig chiudeva la sua ottima prova in quarta posizione, scalzando il campione nazionale francese a cronometro Chavanel.
Péraud, che sembrava essersi ripreso dopo la caduta, cedeva 1 minuto e 50″ a Martin e guadagnava poco meno di due minuti su Valverde. Pinot, invece, aveva una piacevole sopresa poiché cedeva solo 25 secondi a Péraud, che aveva perso secondi preziosi dopo la foratura. Migliorava il ritmo di Nibali che cedeva solo 1 minuto e 21″ a Martin al secondo intertempo ed era nettamente il migliore degli uomini di classifica. Pesante il ritardo di Mollema che cedeva 9 minuti e mezzo a Martin. Bardet, invece, perdeva per soli 2 secondi la quinta posizione, dopo aver patito anch’egli una foratura nel finale, inconveniente che si rivelava decisivo per la top five di questo Tour.
Valverde, in giornata negativa, chiudeva con un ritardo di 4 minuti e mezzo dal vincitore di tappa Tony Martin, mentre Péraud concludeva una buona prova a soli 2 minuti e 27″ dal leader.
Pinot perdeva la seconda posizione, ma può essere più che soddisfatto per aver raggiunto il podio e per aver disputato una buona cronometro.
Vincenzo Nibali, che aveva costantemente alzato il ritmo nel corso della tappa, chiudeva in quarta posizione a meno di due minuti da Martin.
Come era prevedibile la crono fissava solo le posizioni di rincalzo mentre Nibali aumentava il vantaggio sui diretti insegutori.
Valverde cedeva e si era capito subito che era fuori dalla lotta per il podio, Van Garderen penava un po’ per agguantare la top five, ma riusciva nell’intento grazie ad una sfortunata foratura per Bardet nel finale. Anche per il secondo posto la tendenza in favore di Péraud appariva chiara sin dall’inizio, anche se Pinot cercava comunque di stringere i denti, disputando una discreta cronometro lui che non è uno specialista sui tracciati molto lunghi.
Nibali si impegnava, senza però prendere rischi, e legittimava ancor una volta la sua maglia gialla che domani potrà portare a Parigi nella passerella finale.
È stato un Tour senza storia, la superiorità di Nibali è apparsa sin dalla seconda tappa, gli infortuni e i ritiri di Froome Contador hanno facilitato le cose al siciliano ma, vista la sua grande condizione, si può avere la certezza che non sarebbe stato facile strappare il primato allo “Squalo”.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:06:21
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:01:39
3 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:47
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:58
5 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:02:02
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:08
7 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:27
8 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:02:36
9 Markel Irizar Arranburu (Spa) Trek Factory Racing 0:02:39
10 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:02:58
11 Danny Pate (USA) Team Sky 0:03:01
12 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:03:12
13 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
14 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale 0:03:13
15 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge 0:03:23
16 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:03:24
17 Nelson Oliveira (Por) Lampre – Merida 0:03:30
18 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:03:35
19 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:03:38
20 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:03:44
21 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:03:45
22 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:04:00
23 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:04:05
24 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha 0:04:06
25 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:04:15
26 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:17
27 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:04:23
28 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:04:28
29 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:04:30
30 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:04:31
31 Rein Taaramäe (Est) Cofidis, Solutions Credits 0:04:41
32 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team 0:04:44
33 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team 0:04:56
34 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:05:01
35 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:05:06
36 Johan Van Summeren (Bel) Garmin – Sharp 0:05:11
37 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:05:13
38 Vladimir Isaichev (Rus) Team Katusha
39 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:05:16
40 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
41 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp 0:05:18
42 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:05:19
43 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:25
44 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:05:31
45 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:34
46 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:05:43
47 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 0:05:47
48 José Serpa (Col) Lampre – Merida 0:05:48
49 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:05:50
50 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:05:59
CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 86:37:52
2 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:52
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:08:24
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:09:55
5 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:11:44
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:46
7 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:14:41
8 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:18:12
9 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:18:20
10 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:21:24
11 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:23:16
12 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:25:57
13 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:34:01
14 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:36:50
15 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:38:15
16 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:43:59
17 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:44:46
18 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:46:40
19 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:47:30
20 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:52:11
21 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:58:00
22 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:59:29
23 Richie Porte (Aus) Team Sky 1:00:35
24 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 1:06:11
25 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:08:56
26 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:17:43
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 1:19:53
28 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 1:20:49
29 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 1:28:28
30 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:32:31
31 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:37:01
32 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:38:27
33 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:48:09
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:48:28
35 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:52:45
36 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:54:50
37 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:55:57
38 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:56:58
39 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:58:28
40 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:59:17
41 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 2:00:50
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:08:07
43 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:09:52
44 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 2:17:53
45 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 2:18:40
46 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 2:21:18
47 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 2:25:20
48 José Serpa (Col) Lampre – Merida 2:29:06
49 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:31:40
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 2:32:25