ALENTOUR DU TOUR… A SAINT-ÉTIENNE
luglio 18, 2014
Categoria: Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
12/a tappa: Kristoff volata perfetta. Sagan ancora battuto – Nibali pensa già alle Alpi: “Dovrò difendermi per forza” – La maglia gialla ricorda Gino Bartali: “Un mito” (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna – RITIRATO
Kristoff gana en Saint Étienne y Sagan vuelve a ser segundo – Valverde: “Veremos si en los Alpes resistimos o atacamos” – Talansky abandona el Tour (AS)
Kristoff también puede con Sagan – Valverde: “Ya veremos si en los
Alpes hay que resistir o atacar” (Marca)
Kristoff se impone en la duodécima etapa del Tour (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Kristoff pips Sagan on the line to win Stage 12 – Another one bites the dust – Sagan could seize chance on sharp descent (The Independent)
Sagan pipped to line by Kristoff (The Time)
Kristoff wins sprint finish as Nibali keeps yellow (The Daily Telegraph)
Francia
Sagan: encore raté! (L’Equipe)
Norvegia (Alexander Kristoff)
Kristoffs siste mulighet før alpene – Kristoff spurtet inn til sin første etappeseier: “Dette er helt surrealistisk” (Aftenposten)
Kristoffs siste sjanse før alpene (Adresseavisen)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Ancora una volta Peter Sagan non è riuscito a conquistare la sua prima tappa di un Tour de France per lui fin qui stregato, in cui ha conquistato ben 4 secondi posti e 8 piazzamenti nei primi 5, dei quali 7 consecutivi nelle prime 7 tappe, peraltro dai profili altimetrici molto diversi l’una dall’altra, che lo hanno portato a ipotecare la sua terza maglia verde consecutiva tanto che nella classifica a punti ha praticamente doppiato il più diretto inseguitore Bryan Coquard con 341 punti contro i 189 del francese e può permettersi di non prendere più parte agli sprint intermedi da qui fino alla fine del Tour. Eppure il 24enne di Žilina non si è limitato a disputare le volate di gruppi più o meno nutriti ma ci ha provato anche con azioni a pochi chilometri dal traguardo e con altre da lontano, compresa quella nel tappone della Planche des Belles Filles, dove pure non avrebbe avuto chances, che però si sono risolte sempre in un nulla di fatto, vuoi perchè il campione slovacco non ha probabilmente più lo spunto veloce delle passate stagioni, vuoi per via di una Cannondale incapace di supportarlo al meglio, con il solo Alessandro De Marchi in grado di dargli un valido contributo nei finali più impegnativi e un Elia Viviani che non si è dimostrato all’altezza come ultimo uomo per le volate, vuoi per qualche errore tattico come quello della tappa di Oyonnaz, quando si è lasciato scappare ai -2 dal traguardo Tony Gallopin e vuoi anche perchè gran parte degli avversari danno l’impressione di correre contro di lui, forse anche a causa di alcuni suoi atteggiamenti un po’ sopra le righe. Sta di fatto che è fin dall’inizio del 2014 che Sagan tende ad ottenere più piazzamenti che vittorie, anche se 7 successi in stagione sono comunque tutt’altro che pochi, ma il talento resta enorme e pertanto attendiamocelo ancora grande protagonista sia nel finale di questo Tour, anche se forse la sola tappa di Bergerac si adatta perfettamente alle sue caratteristiche, che nel prosieguo della stagione, a partire dal Mondiale di Ponferrada.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Il tracciato sembra meno impegnativo rispetto alla tappa di ieri. Più probabile l’arrivo allo sprint. Secondo voi?
N@po: Sprint. I grafici son farlocchi. Se giant controlla la corsa vince o con Kittel o con Degenkolb
Mauro Facoltosi: 1° Kristoff. Sagan ancora battuto. Commenti?
Pudra: da quasi profano dico che la tappa mi è sembrata abbastanza interessante, da quando hanno attaccato i due francesi della Europcar (prima mi stavo appisolando). Sì le salite non erano difficili, ma cmq il terreno non era così facile…
e arrivano quasi sempre tutti in volata… Devono fare dei percorsi più selettivi. Mi dispiace, ma mi piacciono i percorsi per attaccanti, non per ciucciaruote!
PS: complimenti a kristoff e ai verlocisti che cmq per una volta ho riconosciuto i velocisti e ho capito la volata.. Secondo me devono mettere 8 corridori per squadra: mi sembrano troppo avvantaggiate ora come ora le squadre dei velocisti e di chi deve controllare la corsa.
PS: in un certo senso cmq è un vantaggio anche per Nibali che ha i velocisti che lo aiutano a controllare la corsa in queste tappe medio-facili.
