TAPPONE A POIS: MAJKA COME (E CON) UNA MOTO SUL PLA D’ADET

luglio 23, 2014
Categoria: News

Secondo successo di tappa al Tour per il polacco, che per lanciarsi all’inseguimento di Visconti, sulla salita finale, approfitta del traino di una moto. Secondo posto per il siciliano della Movistar, davanti ad un Nibali che attacca e allunga ancora in classifica generale. Péraud, unico a restare con la maglia gialla, si porta a 8’’ dal 3° posto di Pinot e 42’’ dal 2° di Valverde.

Sul Pla d’Adet come a Risoul: il secondo atto pirenaico del Tour de France ha ricalcato fedelmente quello alpino, sia nella lotta per la vittoria di tappa, sia in quella per la classifica generale. Come sabato, ad alzare le braccia, tagliando in solitaria il traguardo dopo una giornata all’attacco, è stato Rafal Majka, il polacco che alla vigilia del Tour si lamentava pubblicamente della convocazione in extremis come rimpiazzo di Kreuziger, e che sulle strade francesi ha invece dato un senso diverso alla sua stagione, e forse non solo. Alle sue spalle, preceduti anche da un Visconti mai così a suo agio su salite della caratura di Portillon, Peyresourde, Val Louron-Azet e Pla d’Adet, Vincenzo Nibali e Jean-Christophe Péraud, i due trionfatori di giornata per quel che concerne la generale.
La maglia gialla, dopo aver attraversato ieri qualche secondo di difficoltà in cima al Port de Balès, ha riaffermato la propria superiorità attaccando a metà dell’ascesa finale, dopo aver lasciato sfogare la pattuglia francese; Péraud, a lungo trattato come “l’altro” padrone di casa, alle spalle dei due più giovani e frizzanti Bardet e Pinot, rischia invece di aver messo a segno un colpo decisivo nella lotta per i gradini più bassi del podio, aggrappandosi ancora – come a Risoul, per l’appunto – alla ruota del capoclassifica nei chilometri finali. Oltre i 50’’ il passivo dei due sbarbati connazionali, staccati nel finale anche da un Valverde che, a 5 km dall’arrivo, pareva destinato al naufragio.
Il verdetto di giornata, così favorevole alla maglia gialla, è maturato in realtà in capo ad una tappa tutt’altro che riposante per Nibali. Un avvio tirato, con mezzo gruppo a caccia della fuga, era da mettere in preventivo, ma di certo pochi si sarebbero aspettati una media di 50.2 km/h nella prima ora, condotta in avanscoperta da Gautier, Slagter, Elmiger, Arashiro, Edet, Kadri, Voigt e Paulinho (evasi al km 0), inseguiti a distanza sempre inferiore al minuto dalla Katusha, decisa a lanciare Joaquim Rodriguez.
Purito si è fatto trovare pronto sulle prime rampe del Portillon, inserendosi nella girandola di scatti avviata da José Serpa Perez. I chilometri iniziali del primo colle hanno rappresentato probabilmente il momento più teso per lo Squalo: la Movistar ha spedito all’attacco tre uomini (Visconti, Herrada e Izagirre), la BMC due (Moinard e Velits), la Ag2r uno (Kadri), uomini di medio-alta classifica (Mollema, Van den Broeck, Schleck) si sono lanciati, la Astana – dopo aver inserito a sorpresa Fuglsang in testa – è rimasta con i soli Scarponi e Kangert al fianco del leader, e l’aria che sembrava tirare in gruppo era quella di un moto rivoluzionario imminente.
All’opposto, una volta passato il temporale di scatti, la corsa si è improvvisamente assopita, con un gruppo di sei al comando (De Marchi, Lopez Garcia, Rodriguez, Mollema, Durasek e Roche) inseguito da uno di quindici (Rolland, Van den Broeck, Schleck, Gautier, Velits, Dumoulin, Fuglsang, Izagirre, Visconti, Moinard, Arashiro, Herrada, Kiryenka, Kadri e Taaramae), e il plotone, placidamente guidato da Scarponi, a lasciar fare.
Il ricongiungimento fra i due drappelli in avanscoperta, ai piedi del Peyresourde, è stato il prodromo ad una fase di stallo tra gli attaccanti di cui ha provato ad approfittare Kiryenka, capace di andarsene in solitudine e di guadagnare fino a due minuti. Roche e Herrada hanno spezzato l’impasse, lanciandosi in caccia del bielorusso, ma venendo riassorbiti nella successiva discesa, e soltanto sull’Azet il ritmo è tornato su livelli decorosi, fino a portare – oltre alla perdita di contatto dei meno scalatori – alla neutralizzazione dell’attacco di Kiryenka in vista del GPM.
Anche per il gruppo il penultimo colle ha coinciso con l’apertura delle ostilità, benché ancora di studio: la FDJ ha imposto una timida accelerazione sulle prime rampe, ma è stata la Ag2r, lanciando il forcing di Gastauer nell’ultimo chilometro e mezzo di scalata, a far esplodere finalmente il plotone. Valverde (assistito da Gadret), Van Garderen, Nieve, Ten Dam e Nibali si sono prevedibilmente accodati al trenino francese completato da Bardet e Péraud, mentre è stata una sorpresa trovare al fianco della maglia gialla anche un eccellente Tanel Kangert.
Proprio il più giovane degli Ag2r si è lanciato all’attacco nella tecnica discesa dell’Azet, tentando ancora una volta di mettere a nudo le difficoltà di un Thibaut Pinot che, pur essendo destinato a non raccogliere l’eredità di Savoldelli, ha comunque dimostrato di aver raggiunto standard più che accettabili sul terreno a lui tanto odioso. Il fatto che nessuno si sia assunto il rischio di seguire Bardet ha posto la pietra tombale sulle prospettive dell’azione, complice il rientro sul drappello maglia gialla di Jeannesson, subito messosi a disposizione del compagno in maglia bianca.
