NIBALI, ULTIMO SIGILLO

luglio 24, 2014
Categoria: News

Lo Squalo attacca ai piedi della salita di Hautacam e si invola verso la quarta e più bella vittoria di tappa del suo Tour. A 1’10’’ Pinot, da stasera anche secondo in classifica generale. Terzo posto per Majka, che conquista definitivamente la maglia a pois. Péraud, 4° davanti a Van Garderen, scalza anche dal gradino più basso del podio Valverde, 10° a 1’59’’. Archiviate le montagne, a Nibali restano due probabili sprint e una cronometro prima del trionfo.

È difficile non lasciarsi andare alla retorica di fronte ad un’esibizione come quella offerta da Vincenzo Nibali sulla salita di Hautacam, quarto e più spettacolare sigillo impresso dal siciliano su un Tour de France guidato nella prima metà e dominato nella seconda. Più che una normale offensiva, quella portata dallo Squalo sull’ultima grande montagna del Tour è stata una prova di forza, un’esibizione di una superiorità ormai già acclarata, ma ribadita una volta di più per onorare una maglia gialla che non si potrebbe immaginare più solida.
Certo, l’attacco di oggi, il minuto e più inflitto agli avversari, il quarto successo parziale spalmato su 18 giorni di corsa, e gli oltre sette primi di margine in classifica su Thibaut Pinot, issatosi al comando della graduatoria degli altri, non basteranno a fugare i legittimi quesiti su cosa sarebbe successo se in gara fossero rimasti Froome e Contador, ma non c’è dubbio che Nibali, non padroneggiando ancora la difficile arte di sconfiggere gli assenti, abbia fatto tutto il possibile e qualcosa di più per rappresentare un degno vincitore della Grande Boucle.
A differenza dei primi tre successi dello Squalo, cercati soltanto una volta presentatasi l’opportunità nel finale, il quarto è stato invece costruito sin dalle battute iniziali, in cui la Astana si è incaricata di tenere a bada la fuga lanciata da Nieve, Herrada, Izagirre, Trofimov, De Marchi, Marcato, Boom, Bakelants, Kadri, Ladagnous, Oss, Coquard, Réza, Voeckler, Simon, Chavanel, Wyss, Huzarski, Machado e Guillou. Il vantaggio dei venti di testa è stato mantenuto sempre entro i quattro minuti fino alle pendici del Tourmalet, quando il ritmo non forsennato di Westra e Fuglsang ha consentito a Nieve e Kadri di incrementare leggermente. In cima, la coppia al comando poteva vantare un minuto e mezzo su un terzetto composto da Trofimov, Huzarski e il solito De Marchi, e oltre quattro e mezzo sul gruppo maglia gialla, ancora forte di una cinquantina di unità.
Se la salita non aveva provocato sussulti nel plotone, ben diversa è stata la discesa, che ha visto lanciarsi addirittura Valverde, atteso da Izagirre ed Herrada. Nessun altro uomo di classifica, però, ha pensato di approfittare dell’assist del murciano, e il gruppo, rimasto quasi del tutto compatto, non ha così avuto difficoltà a neutralizzare l’offensiva in fondo alla discesa. Se fossimo soltanto un po’ più cinici, potremmo ritenerlo il giusto contrappasso per un corridore il cui proverbiale attendismo ha spesso guastato i piani di chi provava a sovvertire le gerarchie della corsa.
I 17 km di fondovalle tra Luz-Saint-Sauveur e l’inizio dell’ultima scalata hanno prevedibilmente tagliato le gambe non soltanto all’azione della Movistar, ma anche alla fuga di Nieve e Kadri, che hanno visto scemare il loro vantaggio ad appena 1’30’’. Lo spagnolo ha tentato una resistenza à la Majka, sbarazzandosi subito di Kadri e mantenendo per un paio di chilometri intatto il proprio vantaggio; ma la rapidità con cui si è accesa la bagarre in gruppo, per merito del primo attacco al Tour di nonno Horner, ha spento definitivamente le speranze del Team Sky di salvare almeno in parte il bilancio di una Grande Boucle catastrofica.
Lo scatto del 42enne statunitense è cominciato a 11 km dal traguardo, e soltanto Nibali ha avuto il coraggio di saltare sulla sua ruota. Il revival della Vuelta 2013 è durato però appena qualche centinaio di metri, e già prima dello striscione dei -10 all’arrivo la maglia gialla ha attaccato a sua volta, mettendosi in caccia solitaria del battistrada.
La rincorsa è durata un paio di chilometri, venendo coronata dal ricongiungimento a 8 km dal termine. Un immediato rilancio d’andatura del capoclassifica ha lasciato sul posto il navarro (con la minuscola), mentre Majka, già una quarantina di secondi più indietro, evadeva dal gruppetto di Valverde, Pinot e compagnia, con il duplice scopo di tentare un clamoroso tris di tappe e di salvare una maglia a pois messa a rischio dai 50 punti che Nibali si avviava a conquistare.
Il polacco si è mantenuto a lungo ad una distanza tra i 40 e i 50 secondi dal leader, senza mai dare, tuttavia, la sensazione di potersi avvicinare oltre (salvo in un breve attimo di follia del GPS, che segnalava una riduzione quasi istantanea del divario da 49 a 31 secondi). A 4 km circa dalla vetta, anzi, l’azione di Majka si è spenta, dando l’occasione di riavvicinarsi a Pinot, Péraud e Van Garderen, che approfittavano intanto dell’ennesima débacle di Valverde.
Un po’ come ieri, lo spagnolo è sembrato ad un tratto sul punto di finire alla deriva, salvo poi riprendere vigore e rimontare su alcuni degli uomini che aveva visto scappare (Ten Dam, Mollema, Bardet, König e Zubeldia). A differenza di ventiquattro ore fa, però, la risalita del murciano non è andata oltre, e il distacco nei confronti del quartetto formatosi alle spalle di Nibali è lievitato fino a quasi 50’’.
Forte di un vantaggio di 1’20’’ all’ultimo chilometro, la maglia gialla si è potuta concedere di rallentare negli ultimi metri e assaporare il trionfo, dopo avere dato fondo, forse come mai prima (pavé a parte), a tutte le risorse che possedeva. Pinot ha tagliato il traguardo dopo 1’10’’, relegando Majka (+1’12’’) ad una terza piazza comunque sufficiente a difendere 13 dei 31 punti di vantaggio che poteva amministrare su Nibali. Il francese ha scalzato Valverde dalla piazza d’onore in classifica generale, restando però tallonato da Péraud – 4° a 1’15’’ -, che dovrebbe recuperargli a cronometro ben più dei 13’’ che li separano ora. Stesso ritardo all’arrivo per Van Garderen, la cui crisi sul Balès rischia di fare la differenza tra un secondo e un sesto posto.
Più indietro, Valverde ha dovuto fare i conti con compagni di viaggio che hanno corso secondo il mantra del murciano, evitando cioè con estrema cura di offrire qualsiasi parvenza di collaborazione. Il passivo dello spagnolo da Pinot si è assestato alla fine a 49’’: troppi per conservare un posto sul podio provvisorio, ma abbastanza da tenere vive le speranze di un controsorpasso a cronometro sul rivale, distante appena 15’’.
La nuova generale vede Nibali amministrare vantaggi ormai degni del Navarro (con la maiuscola): 7’10’’ su Pinot, 7’23’’ su Péraud, 7’25’’ su Valverde, 9’27’’ su Bardet, 11’34’’ su Van Garderen, 13’56’’ su Mollema, 14’15’’ su Ten Dam, 14’37’’ su König, 16’25’’ su uno Zubeldia che, come previsto, ha approfittato dell’affaticamento post-fuga di Rolland per intrufolarsi in top 10, senza che ci si sia praticamente accorti della sua presenza in gruppo per tre settimane.
