ALENTOUR DU TOUR… A PÉRIGUEUX

luglio 26, 2014
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Nibali, che la festa cominci – Nibali: “Realizzo un sogno. La gialla per mamma Pantani” – Crono a Tony Martin – Lo sforzo e la gioia sul podio- Lo Squalo morde pure la crono – Nibali: “Parigi da pelle d’oca” (Gazzetta dello Sport)

Nibali quarto nella cronometro: il Tour è tutto suo (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Valverde, fuera del podio – “Las piernas no respondían” – Unzue: “Valverde volverá con otros objetivos” – Pinot: “Espero que el tercer puesto sea solo el principio” (AS)

Valverde, fuera del podio – Termina en la cuarta plaza – De Marchi, el ’supercombativo’ del Tour (Marca)

La misión imposible de Valverde (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Vincenzo Nibali secures his maiden Tour title as fourth place in time-trial sees him ride to Paris glory on Sunday (The Independent)

Martin’s stage but Nibali’s Tour (The Time)

Nibali secures title as Martin claims stage 20 win (The Daily Telegraph)

Francia

Péraud et Pinot, un grand bravo! – Une première depuis 30 ans – Tony Martin «au rendez-vous» – Bardet : «Deux secondes, c’est rageant» – Valverde : «Mon corps a dit non» – De Marchi élu super combatif – Peraud «On va fêter ça» – Van Garderen «Je me sens mal pour Bardet» – Peraud et Pinot sur le podium (L’Equipe)

Germania (Tony Martin)

Tony Martin gewinnt Zeitfahren (Berliner Zeitung)

Tony Martin Sieger im Zeitfahren bei vorletzter Tour-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Sebbene di fronte alla rimonta di un Jean-Christophe Péraud, molto più avvezzo di lui alle prove contro il tempo, non ci sia stato nulla da fare Thibaut Pinot si è reso protagonista, su di un percorso non certo adatto alle sue caratteristiche di scalatore, di un’ottima prova lungo i 54 km della Bergerac-Périgueux che ha chiuso al 12° posto, a 3′01” dall’inavvicinabile Tony Martin ma a solo 1′14” da Vincenzo Nibali, che ancora una volta è stato il migliore tra gli uomini di classifica, e nettamente davanti sia a Romain Bardet (con il quale è stato a lungo in lotta per la maglia bianca), sia soprattutto a quell’Alejandro Valverde che sembrava destinato a togliergli il gradino più basso del podio. Meritato, tuttavia, il terzo posto finale per il capitano della Fdj.fr se si considera che aveva perso 1′ nei confronti del murciano nei ventagli di Reims e che – pur palesando chiari limiti in discesa, ai quali ha intelligentemente sopperito cercando sempre di affrontarle con qualche secondo di margine sui diretti rivali e pur peccando, a volte, di generosità, il che lo ha portato talvolta ad avere flessioni negli ultimi chilometri – ha sempre cercato in quasi tutte le tappe di montagna di fare esplodere la corsa. Non sappiamo se davvero Pinot potrà essere il primo transalpino a vincere il Tour de France dopo Bernard Hinault, dal momento che nei prossimi anni dovrà vedersela oltre che con Nibali anche con Chris Froome, Alberto Contador e Nairo Quintana e in futuro con altri talenti emergenti tra i quali, magari, il nostro Fabio Aru; per il momento, insieme a Péraud che è di 13 anni più anziano, ha riportato la Francia su un podio che mancava dai tempi di Richard Virenque. Le sue doti di recupero dimostrate nella crono di Périgueux, unite a quelle di scalatore, fanno ben sperare.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Primo come da programma Martin a 48,832 Km/h. Nibali 4° a 1′58″, Peraud 7° a 2′27″, Pinot 12° a 3′12″, Valverde 28° a 4′28″. Classifica: Nibali, Peraud 2° a 7′52″, Pinot 3° a 8′24″, 4° Valverde a 9′55″. Commenti?

Ceemo: Nibali, si dimostra solido anche nella crono. Disastroso Valverde che evidentemente non ne aveva più. Mollema oggi avrebbe perso anche da qualcuno del forum!

