TAPPA A ROGERS, MA IL COLPO E’ DI PINOT
L’australiano si impone nella prima frazione pirenaica al termine di una fuga di 150 km, anticipando con un allungo nel finale un quartetto composto da Voeckler, Kiryenka, Gautier e Serpa. Tra i migliori, brilla Thibaut Pinot, che attacca a più riprese sul Port de Balès e infligge pesanti distacchi a Bardet e Van Garderen. Il francese sale al terzo posto in classifica generale, togliendosi anche la soddisfazione di distanziare di qualche metro, in vista dell’ultimo GPM, un Vincenzo Nibali comunque sempre padrone della corsa.
Posta in apertura di un trittico d’alta montagna che vivrà domani e dopo le sue giornate più ardue, e percorsa ad andatura quasi turistica per quasi metà dei 237 km in programma, dopo 80 km di lotta selvaggia per centrare la fuga, la prima frazione pirenaica ha sconquassato la classifica generale del Tour de France in proporzioni difficilmente preventivabili: tre dei primi sette della generale di stamane sono saltati fragorosamente, inclusi due dei corridori che più avevano convinto nella due giorni alpina. Si parla ovviamente non di Bauke Mollema, 7° al via ma tenuto a galla più dall’incostanza e sfortuna degli avversari che non da una gamba da podio, bensì di Romain Bardet e Tejay Van Garderen, inchiodatisi nella seconda metà del Port de Balès, e costretti a scendere – rispettivamente – dal 3° al 5° e dal 5° al 6° posto.
Il merito del piccolo terremoto è da assegnare in parte alla Movistar di Alejandro Valverde, autrice dell’accelerazione che, all’imbocco dell’ultimo colle, ha scosso il gruppo dal torpore in cui era caduto nelle precedenti tre ore, e soprattutto di Thibaut Pinot, passato all’azione in prima persona a 4 km dal Gran Premio della Montagna. Un attacco facilmente pronosticabile, alla luce delle ben note difficoltà in discesa del 24enne di Mélisey, ma forse anticipato dalla visione del palese affanno di Bardet, agganciato con i denti al drappello maglia gialla ormai da qualche chilometro. Van Garderen e Mollema si erano staccati poco prima, al pari di corridori poco dentro o poco fuori dalla top 10, come Rolland e Schleck.
Alla ruota di Pinot si sono portati soltanto Nibali, Valverde e Péraud, per nulla intenzionato ad immolare la sua prima (e probabilmente ultima) chance di podio al Tour de France sull’altare delle ambizioni del più giovane compagno. Il quartetto non ha trovato l’accordo, ma il rientro di uno stupefacente Jeannesson (insieme a Gadret) ha ridato nuova linfa all’andatura, mantenendola su livelli accettabili fino al cartello dei -1 alla vetta.
È stato allora che Pinot ha ripreso l’iniziativa, lanciandosi in quasi 1000 metri di apnea che hanno distrutto il plotoncino dei migliori: Valverde si è piantato (problemi al cambio, questa volta, non dovrebbero essercene stati), Péraud ha retto solo per qualche centinaio di metri, e perfino la maglia gialla, sia pur ormai ad un pugno di metri dallo scollinamento, è stata costretta a cedere qualche metro al francese. Nulla che possa scompaginare il finale di Tour del siciliano, ma abbastanza da creare un nuovo motivo di interesse per le due tappe di montagna residue, nelle quali la superiorità in salita di Nibali, indiscutibile sulle Alpi, parrebbe essere meno scontata.
L’assolo di Pinot ha avuto vita brevissima, malgrado un’auto del seguito della corsa abbia trovato il modo di infilarsi tra il francese e l’italiano all’inizio della discesa, creando al secondo un piccolo disturbo e un enorme pericolo. Nibali, Péraud, Valverde e Gadret si sono infatti riportati subito sul transalpino, atteso nel frattempo da Jérémy Roy, membro della fuga iniziale.
In altre circostanze, avremmo impiegato l’espressione “fuga della prima ora”, che nel caso odierno sarebbe però scorretta. Il drappello buono (Kwiatkowski, Bakelants, Gautier, Rogers, Gallopin, Van Avermaet, Izagirre, Serpa, Voeckler, Keukeleire, Slagter, Albasini, Roy, Montaguti, Réza, Dumoulin, Delaplace, Kiryenka, Vachon, Eisel e Kluge) si è infatti sganciato dopo quasi 80 km di guerra furibonda per azzeccare la fuga; fattore che non è da escludere abbia contribuito alla grande selezione sul Balès.