Rolland, conscio di godere di una forma ben distante dai fasti del Giro, ha provato a giocare d’anticipo ai piedi del Pla d’Adet, allungando in un tratto pianeggiante. Roche, Moinard e Visconti si sono accodati, ed è stato proprio il siciliano ad attaccare a sua volta sulle prime rampe della salita conclusiva, sbarazzandosi nel giro di un chilometro e mezzo della compagnia. Dal gruppetto inseguitore, però, dopo alcune scaramucce che hanno favorito il tentativo dei battistrada, è partita la rimonta di Rafal Majka, lanciatosi anche grazie all’ausilio dell’antenna di una moto-riprese, gesto tanto irrilevante ai fini del risultato quanto scorretto e pericoloso.
L’inseguimento del polacco si è concluso a 4 km circa dal traguardo, e dopo un altro chilometro e mezzo, al termine dell’unico tratto di respiro offerto dalla scalata, un’ultima accelerazione ha tolto definitivamente di mezzo Visconti, costretto a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria in carriera al Tour de France.
Più indietro, Jeannesson è riuscito a limare qualche secondo al mezzo minuto che Bardet aveva accumulato in discesa, prima che Péraud rivelasse le reali gerarchie in casa Ag2r con uno scatto. Il solo Nibali è saltato con prontezza alla ruota dello stagionato transalpino, mentre Pinot e Van Garderen hanno dovuto attendere un rallentamento dei due per accodarsi; di Valverde, invece, si sono perse subito le tracce, lasciando intravedere una Caporetto che l’ex Embatido ha invece saputo evitare grazie all’esperienza e ad uno strepitoso Herrada, raccolto lungo l’ascesa.
Rendendosi conto di essere ancora una volta testa e spalle al di sopra degli avversari, la maglia gialla ha deciso di prendere in mano la situazione a 5 km dal traguardo, con un primo scatto d’assaggio e un secondo definitivo. Péraud, sia pur con non pochi patemi, è riuscito a guadagnare la scia di Nibali, mentre Bardet, Pinot e Van Garderen sono stati costretti ad accontentarsi di proseguire alla precedente velocità di crociera. A differenza di sabato, Péraud ha offerto al capoclassifica quel tanto di collaborazione che la fatica gli consentiva, ottenendo in cambio la rinuncia del messinese a produrre ulteriori scatti.
La coppia, andata nel frattempo a saltare tutti i fuggitivi meno due, è così rimasta unita fin sul traguardo, tagliato 46’’ dopo Majka e 17’’ dopo Visconti. Il solito, grande De Marchi – unico degli ex battistrada ad offrire collaborazione a Nibali, di cui dovrebbe diventare scudiero il prossimo anno – ha chiuso 5°, a 49’’, precedendo Rolland e la coppia Mollema – Schleck, entrambi abili nell’approfittare della giornata per una piccola risalita in graduatoria.
Pinot e Bardet (insieme a Van Garderen), dopo aver a lungo accarezzato il sogno di mandare gambe all’aria Valverde e di ridurre la sfida per il podio ad una questione bleu-blanc-rouge, hanno invece visto lo spagnolo – apparso ad un tratto sul punto di perdere anche le ruote di Nieve e Ten Dam – ricomparire alla loro ruota nel finale e trovare anche la forza di disputare la solita volatina, infliggendo ai due cinque secondi di discreta importanza psicologica.
A lungo vicino a subire il virtuale sorpasso di Pinot, il murciano ha così alla fine rimpinguato il margine nei confronti del terzo in classifica (ora 34’’), pur vedendo Nibali allontanarsi di altri 49’’ (5’26’’ ora la voragine). Su entrambi incombe però l’ombra di Péraud, che tallona il giovane connazionale a distanza di 8’’, e – con la cronometro di Périgueux a disposizione – minaccia di fagocitare tutti e due. Bardet, 5° a 7’34’’, vede invece congelata la propria posizione, anche se la ripresa di Van Garderen (6° a 10’19’’) lascia aperto uno spiraglio ad uno scambio di piazze sabato. Mollema torna a condurre nell’appassionante (per loro) duello di casa Belkin con Ten Dam (11’59’’ contro 12’16’’), ed entrambi sopravanzano un deludente König (12’40’’). La lotta per la top 10 premia per il momento Rolland (13’15’’), anche se la regolarità di Zubeldia (14’26’’) sembra destinata a spuntarla.
Con l’altro pseudo-tappone da Pau a Hautacam, il Tour chiuderà domani il suo capitolo montano. Il Tourmalet offrirebbe un eccellente trampolino di lancio per attacchi disperati dell’ultima ora, ma la riserva in cui sembrano essere finiti i tre pretendenti al podio, e la chiara inattaccabilità della maglia gialla, rischiano di produrre una giornata ancora più bloccata di quella di oggi.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 3:35:23
2 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:00:29
3 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:46
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
5 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:00:49
6 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:00:52
7 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:01:12
8 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
9 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:01:25
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:35
11 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:40
12 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:50
15 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
