ALENTOUR DU TOUR… A NÎMES

luglio 21, 2014
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Progressione regale di Kristoff. Ma che beffa per Bauer ed Elmiger – Nibali come Gimondi, firmato Prudhomme – Nubi al Tour, il sole è Nibali (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna – RITIRATO

Kristoff se lleva la etapa tras cazar a Bauer casi en meta – Valverde: “Firmo acabar segundo pero queda Tour” – Nibali: “No recuerdo ninguna etapa tranquila en el Tour” (AS)

Kristoff rompe el sueño de Bauer – Segunda victoria de etapa para el noruego – (Marca)

Segunda de Kristoff en un final angustioso – Nibali: “No conozco días tranquilos en el Tour” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Bauer and Elmiger’s day-long break ends in despair – Kristoff sprinted to victory ahead of the pair on stage 15 (The Independent)

Peloton must prepare for longest road – Heroic break falls just short of glory (The Time)

Kristoff denies Bauer of great breakaway win (The Daily Telegraph)

Francia

Kristoff refait le coup (L’Equipe)

Norvegia (Alexander Kristoff)

Ny etappe-seier for Kristoff: Det er deilig, utrolig deilig – Kristoffs trener:
- Han viser taktiske disposisjoner i superklasse – Kristoff ba om unnskyldning (Aftenposten)

Kristoffs trener: Han er i sitt livs form – Nibalis sjef jobbet med dopingavslørte og avdøde Pantani – Kristoff øyner ny etappeseier (Adresseavisen)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Dal momento che la tappa di Nîmes non ha offerto grandi spunti, con soli Jack Bauer e Martin Elmiger come veri protagonisti, facciamo un passo indietro e torniamo alla frazione alpina di Risoul in cui uno dei giovani che più si è distinto è stato Simon Yates, che tra i componenti della fuga dei 17 che ha caratterizzato la giornata è stato uno di quelli che ha tenuto meglio fino al traguardo, dove si è piazzato 21° a 3′25” da Rafal Majka e può probabilmente recriminare per non aver avuto la stessa condizione nella tappa di Gérardmer, nella quale era andato all’avanscoperta con altri quattro atleti (tra j quali il vincitore Blel Kadri) ma non aveva retto il ritmo dell’ultima salita: il 21enne britannico, passato professionista in questa stagione nella fila dell’Orica-GreenEDGE al pari dell’altrettanto talentuoso fratello gemello Adam (non presente in questo Tour), ha caratteristiche principalmente da scalatore ed è esploso in occasione dello scorso Tour de l’Avenir, in cui si è piazzato 10° nella generale ma soprattutto si è aggiudicato due tappe alpine consecutive a Morzine e a Châtel e, pochi giorni dopo, ha fatto ancora meglio quando, correndo da stagista con la maglia della nazionale, all’esordio assoluto in campo professionistico si è aggiudicato la tappa regina del Tour of Britain che si concludeva ad Haytor e si è piazzato 3° nella generale alle spalle di Bradley Wiggins e di Elmiger. Nel 2014 il corridore di Bury, sia pure senza avere grandi picchi, si è confermato chiudendo 12° una corsa dal campo partenti stellare come il Giro dei Paesi Baschi e in avvicinamento al Tour de France è stato 7° al Giro di Slovenia e 3° in un campionato nazionale in cui è stato il solo a tentare di opporsi allo strapotere del Team Sky. In ogni caso sia lui che Adam hanno ancora bisogno di fare esperienza, ma nel giro di qualche anno attendiamoceli entrambi a competere per le primissime posizioni nelle grandi corse a tappe

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Bis di Kristoff. Fuggitivi ripresi a 150 metri e 50 dall’arrivo. Commenti?

Ceemo: Improponibile mettere una tappa come questa di domenica!!

Nebe1980: Gli innominabili dirigenti ASO sono specialisti nel mettere le tappe nei giorni più inadatti: Prima domenica Sheffiled e passi dato che c’erano saliscendi e comunque era la seconda tappa, poi seconda domenica la tappa più o meno tranquilla all’interno di due tappe con arrivo in salita disputate sabato e udite udite Lunedì (ma va beh era il 14 luglio e in Francia è festa). Ma questa tappa di domenica veramente imbarazzante… e i pirenei? Martedì, Mercoledì e Giovedì, come volersi male. Sabato invece ci propinano la crono che per carità è importante per la generale ma che noia guardare uno che corre da solo in mezzo alla desolante pianura francese. Domenica infine la noiosissima passerella finale a Parigi a fare giro giro tondo casca il mondo. Invece di fare la penultima a crono sarebbe meglio fare l’ultima almeno fino alla fine può succedere qualcosa e bisogna stare con gli occhi aperti (vedi Purito – Hesjedal 2012). Oltretutto al giro dopo un po’ di anni hanno deciso di cambiare anche gli arrivi finali non più sempre Milano ma anche Roma, Verona, Trieste e ora Torino. Al tour invece pur di farli arrivare a Parigi ad ogni costo li costringono a trasferimenti di 700 Km in aereo perchè generalmente sono al sud. Ma per puro esempio se io faccio i Pirenei alla fine un arrivo del Tour a Nizza fa così schifo?