Poi correggetemi se sbaglio, ma non essendoci ancora state super tappe di montagna le squadre dei velocisti non sono ancora decimate e riescono ancora a controllare la corsa e non riescono andare via (e arrivare, soprattutto) le fughe da lontano. se se la si fossero giocata i fuggitivi, sarebbe stata più interessante!
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
The Pursuit of Vikings (Amon Amarth)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-ÉTIENNE – CHAMROUSSE (197,5 Km)
E’ finalmente arrivato il momento d’affrontare le Alpi, una lunga attesa che quest’anno è stata intelligentemente colmata dagli organizzatori inserendo nella prima settimana tappe che si sono rivelate più elettrizzanti del previsto (Sheffield, Arenberg e il trittico sui Vosgi) e che quasi fanno sbiadire i percorsi della due-giorni alpina, che non appare particolarmente carica di difficoltà. Questo non vuol far comunque sminuire la portata di due frazioni che comunque lasceranno il segno, in particolare quella che porterà il gruppo a Chamrousse, poichè è la prima nella quale ci si troverà a fare i conti con salite lunghe oltre i 10 Km. L’unica eccezione erano stati i quasi 11 Km d’ascesa verso Le Markstein, nella tappa di Mulhouse, pedalabili e troppo distanti dal traguardo per destare preoccupazioni tra i “big”. Il tracciato della tappa n° 13 presenterà una prima parte d’approccio alla catena alpina (nei primi 134 Km si supererà, poco dopo il via, il facile Col de la Croix de Montvieux), poi il debutto delle ascese alpine avverrà con un colle inedito, il Palaquit, 14 Km al 6,1% per arrivare fino a 1154 metri di quota incontrando frequenti cambi di ritmo e un “cuore” di 4 Km al 10%. Servirà, molto probabilmente, solo a far fuori tutti quei corridori che erano riusciti a rimanere “a galla” dopo i Vosgi poichè dopo il GPM si dovranno percorrere quasi 30 Km per arrivare ai piedi dell’ascesa finale e chi punta alla classifica preferirà, anche a causa del gran caldo, conservare le energie per gli ultimi 18 Km, non durissima ma comunque esigenti, dovendosi superare quasi 1300 metri di dislivello e una pendenza media del 7,3%
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Saint-Étienne: cielo sereno, 28,4°C, vento debole da SSE (8-10 Km/h), umidità al 47%
Vernioz (52,5 Km): sole e caldo, 32,4°C (percepiti 34°C), vento debole da S (9-13 Km/h), umidità al 44%
Rives (106,5 Km): sole e caldo, 31,5°C (percepiti 34°C), vento debole da SSW (5-8 Km/h), umidità al 49%
Saint-Martin-d’Hères (Sprint – 169,5 Km): sole e caldo, 33,3°C (percepiti 36°C), vento debole da SSW (5-6 Km/h), umidità al 44%
Chamrousse : cielo sereno, 22,3°C, vento debole da SW (5-7 Km/h), umidità al 41%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “Il via non ha preso il “la” subito ma dopo una ventina chilometri”
De Luca: “Questo è l’ordine dello sprint intermedio”
Martinello: “Sono scelte che sono stati loro a non credere”
De Luca: “Si sta sviluzzando la tappa”
Garzelli: “Ha già vinto un Giro di Svizzera, di cui tre di fila”
De Luca: “Greipal”
Garzelli: “I corridori hanno una dieta basica” (di base, basica ha un altro significato)
De Luca: “Pasta dolce, non mettono il sale nella pasta” (allora è insipida, non certo dolce)
Pancani: “Non ha pendenze particolarmente cattiva”
Martinello: “Ci sarebbe stata poco per chiunque”
Televideo: “BourgeEnBresse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “La Cruz” (De La Cruz)
Televideo: “Langevald” (Langeveld)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Bourg-en-Bresse – Saint-Etienne
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Christophe Riblon (AG2R La Mondial), s.t.
3° Arthur Vichot (FDJ.fr), s.t.
4° Alexandre Pichot Team Europcar) a 1′52″
5° Florian Vachon (Bretagne – Seche Environnement), s.t.
Miglior italiano: Michele Scarponi (Astana Pro Team), 8° a 1′52″
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida a 24′58″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 25′56″
4° William Bonnet (FDJ.fr) a 26′18″
5° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 27′36″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
GIORNO DI RIPOSO A COLOMIERS
LO SPAGNOLO GONZALO AJA DARA’ BATTAGLIA A EDDY MERCKX
Il Tour da oggi affronta le asperità dei Pirenei
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