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

The Final Countdown (Europe)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ÉVRY – PARIGI (137,5 Km)

Il Tour è arrivato all’ultimo passo del suo cammino, un passo di poco meno di 140 Km e dal suolo agevole. L’altimetria dell’ultima frazione ricalca quella solitamente proposta all’ultimo giorno di gara della Grande Boucle, con una prima parte dolcemente vallonata, anche se quest’anno non ci sarà il quasi tradizionale passaggio dalla vallata della Chevreuse, dove si andava ad affrontare gli ultimi GPM. Il traguardo della montagna ci sarà, comunque, anche in questa tappa, in vetta alla facilissima Côte de Briis-sous-Forges, ascesa lunga appena 800 metri (media del 5,2%) che s’incontrerà a 31 Km dal via. Toccati i comuni di Châtenay-Malabry e Issy-les-Moulineaux, sede rispettivamente dei più celebri laboratori francesi e degli uffici di ASO (la società che organizza il Tour), una quarantina di chilometri più avanti il gruppo farà il suo ingresso in Parigi, per poi transitare per la prima volta sul rettilineo d’arrivo 9,5 Km più avanti. Attorno alle 18 (la conclusione avverà un’ora più tardi) inizierà l’anello conclusivo sugli Champs-Élysées, quello tradizionale con l’aggiunta del girotondo attorno all’Arco di Trionfo, reintrodotto dopo molti anni in occasione dello scorso Tour. Settemila metri da ripetere 8 volte e che nel primo pomeriggio avrà accolto anche “La Tour by Tour de France”, gara riservate alle cicliste e che vuol rappresentare il primo gradino verso la rinascita del Tour de France femminile, che non viene più organizzata dal 2009. In entrambi i casi, sarà un occasione d’oro per i virtuosi della volata, sia che portino i pantaloni che la gonna.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Évry : poco nuvoloso, 26,7°C (percepiti 25°C), vento moderato da WNW (12-15 Km/h), umidità al 51%
Antony (60 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 26,5°C (percepiti 24°C), vento moderato da WNW (15-20 Km/h), umidità al 51%
Parigi – 1° passaggio (83 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 25,6°C (percepiti 23°C), vento moderato da WNW (15-21 Km/h), umidità al 52%
Parigi – arrivo : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 24,5°C (percepiti 21°C), vento moderato da NW (16-21 Km/h), umidità al 57%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Aiello (Eurosport): “Tony Barta” (Jan Barta)
Martinello: “Nonostrante”
Pancani: “La primo pezzo”
De Luca: “La cronometro della ventesima tappa”
Pancani: “La formazione belg.. Belkin” (la Belkin è olandese)
Martinello: “Il giorno in gara” (di gara)
Pancani: “Secondo intermadio”
De Luca: “La sua prestazione va a piazzarsi nei piani alti della classifica”
Pancani: “Richie Porte arriva al traguardo con una cronometro”
Martinello: “Thibaut Pinot si confermano”
Nibali: “L’arco del trionfo”
De Luca: “Parc de Prenz” (pronuncia di Parc des Princes)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, cronometro Bergerac – Périgueux

1° Luca Paolini (Team Katusha)
2° Mikael Cherel (AG2R La Mondiale) a 9″
3° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 17″
4° Alex Howes (Garmin – Sharp) a 45″
5° Alessandro Vanotti (Astana Pro Team) a 48″

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 41′01″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 42′28″
4° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 46′32″
5° Jean Marc Marino (Cannondale) a 50′30″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

22a TAPPA: ORLÉANS – PARIGI (146 Km)

E CINQUE! EDDY MERCKX COME ANQUETIL – LUNGO SPRINT DI SERCU – RETROCESSO: 1° MERCKX – UNA PAGELLA ECCEZIONALE (E LA VOGLIA DI SMETTERE)
Stagione record: dopo il Giro d’Italia e il Giro della Svizzera, il campione belga ha fatto centro anche al Tour – Il guerriero stravince ma è stanco – Movimentato arrivo dell’ultima tappa del Tour – Giorgio Albani scrive: “Non è stato facile”
L’atleta della Brooklyn avrebbe, secondo la giuria, danneggiato Van Roosbroeck – Trionfo del fuoriclasse belga che festeggia due record nelle stessa giornata – Grossa prestazione dell’anziano Poulidor – Ottimo il quarto posto ottenuto dall’italiano Panizza – Il tecnico della “Molteni” per i lettori dell’”Unità” – Allo spagnolo E. Martinez il Tour dell’Avvenire – Terzo Mirri

ARCHIVIO ALMANACCO

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La cittadina di Périgueux (perigueux.fr)

La cittadina di Périgueux (perigueux.fr)

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