16 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:02:01
17 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 0:02:05
18 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:34
19 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:02:52
20 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:03:02
21 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:39
22 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:03:54
23 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
24 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
25 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:04:54
26 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:05:02
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:05:25
28 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:05:40
29 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida
30 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
31 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:05:54
32 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:06:12
33 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:06:36
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:07:38
35 Richie Porte (Aus) Team Sky
36 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:08:06
37 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:09:27
38 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
39 Alex Howes (USA) Garmin – Sharp 0:14:07
40 Johan Van Summeren (Bel) Garmin – Sharp 0:14:17
41 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
42 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
43 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling
44 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
45 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
46 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar
47 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp
48 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura
49 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
50 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits

CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 76:41:28
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:05:26
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:06:00
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:34
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:10:19
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:59
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:12:16
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:12:40
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:15
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:14:26
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:16:08
13 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:18:03
14 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:28:00
15 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:31:00
16 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
17 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:32:14
18 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:34:48
19 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:36:09
20 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:36:41
21 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:37:01
22 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:37:25
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:47:04
24 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:48:12
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:49:54
26 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:50:35
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:53:48
28 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:58:22
29 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 1:03:47
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:16:28
31 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:22:29
32 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:23:31
33 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:23:35
34 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:51
35 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:29:55
36 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:33:46
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:34:37
38 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:36:11
39 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:36:23
40 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:39:26
41 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:42:14
42 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:43:09
43 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:43:57
44 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:46:56
45 José Serpa (Col) Lampre – Merida 1:48:24
46 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 1:50:09
47 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:53:14
48 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 1:56:09
49 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:59:06
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 2:01:41

Rafal Majka coglie la seconda vittoria al Tour 2014 (foto Tim De Waele/TDW Sport)

Rafal Majka coglie la seconda vittoria al Tour 2014 (foto Tim De Waele/TDW Sport)

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