Il principale motivo di interesse di quest’ultimo scampolo di Tour, a meno di imprevisti, sarà la sfida al podio tra i corridori dal secondo al quarto della generale, nella quale potrebbe inserirsi, nella remota ma non impensabile ipotesi di una gigantesca contro-prestazione contemporanea di Valverde e Pinot, Tejay Van Garderen, forse il più cronoman fra i top 10. Alla maglia gialla basterà invece mantenersi lontana dai guai per trasformare gli ultimi 400 chilometri di Tour in una lunghissima passerella.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 4:04:17
2 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:10
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:12
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:15
5 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:53
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:57
8 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
9 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:59
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
11 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling
12 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:03:30
13 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
14 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
15 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:04:24
16 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:04:28
17 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:04:30
18 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:04:33
19 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:04:40
20 John Gadret (Fra) Movistar Team
21 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:04:59
22 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:20
23 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:05:23
24 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:05:25
25 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:06:40
26 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:07:22
27 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:08:15
28 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar 0:08:35
29 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:08:55
30 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:10:10
31 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:10:43
32 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:11:12
33 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:11:54
34 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
35 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:21
36 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:13:50
37 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:14:14
38 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
39 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
40 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
41 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
42 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:16:12
43 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
44 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:16:16
45 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:35
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:19:01
47 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp
48 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
49 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp
50 Johan Van Summeren (Bel) Garmin – Sharp

CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 80:45:45
2 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:07:10
3 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:23
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:07:25
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:27
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:11:34
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:13:56
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:14:15
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:14:37
10 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:16:25
11 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:48
12 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:21:33
13 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:29:58
14 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:32:30
15 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:34:30
16 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:37:37
17 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:39:28
18 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:41:34
19 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:41:41
20 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:50:01
21 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:50:34
22 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:52:40
23 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:56:26
24 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:57:15
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 1:01:06
26 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 1:08:55
27 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:12:36
28 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 1:18:27
29 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 1:24:55
30 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:26:53
31 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:30:53
32 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:31:50
33 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:41:10
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:44:47
35 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:47:29
36 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:47:55
37 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:52:35
38 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:52:47
39 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:52:52
40 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:52:57
41 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:53:40
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:54:08
43 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:04:23
44 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 2:07:48
45 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 2:07:50
46 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 2:15:10
47 José Serpa (Col) Lampre – Merida 2:19:25
48 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:21:10
49 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 2:21:58
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 2:22:45

Vincenzo Nibali alza le braccia al cielo sullarrivo di Hautacam (foto Bettini)

Vincenzo Nibali alza le braccia al cielo sull'arrivo di Hautacam (foto Bettini)

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