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Sogno infranto (New Hope)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON (237,5 Km)

È il primo dei tre atti pirenaici, apparentemente la più agevole delle tre frazioni disegnate sui monti al confine con la Spagna, anche perchè l’unica tra le grandi frazioni di montagna del Tour 2014 a non presentare l’epilogo in salita. Però, non andrà per questo sottovalutata quelle che, invece, è una delle più insidiose tappe di quest’edizione, a partire dal chilometraggio di 237,5 Km, record per quest’anno. Dopo una lunga ma non impegnativa marcia d’avvicinamento al gran finale (prevista anche l’ascesa al Col du Portet d’Aspet, dove inevitabile sarà tornare con il pensiero a Fabio Casartelli), il momento “clou” di questa giornata inizierà a 33 Km dall’arrivo, quando s’attaccherà l’impegnativa ascesa al Port de Balès, valico che il Tour ha scoperto solo nel 2007 e che è subito piaciuto, al punto in questi ultimi 7 anni la Grand Boucle, conteggiando anche la scalata di domani, ha proposto già 4 volte i suoi 11,7 Km d’ascesa al 7,7%, affrontanti anche nell’ultime edizione della Vuelta di Spagna, in occasione della tappa termina a Peyragudes. Raggiunti i 1755 metri di quota del valico inzierà un autentico “tuffo”, una discesa molto tecnica che in 21,5 Km farà “precipitare” i corridori sullo storico traguardo di Bagnères-de-Luchon. È un finale che sembra confezionati sulle misure di Nibali, che è uno dei più abili discesisti in circolazione e che potrebbe aprofittarne per allungare ancor più sui già ben distanziati diretti avversari di classifica

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Carcassonne : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,7°C (percepiti 13°C), vento forte da WNW (31-40 Km/h), umidità al 79%
Côte de Pamiers (GPM 4a cat – 71,5 Km) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21,4°C (percepiti 17°C), vento moderato da WNW (17 Km/h), umidità al 69%
Saint-Girons (Sprint – 123,5 Km) : nuvole sparse, 23,8°C, vento debole da WNW (9 Km/h), umidità al 61%
Bagnères-de-Luchon: nuvole sparse, 21,9°C, vento debole da NW (6-10 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Tappa funestata dal gran caldo”
De Luca: “Prima si leva una scarpa destra, poi la scarpa sinistra” (ha tre gambe?)
Pancani: “Sono stati molto zitti”
De Luca: “Emonglobine”
Conti: “Quattro vittorie consecutivi”
De Luca: “I passaggi che vengono attraversati dalla tappa” (paesaggi)
Martinello: “Darà il proprio apporto alla causa nel finale”
De Luca: “Situazione di estremo tensione”
Martinello: “Visto l’orario di pranzo” (in quel momento erano le 16 passate)
Pancani: “Quale può essere l’ultima settimana di Van Garderen?”
Martinello: “Lunghi cambi in testa alla coppia”
Pancani: “Nîmes, dove nacque la prima cronometro a squadre della storia del Tour”
Martinello: “Ci corre il rischio che il gruppo abbia sbagliato”
Martinello: “Surpraz” (Surplace)
Martinello: “La coppia di testa hanno saputo”
De Luca: “La De Stefano era circondata dal meccanico dell’Astana”
De Luca: “Un fuoriclassi come lui”
De Luca: “Vive ad Andorra qualche anno”
Lelli: “Si gonfia le gambe”
De Stefano: “I Pinerei”
Lelli: “Sono salite completamente, non c’è vegetazione”
De Luca: “Tappe alpirenaiche”
De Luca: “Andiamo a vedere cosa ci accende da martedì in poi”
Conti: “Hautacam, salita inedita” (è già stata affrontata 5 volte)
De Luca: “Uno sparacchio” (spauracchio)
De Luca: “Aveva vinto il cronometro”
Televideo: “Elminger” (Elmiger)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Tallard – Nîmes

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Sebastian Langeveld (Garmin – Sharp), s.t.
3° Alessandro De Marchi (Cannondale), s.t.
4° David Lopez Garcia (Team Sky), s.t.
5° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 24′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 34′26″
4° Jean Marc Marino (Cannondale) a 36′22″
5° William Bonnet (FDJ.fr) a 37′35″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

17a TAPPA: SAINT-LARY-SOULAN – LA MONGIE (119 Km)

SMITIZZATO ANCHE IL TOURMALET DALLO STRAPOTERE DI EDDY MERCKX
Sulla storica cima pirenaica via libera ad un fuori classifica: Danguillaume
Spietato controllo della maglia gialla sulla corsa e su Lopez Carril, il solo che potesse infastidirlo – All’alba attentato con tre bombe: distrutti alcuni automezzi – Oggi riprende il Tour-baby

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Larena di Nîmes (wikipedia)

L'arena di Nîmes (wikipedia)

Commenta la notizia