Quale ideale compensazione per lo sforzo sostenuto in partenza, i ventuno attaccanti hanno ricevuto quasi subito un via libera definitivo dal plotone, che ha concesso loro un vantaggio arrivato a sfondare, alle pendici dell’ultima ascesa, i dodici minuti. Il gruppetto si è naturalmente sgretolato sulla salita finale, e al comando, in cima, si sono trovati i soli Rogers, Serpa e Voeckler, già due volte vincitore a Bagnères-de-Luchon. Gautier e Kiryenka, scollinati ad una ventina di secondi, hanno fatto in tempo a recuperare, ma solo per assistere da vicino, a 3 km dall’arrivo, alla stoccata vincente: partito per inseguire proprio il neo-rientrato francese, l’australiano lo ha levato di forza dalla propria ruota, guadagnando quella manciata di metri che ad un passista come lui non bisognerebbe mai concedere. La Europcar non è riuscita a mettere a frutto la superiorità numerica, e Voeckler si è dovuto accontentare di vincere la volata dei battuti, quando già Rogers aveva potuto celebrare con un inchino la sua prima vittoria in carriera alla Grande Boucle.
Il plotoncino maglia gialla è giunto al traguardo soltanto 8’32’’ più tardi, al termine di una discesa condotta ad andatura non forsennata, ma sufficiente a non dare occasione di recupero agli inseguitori, ad eccezione del sempre più sorprendente Leopold König. Ten Dam è così stato il più vicino fra gli altri big, pagando 1’12’’; Zubeldia ha reso 1’28’’, Bardet 1’50’’, Rolland 2’21’’, Van den Broeck, Schleck e Mollema 3’00’’, Van Garderen addirittura 3’36’’.
La nuova generale vede pertanto, ai primi quattro posti, i quattro uomini forti di giornata, con Nibali a precedere Valverde di 4’37’’, Pinot di 5’06’’ e Péraud di 6’08’’. Bardet, attardato ora di 6’40’’, chiude probabilmente il lotto dei pretendenti al podio, giacché i 9’25’’ di Van Garderen sembrano allontanare ogni ipotesi di rimonta a cronometro. Più probabile, semmai, sembra un sorpasso ai danni dell’americano da parte di König, che lo segue ad appena 7’’, ed è ormai stabilmente fra le prime cinque forze in salita. Ten Dam, 8° a 11’12’’, diventa il primo Belkin in classifica, scavalcando Mollema, ora preceduto anche da un Kwiatkowski che, speso il bonus fuga, scivolerà probabilmente fuori dalla top 10 nei prossimi due giorni.
Per domani, il menù offre tre GPM di 1a categoria e uno – quello d’arrivo – Hors Catégorie, sia pur compressi in una di quelle tappe sprint (124,5 km) che imperversano di recente in nome dello spettacolo, al modico prezzo di penalizzare i fondisti per i quali corse come il Tour de France sono state originariamente pensate (in questo senso, crediamo che il chilometraggio extra-large di oggi non sia stato irrilevante ai fini dei distacchi maturati). I quattro corridori affastellati in un minuto e mezzo, potrebbero comunque garantire battaglia, e chissà che quel breve attimo di appannamento del capoclassifica, pur assorbito in modo indolore, non induca qualcuno a lasciar volare la fantasia anche oltre il secondo e terzo gradino del podio.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 6:07:10
2 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:09
3 Vasili Kiryienka (Blr) Team Sky
4 José Serpa (Col) Lampre – Merida
5 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
6 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:13
7 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:00:36
8 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:50
9 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp 0:02:11
10 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol
11 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:03:33
12 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:03:45
13 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:04:47
14 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
15 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky 0:08:14
16 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:08:32
17 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
18 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
19 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
20 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
21 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
22 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge 0:08:35
23 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:09:07
24 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:09:12
25 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
26 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:09:43
27 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
28 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:10:00
29 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:10:22
30 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
31 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:10:53
32 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:11:32
33 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
34 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
35 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:12:08
36 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
37 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
38 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida
39 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
40 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
41 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
42 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
43 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
44 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
45 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
46 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
47 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
48 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:13:40
49 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:14:20
50 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 73:05:19
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:04:37
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:05:06
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:40
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:09:25
7 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:09:32
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:12
9 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:11:28
10 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:33
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:12:38
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:09
13 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:14:02
14 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:17:37
15 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:23:06
16 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:23:54
17 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:24:08
18 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:26:06
19 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:26:48
20 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:29:54
21 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:33:53
22 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:34:54
23 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:41:54
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:42:48
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:44:04
26 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:44:51
27 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:45:04
28 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:47:44
29 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:49:09
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:00:25
31 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:04:11
32 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:10:04
33 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:15:09
34 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:17:32
35 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:19:23
36 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:20:15
37 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:22:40
38 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:27:45
39 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:28:51
40 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:30:28
41 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:31:34
42 José Serpa (Col) Lampre – Merida 1:32:21
43 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:33:33
44 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 1:36:38
45 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:39:43
46 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:40:35
47 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:40:53
48 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:43:18
49 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:45:35
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 1:48:10